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A pranzo non si siedono lontano da noi. Il locale è piccolo, del resto. Fuori c'è scritto a penna: "PRANZI LENTI", per contrapporsi alla selva di cartelli esposti nei bar che offrono "pranzi veloci".
Ma non sono di parola e dopo poco ci hanno già servito gli antipasti ed i primi.
Ma mentre la signora che si era rifiutata di spostare la sedia per permettermi di sedere comodamente - è rimasta imperterrita lì a guardarmi muovere il tavolo e contorcermi per scivolare seduto, meno male che ieri sera ho fatto yoga - mentre la
Ordinano e parlano di politica: il risultato di lunedì sera va commentato. Colgo un lieve rimpianto per la discesa di Silvio.
Ma Boundio, diamoci dentro con la forchetta che il dolore si dimentica anche a tavola! Mangiano. Anzi MAGNANO un bel po'.
E dopo il caffè, per mandar giù l'accumulo, chiedono due digestivi al cameriere:
"Sì, portaci due amari... Due Averne col ghiaccio".
Plurale.