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In questo momento l'immobilità non mi dispiace.
L'unica sarà fare il biglietto "wellcome to Schettino way" per raggiungere l'Isola Grande per pasqua. pasqua è con la maiuscola, così: Pasqua.
Indegno ateo! O peggio: ignorantone illetterato!
Che poi dipende dai punti di vista capire quale insulto è peggiore dell'altro. Se si pratica quella strana religione fatta di sensi di colpa, tutti quanti riservati al credente è certamente peggio lo sbagliare, non per caso ma di proposito, lo spelling delle parole che hanno una valenza sacra. Se invece si è, come me, un credente distaccato, ma così distaccato da non poter essere neppure considerato un credente, peggio la seconda.
Ricordo che quando, dopo la prima classe delle scuole superiori interruppi gli studi per scelta di vita e conseguente scelta lavorativa, leggevo tutto quanto mi capitava sotto mano, soprattutto libri, come a voler colmare un gap tra me e chi studiava, che sentivo solo io; volevo dimostrare che anche senza diploma potevo interloquire quasi da pari con chi il diploma l'aveva. Ero degno di essere frequentato comunque.
E devo dire che a volte il senso d'inferiorità non fa tutto 'sto danno. Anzi!
Ma parlavo d'immobilità e dicevo che forse la nave è la cosa migliore per me. Mi sembrerà di non essere partito e di non aver abbandonato una situazione che un po' di cura la richiederebbe, ma che so altresì si trasformerebbe in una normale situazione di malanno felino, senza pericolo alcuno per la di lui vita se solo rinunciassi a partire. Allora la nave va bene. L'aereo solo in caso di bisogno di un rientro immediato.
Il gatto rompe con la sua malattia. Non lo fa apposta, lo so. Ed ogni volta che devo fare le valigie, che ne senta o la voglia, o la necessità, si mettono in moto tutta una serie di automatismi mentali, sensi di colpa, malintesi sensi di responsabilità, rogne pratiche da gestire. Ce la faremo a fare tutto.
Se volessi però potrei portarlo con me nel bellissimo porta-enfant firmato Gucci che mi compererei all'uopo, in un negozio ad un isolato da qui. Viaggerebbe verso l'Isola Grande comodo, coccollato ma soprattutto griffato. Una meraviglia che a suo tempo fu comperato per portare in giro Chanel, la figlia Totti/Blasi. Solo pochi spiccioli meno di seicento euro.
Uno spreco inutile? Dipende se c'hai la borsa da abbinare, in quel caso è un must. Mica puoi andare in giro sciatto, scusa?! O andare in giro "debosciato" come dice mia zia, che stravolge appena appena il senso della parola.
E siccome con seicento euro ci faccio la vacanza comprensiva di regalo di ringraziamento per chi se prenderà cura del gatto, lascio la griffe e vado in giro con le mie valigie non coordinate e assolutamente "debosciate".