martedì 10 settembre 2013

TRASLOCO






Andava fatto.

La necessità vera era quella di cambiare casa al più presto per spendere molto meno di quello che spendevo nel mio monolocale.

La necessità velleitaria era quella di uscire da Bettolino di Mediglia, per scaraventarmi nel vortice frenetico della vita di Milano città.

La necessità salutistica era quella di avere un po' di mondo intorno quando mi affaccio alla finestra. Laggiù  in campagna il panorama invernale ricordava quello di Riga, il lungo inverno russo, e una prateria della Bible-Belt durante l'estate.
L'attrazione verso la corda insaponata stava diventando morbosa...
Lo so, la butto sempre "in caciara", ma ci sono momenti in cui ti domandi perché mai hai desiderato vivere nel completo isolamento fino a poco tempo fa, ed in più pagandolo molto di più di quello che potevi permetterti... Me lo domando e, non desiderandolo più, il periodo in cui volevo tutto questo mi sembra così lontano!

Così ho fatto le valigie e dopo un mese e mezzo di ricerche, me ne sono andato in posizione strategica per il lavoro, a tre fermate d'autobus dall'aeroporto. Ma in città.
Ho mollato il monolocale portandomi dietro tutti i ricordi che vi son legati, compresi quelli delle lunghe giornate passate a letto a mangiare macedonia col gelato e a far l'amore.

Adesso ho case intorno, negozi e persone che deambulano. Casino di città.
Ed ho ancora la voglia di fare all'amore. Quella mica è sparita!

Risultato?
Forse è davvero troppo presto per tirare le somme: in realtà questa notte sarà la prima che passo qui in questo appartamento. Certo è che solo guardando fuori, percependo i rumori della città, mi sento meno solo.
Di certo ho già fatto richiesta per avere l'abbonamento annuale all'azienda dei trasporti milanesi, così da lasciare l'auto dove deve stare per gli spostamenti di tutti i giorni: parcheggiata!
Altra certezza è che la mia amica Elena aveva ragione e aveva percepito fin da subito lo stato di non facilità alla felicità che quel dorato isolamento campagnolo mi avrebbe generato. Quindi scusa Elena se non ti ascoltata fin da subito.

Adesso va bene così.