C'è il sole, poco rumore, tra poco parto per l'Isola Granda, ora esco e faccio due passi... Se non fosse che da stamani dimentico le cose come un rinco qualunque, va tutto bene.
Palle! Prima della passeggiata devo riuscire a mettermi in contatto con la commercialista per portarle i tre, ripeto 3, modelli C.U.D. che quest'anno devo produrre e poi mi metto in fuga. Scappo più che altro perché tre modelli C.U.D. corrispondono a quattro pagine l'uno per due copie, una per me una per lo Stato; per un totale di 24 bei fogli di carta da buttare al cesso. Se fossi un attivista di qualche linea verde particolarmente incazzata m'inseguirei solo per questo.
Non è che va male, respiro, focalizzo, immagino. No, la testa riparte per conto suo.
Respiro, respiro, focalizzo...
Va meglio ma ancora ci devo lavorare.
Va bene, va bene: ci sono cose che vanno benissimo. Esempio: ieri sono arrivato alla tecnologia digitale DIVX grazie ai consigli di amici e un po' alle insistenze di tutto il mondo. Sono contento della scelta - il prezzo della macchina da riproduzione era così basso per una qualità così alta che... - ma adesso devo organizzarmi con i dischi da "bruciare". Ho un po' di films da passare su disco. E stamani sono stato alla Coop ma mica ci ho pensato? NO.
Vedi che sono... Confuso? Distratto? Stanchino?
Bene, ci torno oggi dopo la passeggiata perché ho voglia di mettere in funzione la macchina.
Ieri sera ho finito con fatica di vedere il film Oscar "Black Swan" per capire se valeva la pena salvarlo oppure no. La risposta è NO. Niente di più barboso ha molestato la mia serata da tempo immemore. Un film fisico, esposto, che rimane in testa per la crudezza del dolore inferto al corpo, per il sangue in bella mostra. Nessuna ferita, trauma, sutura, urto, strappo ci viene risparmiato. Anche la seduta del chiropratico la fanno diventare invasiva e oscena. La protagonista è da Oscar? Possibile, il film no.
E qui sorge la domandina bastarda: é possibile che da una tal barba riesca a nascere un'interpretazione da Oscar? Ma tant'è. La Natalie Portman se l'è preso, l'ha infilato nella sporta, l'ha faxato all'agente che da ora in poi è autorizzato a chiedere cachet esorbitanti per ogni suo film, ed in fine l'ha messo a prender polvere insieme alle tazze da tè del servito buono nel salone.
Ma scusa, perché questa cosa va annoverata tra le cose che "vanno bene"? Perché era una cosa lasciata a metà ed ogni cosa conclusa è un peso in meno.
Poi cos'altro va bene?
Il gatto ha ripreso vita e finalmente esce nel parcheggio anche se con un andatura da nonno micio.
I "Manuale delle Giovani Marmotte" che ho acquistato su e-bay è arrivato integro insieme a quello di Paperinik.
La spedizione domenicale al mercatino di beneficenza ha portato in biblioteca 5 libri praticamente nuovi per soli venti euro.
C'è chi è più sclerato di me dal desiderio di verde e giardini, e se ne costruisce pure uno in macchina. Vedi foto e consolati Mel.
La terza lettura de "The Secret" mi soddisfa assai.
E basta.
Perché poi inizio a scrivere questo post ma nel blog di Ignominia e non nel mio. Ritorna indietro, fai copia/incolla, cancella.
Poi ho scritto sul mio e ho pubblicato la bozza che era una bozzissima, cioè ben lontana dal risultato pubblicabile. Manco il tasto giusto riesco a schiacciare... I commentatori attenti mi fanno giustamente notare che quanto pubblicato rassomigliava parecchio al vaneggiamento di uno schizofrenico. Fai copia/incolla, cancella, crea bozza.
Nel frattempo ho dimenticato di andare a ritirare i formaggi prenotati stamani che spero non mi abbiano venduto, altrimenti in Sicilia porto il gruyere e mi tocca spacciarlo per pecorino toscano. E di accendere il forno dove lievita la focaccia da troppo tempo e ormai, invece di farsi cuocere, vive di vita propria. Per cuocerla devo riacciuffarla.
Poi, per mancanza di concentrazione, non son riuscito a leggere neppure due pagine mentre mi ero riproposto di farlo per almeno un'ora. E di ripartire con le lezioni di francese. E questo mi porterà a partire con un carico di libri insopportabile... Va be', tanto vado in macchina.
Altro? Certo che c'è altro. Ce n'è, ce n'è! Ma me lo tengo per me. Altrimenti chiamate la neuro deliri.
Io vado a letto, sperando che il reset del sonno serva a farmi vedere la vita in maniera più serena e lucida domattina.
InboccaallupoMel.