venerdì 18 dicembre 2009

TITOLI E TITOLI



Il cantante Pupo e il principe Emanuele Filiberto, ed il tenore Luca Canonici, canteranno insieme a Sanremo la canzone: "Italia amore mio". Bene. Visto che S.A.Reale ha ritirato la richiesta di risarcimento danni verso lo Stato Italiano, per non essere potuto crescere in Italia, probabilmente vorrà rifarsi attraverso lo spettacolo. Del resto ha già vinto come ballerino "sotto le stelle". Il nonno si rigirerà nella tomba? Le zie spegneranno il televisore?
Faccia lui, basta che poi non se la tiri troppo per i titoli. Anche per quelli che potrebbero, dico potrebbero, apparire sui giornali dopo l'esibizione. Il 4,4% di votanti un sondaggio del Corriere Della Sera, al momento li danno per vincenti. Bella percentuale!

Povia-senza-pudore, dopo le vicende di Luca che un tempo era gay ed adesso sta con lei - povera lei! Avrà più corna delle renne di Babbo Natale - torna a cavalcare le vicende della più bassa civiltà di questo Paese con una canzone dal titolo: "La verità". Tema: "La vicenda di Eluana Englaro". MA SI PUO'? Pare di sì. Dopo tutte le sofferenze inutili che l'umana stoltezza ha potuto imporre a quella donna e alla sua famiglia, ci mancava la moralità buonista di quel figuro che è partito dai bambini che fanno oh, è passato dai piccioni che stanno insieme per tutta la vita, per sbarcare a sindacare su un tema come l'omosessualità che riguarda milioni di sensibilità e del quale, dice lui, di non sapere nulla. Non ci fa sapere nulla del testo perché dichiara di non voler essere strumentalizzato... LUI!?!?! SENZA PUDORE.
Signora? Se mi sente da lassù nell'alto dei Cieli, dove sicuramente si è guadagnata un posto per averci sopportato, non potrebbe prendere la mira con un fulmine mentre attacca la prima nota e liberarci per un po' del suddetto cantautore? Giusto il tempo della settimana si Sanremo. Non lo voglio mica martire, no no, solo un po' sbruciacchiato, ma neppure tanto, basta che capisca che c'è un limite alla decenza mentre si spalma la crema contro le ustioni lievi.

Per il resto nevica neve siberiana a il paesaggio è bianco, silenzioso e luminoso.

mercoledì 2 dicembre 2009

MENTRE



Mentre ANCORA si discute sul tormentone: "Omosessuali, trans etc etc andranno nel regno dei cieli?", eleganti signori in porpora continuano a dire di no, perché loro lo sanno, glielo ha detto LUI, è arrivato il freddo.

Freddo = riscaldamento acceso. Crescono le emissioni di Co2, si denuncia chi non fa nulla per proteggere la salute dei cittadini che li hanno eletti dai micidiali gas di scarico, ma io al freddo sto meglio. Mi spiace per la Muratti. Ovvero: se potessi stare tutto il giorno in spiaggia al sole allora preferirei l'estate, ma visto che così non è, preferisco il maglione alla sudarella e alle giornate d'afa trascinate senza energia per casa.

E mentre si discute se era giusto o no denunciare gli amministratori considerati incapaci, le dighe Mose che dovrebbero proteggere Venezia dall'acqua alta, inaugurate più volte, visitate più volte, strombazzate come un capolavoro di questo o quell'altro governo, non devono essere ancora pronte, perché a Venezia l'acqua alta, due giorni fa, ha superato abbondantemente il livello di metri 1!! Allora tutti quei vari, tagli di nasti, conferenze stampa erano solo per dare il via ai lavori!? Che sciocco che sono. La percezione avuta era un'altra però. E pensare che io pensavo che le feste si facessero solo quando il problema, GRAVE, fosse stato risolto...

E mentre l'acqua alta invade Venezia - che cavolo avranno da ridere i turisti mentre si fanno fotografare con i piedi a bagno in tardo novembre? - ho finito un altro Austen e iniziato un altro Benni. Meno male che c'è la lettura a riportarmi al centro. E gli amici.