sabato 25 giugno 2011

CHAPEAU


E così anche New York....
Chapeau! E' vero davvero che con Obama tira tutt'altra aria.

domenica 12 giugno 2011

RICORRENZE

Ci sono giorni ed ore.
Stelle e cieli diversi.
Amori e basta.
E... E a volte no. E se non ci sono fossero sarebbe meglio: la giornata passerebbe più leggera.

Ieri ho osato rimettermi davanti alla TV per guardare un film scaricato poco tempo fa.
E così mi è precipitata addosso la solita sensazione che ritorna puntuale identica ogniqualvolta vedo un film d'amore in cui i protagonisti della storia siano due uomini.

Perché è in quel caso che arriva il sentimento che non è dolore ma è altrettanto intenso. Che non è desiderio ma non si distacca tanto. Che ha in sé una forte componente d'invidia della quale forse, ma non ne sono sicuro, un po' mi vergogno.
Che è necessità di tenerezza, di un abbraccio d'amore, di fusione, di porto d'attracco, di shelter. Che è questo ed altro ancora ma che anche questa volta non riesco ad imprigionare in una sequenza di lettere, sillabe che rimandino alla moria qualcosa di esatto, compiuto.

Allora parto di esempi.
Due punti.
È quell'immagine di lui felice perché si vede riconosciuto come uguale che mi spezza. È la felicità compiuta in quegli occhi mentre fuma una sigaretta contro il tramonto.

È quella mano bollente che tocca per la prima volta la pancia coperta dell'amato. Che trema e in moto osa ancora aumentando il contatto con le gambe e appoggiando la testa sulla di lui schiena.

È la gioia di capire che se gli sguardi non si distaccano e di trattengono, se le mani si sfiorano per un secondo di troppo è perché oltre che riconosciuti si è pure ricambiati. Ed il bicchiere di birra si beve dallo stesso lato.

È la nascita dell'amore che mi commuove e sviluppa l'attesa in me. È vedere la comunanza, la complicità di un linguaggio studiato solo per due. È la voglia di sentire quelle carni estranee che s'incontrano e conoscono.

Ed ancora la gioia dell'amore fisico e dello scoprire quanto funziona. Quanto il respiro sia rumoroso. Quanto l'odore inebriante. Quanto dopo il sonno pesante.

Allora per sfuggire a questa tenerezza devo aprire la porta ed uscire, vedere le mancanze di tenerezze degli altri. Ma non restare qui in questa casa da cui la tenerezza è fuggita.
Perché è vero che basta cambiare la prospettiva per scendere a livelli diversi per rimboccarsi le maniche.

Inviato da iPhone di Melinda

Ahh. Il film che ha provocato il crash del sistema è quello spocchioso, ridicolo, supponente, scontato "il compleanno".

giovedì 9 giugno 2011

POTREI FARLO IO


da autographdealer.com



Pesa, pesa, certo che pesa.
Ad un certo punto pare che non lo reggi più lo stress, ma te ne porgono un altro goccetto, e tu lo mandi giù da bravo soldatino. E scopri che ce la puoi fare. E riparti a razzo.

E poi te ne danno ancora un goccio, giusto in tempo prima di vederti schizzare gli occhi fuori dalle orbite, e scopri che puoi andare avanti anche così.

Bravo, bravo. Fino a che non implodi ed allora si domandano: "Oh questa? E ora che versi fa?". Come se Michael Douglas avesse tirato fuori il fucile solo per la colazione rifiutata o per la forma sottiletta del panino servitogli. Anche se... dopo "La guerra dei Roses" e "Basic Instinct" un po' di stress anche a lui ci sta...

Insomma, che volevo dire?

Ah, che siccome esiste un Ministero per la Semplificazione e che quindi tutto adesso è - sarebbe - più semplice per quello che riguarda la Pubblica Amministrazione, quando si è trattato di depositare la domanda per avere il rimborso del 55% sulle spese di istallazione di nuove finestre a norma, mi son fidato del nuovo che avanza, dopo varie ed impegnative occhiate al sito ed al modulario proposto mi son detto: "Non sarà più difficile che imparare a postare su Blogger"!
Ghe pensi mi.

Sbagliato miei cari. Perché il nuovo avanza davvero molto lento ed il sito specifico risponde solo alla funzione di raccolta lettere e numeri, come una bella pagina di Word, ma quando sbagli qualcosa sui fondamentali, ed io L'HO FATTO!!!, non ti comunica una bebeamata mazza del tuo errore. Così sbagli tutta la procedura d'inserimento. Io ho sbagliato proprio IL MODULO. Il fondamentale, appunto. Ed il sistema mi ha forse comunicato qualcosa? No. E poteva.

Tanto che ieri ho corso tra commercialista e patronato come un cavallo ubriaco di erba medica.
Ed oggi, stremato e stressato, son dovuto ricorrere alla gentilezza - non è ironico ma vero! - e ai consigli dell'addetto dell'Agenzia delle Entrate per non perdere il rimborso che corrispondeva ad una vacanza per due in alta stagione se non te ne vai ai Caraibi, o in un hotel cinque stelle.

Ma soprattutto ad un tecnico, gentilissimo anche lui, che farà daccapo TUTTA la procedura lui e risolverà il mio disastro, in tempo utile per presentare la dichiarazione dei redditi... A pagamento. Ma tanto anche del totale della sua fattura mi rimborseranno il 55%. In dieci comodi anni. Che potrei pure essere morto a metà. Ma conto di no.

Quindi. Se siete già un po' balenghi e volete evitare quel piccolo aumento di tensione che potrebbe farvi crollare come il palazzo ad Ortigia, usate ancora i tecnici. Ne sanno più di voi e generalmente costano meno del terapeuta che potrebbe servire dopo aver fatto da sé.

"Come va? Quello che mangiate è buono? E tu figliolo, è buono?".


martedì 7 giugno 2011

Nada-Luna in piena

PRAYERS





Naturalmente in italiano non c'è.

In compenso c'è una Sigourney Weaver strepitosa, alla prima interpretazione per la TV, che impersona Mary Griffith, che è una persona reale, esistente.
Dura un'ora e ventiquattro minuti e al ventesimo minuto di film volevo staccare perché il mal di stomaco era già arrivato, e sul serio: percepivo l'odore di tragedia.

Ma sono andato avanti e ne valeva la pena. La prima ora è strepitosa: il taglio perfetto e innovativo per un film TV, l'interpretazione da paura, il copione che si srotola tra banalità che fanno rabbrividire.

Se avete voglia di di vedere cosa la TV può offrire invece delle stupende fictions locali, bene: scaricatevi e guardatevi: "Prayers For Bobby".

E poi fatemi sapere.

PS: ho pianto come una fontana.


domenica 5 giugno 2011

FUORI-USCITE





Corro fuori subito dopo pranzo. E' prestissimo. E' domenica di Fiera Antiquaria. Mi par giusto scappare di casa prima che venga fuori il mondo e giù la tempesta d'acqua che minaccia dalla Val Tiberina.

Mal che vada due passi li avrò fatti. E altri mercati, oltre quelli di stamani avrò visto.

Arrivo in centro e mi colpiscono le persone sedute beate ai tavolini a mangiare il pranzo. Godono del sole, di insalate, di pici al sugo, di tagliate e affettati. Alcuni sono seduti negli stands dei mobili, agli stessi tavoli da pranzo che poi cercheranno di vendere.
Impagabili.

Ma più di loro lo sono le due coppiette gay che incontro a sequenza.

La prima è composta da due "orsi" che tornano a casa con il magro bottino di una sola busta di plastica che non si capisce che cosa possa contenere. Certo non un lampadario, non una vaso maestoso, in inginocchiatoio o un ostensorio. Si guardano attorno inguainate nelle loro magliette troppo strette che lasciano intravedere addominali lenti e peli irti. Insoddisfatti degli acquisti continuano imperterriti la caccia all'umano.

La seconda da due magre middle-chic-class. Anche loro in maglietta aderente e jeans, ma senza borchie e pancette. Scendono veloci verso il piano le braccia sovraccariche dal bottino della fiera, quasi una razzia, guardandosi intorno con l'ano serrato e la boccuccia a culo di gallina (GallianO), soddisfatte perché loro sono middle-chic-class e hanno scovato dei pezzi magnifici, mostrabili, vantabili in pubblico.
Perché loro sono così FUUUUURBE !!!
Così A.D. - The International Design Authority !!!
Così di vista lunga da aver CERTAMENTE individuato il pezzo più "interessante" dell'intero centro storico.... Ecco perché se ne vanno zampettando verso casa dove le aspetta certamente un'insalata scondita e un film con Katharine Hepburn. E un litigio furibondo per decidere dove piazzare gli acquisti.

Che dire? Nulla!
Perché tanta acrimonia da parte mia?
Perché per peso non sto con nessuno dei due "tipi"?
Perché io ero da solo e loro in coppia?
Perché loro erano più giovani?
Perché io sapevo che non avrei comperato niente?
Perché non mi hanno sfiorato neppure con lo sguardo...?

Passo oltre mentre risalgo i vicoli, visito i miei soliti banchini e ancora m'incanto davanti a quello dello scultore Pucci e torno indietro prima dello scroscio. A mani vuote.