venerdì 17 dicembre 2010

RAGIONE E RAGIONAMENTI = CA@@ATE


"The future ain't what it used to be."
Recita Yogi Berra nel quadratino a random qui a fianco. E forse è meglio così. Ma è meglio che non mi perda nel labirinto della ragione e dei ragionamenti per districare il neurone impazzito del cervello di questo grande saggio involontario, altrimenti... scintille da corto circuito.
Certo è che mi avvicino a questa fine d'anno, il futuro appunto, con la certezza che molte cose non le voglio più come nel passato. Acqua sotto i monti ne passa, il cielo cambia colore con le stagioni e il carico sulle spalle si appesantisce come quegli zaini che si intridono d'acqua e vai nel sentiero con sempre maggior fatica. Ma non doveva essere il contrario? Nel contratto che mi è stato fatto firmare prima di fiondarmi fuori dall'utero tra stritolamenti e dolore, non poterono evitare neppure di rompermi una spalla pur di tirarmi fuori alla svelta e se avessero utilizzato un'altra maniglia forse adesso sarei una porno star, in quel contratto dicevo, non c'era scritto che giorno dopo giorno sarebbe andata meglio?
Forse ho letto male.

Invece di perdere qualche pezzo per strada, ogni giorno che passa accumula una pesantezza che toglie il fiato: come quelle case dove non ci si disfa mai di niente e alla fine diventano claustrofobiche, polverose, senza agili passaggi.
Certo l'abilità sta anche nel saper evitare qualche peso, e quella, non c'è verso, la si guadagna. Allora, in quei certi rari momenti, mi sento orgoglioso del cammino fatto.
Ma negli altri - momenti - la pesantezza è così assoluta che mi viene da dire: "Ma che ca.... . Ma non finisce mai, qua?".
Esempio: la terapeuta mi fa i complimenti per il lavoro fatto negli ultimi tempi. Mi prospetta pure una fine per il nostro ciclo di sedute: "Hai fatto ordine dove dovevi farlo, quindi...".
A me prende repentinamente un colpo: il senso di deprivazione è immediato. Poi, prima di uscire, come a dire: "C'hai creduto, testa di velluto!", spara lì, e non a salve sia inteso, che comunque prima di mollare la nostra terapeutica frequentazione c'è da risolvere quello scoglio - non vi dico quale trincerandomi dietro al segreto professionale di svitato -scoglio che se par non faccia mai capolino, per il solo suo esistere, anche sommerso, fa capire che proprio proprio tutto apposto non è. SGRUNT!

So che ha ragione. La ragione mi dice che ha ragione lei. E la stessa ragione mi fa ragionare sul fatto che nulla è obbligatorio, quindi potrei avanzare per LO MONDO anche senza dover addomesticare la bestia nera. Ma se alla fine, anzi all'inizio del post, mi sono lamentato della PESANTEZZA, perché adesso dovrei tirarmi indietro? Perché dovrei pensare di NON sbarazzarmi di un po' di pesante ciarpame?
A dirla a voi piuttosto di non affrontare sarei pure disposto a non lamentarmi più. Ma se di una cosa non mi si può accusare, è quella di essere un gran vigliacco. Solo uno piccolino. Ma proprio vigliaccovigliacco, cacasotto matricolato no. E se questo non bastasse c'è pure il vago sapore della fida che emerge da quelle parole: e se si tratta di sfida, sorry, non sono mai stato capace di tirarmi indietro. Perché, morire piuttosto, le devo vincere. Le sfide intendo.
Quindi se la sfida è vedere e affrontare la bestia nera, va bene. Son pronto. Hi Hi Hi !

Per ora vi giunga solo il mio profondo grido di gioia:
AIUTOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!

Vita pratica:
Per diminuire la pesantezza della vita si potrebbe per esempio dimenticare che il Natale porta i regali. Uno stresssssss senza limiti. La gente è pazza per Natale, e pur di accaparrarsi un dono tira fuori il peggio di sé.
Possiamo quindi rimandare 'sta Cavalcata delle Valchirie? Magari basta tornare a farsi i regali per l'Epifania, quando i poveri Re Magi, percorso mezzo mondo sulle tracce di una stella, giungono davanti ad una capanna e consegnano oro, incenso e mirra. I doni, capito? I DONI. PER L'EPIFANIA! Non per Natale. Chiara la simbologia? Mica cambierebbe molto, ma per lo meno si avrebbe più tempo per organizzarsi, 'n'è vero?
Perché la prossima Valchiria che mi passa avanti in coda alla cassa, carica come un mulo di pacchetti da pagare e far confezionare, giuro, mi leggete in cronaca nera!
Buone feste!!!!

PS: E quei due lavativi che cosa fanno? Perché non pubblicano? Vogliamo lanciare una sfida di parole? Loro sanno che sono.

5 commenti:

ignominia ha detto...

i lavativi rispondono: ho fatto l'errore di leggerti e mo sono di nuovo ancorata al pc. Sto rassegando in casa perchè ferma da troppo anche se la stufa ruggisce e il riscaldamento e acceso più del tempo concessomi dalla 1/2 che paga.
ricordati che per la Befana NOI avremo come regali Lardo, Capaccia e Birra (o vino) e quindi staremo tutti più fermi di sicuro.Ma sono daccordo che lo stress natalizio lo si potrebbe evitare, specie se questo volesse dire meno capitalismo, meno acquisti poco necessari più doni fatti col cuore e le mani anche se non sono di moda, di firma o dovuti per un senso assurdo di perbenismo.
Per quanto riguarda invece la sfida, le sfide magari non si vincono necessariamente, pero' già l'affrontarle, l'entrare in lizza, in discussione, è onorevole.
Per quanto riguarda la Pesantezza, ricordati che ti sei fatto di cioccolata l'altro giorno, lay off the sweets per un giorno o due e vedi che forse ti senti + leggero... ;-)
Scherzi a parte, se non l'affronti il problema non va via, ma ti impesta la vita in modo subdolo, con paure che porti dietro comunque se non in primo piano nascoste sotto ogni cosa. Ti marciscono piano piano dentro appestando tutto, Fare aria si deve anche se entra il freddo per un po'. Sono davvero contenta per te che stai affrontando il mostro nero (non ho idea di che forma abbia ma lo abbiamo tutti uno personale) sarà dura ma sono convinta ce la farei. Qui c'è una spalla di appoggio se la vuoi.

ps abbi fede, sto mentalemnte lavorando ad un post di fine anno - basta trovare un po' di tempo senza sensi di colpa...
interan

ignominia ha detto...

ce la farai intendo, non faccio competizione... !
vado a lavare i piatti, scaldarmi qualcosa da mangiare e togliermi il ghiaccio di dosso!
downesse

UnoQualunque ha detto...

Ciaoooo!!! Non sono stato in casa in questi ultimi giorni: tra laboratori di informatica in facoltà che iniziano, giustamente, di venerdì e il 17 di dicembre e dalle 16 alle 19, amiche di città che non vedo da mesi e che mi costringono a dormire da loro ecc. sono appena tornato, ho montato il tiragraffi appena arrivato (!!!), leggo il post... e cosa trovo?!? Pane per me quotidiano (anch'io giovedì terapista e questioni e tempi - in maniera impressionante - molto molto simili...assurdo): non posso commentare come vorrei, troppe cose importanti per il poco tempo che ho, anche adesso (spero di tornare tra un po'); non posso scrivere post come vorrei. Insomma...vado sperando di tornare al più presto alla mia famiglia virtuale e virtuosa :)
graov

UnoQualunque ha detto...

Anch'io credo che ciascuno abbia una propria bestia nera (Dexter lo chiama 'dark passenger'): c'è chi ci convive magnificamente (e qui aprirei diecimila parentesi sia sul 'magnificamente' sia sul 'convivere' sia sulle altrettante facce che mi vengono in mente, non ultime quelle di chi proprio per questo aggrava l'altrui vita, oltre alla propria) e c'è chi, invece, ci si scontra traumaticamente e dolorosamente. Spetta a noi - nella nostra totale libertà - decidere di affrontarla, come e quando; ma io sono dell'idea, per me personalmente, del 'tanto siamo in ballo, ormai balliamo'. Poi credo anche che, in realtà, non tutto si risolva come magicamente si vorrebbe, anche avendo affrontato 'tutto': lo si può, a volte lo si deve guardare in faccia, ma il resto è solo vita. E credo che questa sia la più grande (e, udite udite, la più appassionante) delle sfide.
Per il resto, praticamente parlando: io non ho ancora comprato nessun regalo e avevo sul serio già pensato di posticipare l'occasione per farli. E che la smetta il mondo, una volta per tutte. Se dovessero insistere, allora paglia per tutti (si suppone che ci fosse questo nella mangiatoia, o no?). Hai la mia solidarietà.
catouti (formula di giuramento, quasi scout)

Melinda ha detto...

Grande Dexter. Se penso che la bestia nera che trattiene e controlla lui è davvero nera nera nera.
Io i regali li ho fatti tutti o quasi e sono totalmente disgustato (non totalmente ma quasi) dell'atmosfera incontrata mentre procedevo tra le mandrie di isterici.
Dall'anno prossimo io passo all'epifania: quest'anno era ormai troppo tardi per avvisare.