Volo con una collega che per elezione dell'anima vorrei poter chiamare amica.
Passiamo una giornata per il Marais a Parigi, tra café, baguettes farcite e la voglia di non essere nati dove siamo nati, ma lì.
Per sempre nati lì. FOREVER.
Poi mi dice che il sabato seguente, cioè oggi, sarebbe andata in un paese che ha un nome che è tutto un programma, BAROLO, Cuneo, per incontrare Niccolò Ammanniti, e a seguire, incaricata dall'organizzazione, Patty Smith che lì avrebbe suonato la sera stessa.
Niccolò Ammanniti??!!??!!
Visto che non scherzava ci sarei stato pure io: fatalità quel sabato lì ero libero. Cioè oggi.
Partito la mattina mi faccio due ore due di auto per arrivate in un posto bellissimo, arroccato su uno sperone, circondato dal verde vigoroso delle vigne che produrranno il nettare che porta lo stesso nome. Il caldo è mitigati da refoli gioiosi che allietano l'animo come e meglio dei bicchieri di rosso distribuiti per pochi spiccioli. Gli inni al vino si sprecano su magliette e tovaglie. Le enoteche? A mucchi. Finirò per acquistare una camicia di forza per bottiglie di bianco: la metti in frigo prima, terrà il vino fresco poi. Ad Arezzo per lo stesso prodotto mi hanno chiesto il doppio...
Il posto è bellissimo. Il festival si chiama COLLISIONI, festival di letteratura e musica in collina, ed è il delirio.
Pieno di gente che non ci si crede, a dimostrare che la cultura ancora attira le folle. Più e meglio delle convention organizzate da Silvio (B) dove si partecipava a cachet - mi sovviene adesso perché è ripiombato in politica come una merda ghiacciata caduta dal culo di un aereo, che ti sfonda il tetto e mentre si scioglie dici: "No, non è possibile!!!".
Una bella folla, forse un po' freak, che a Silvio certo non piacerebbe: parecchi torsi nudi con qualche tatoo, almeno un decimo della produzione annuale della Birkenstock a camminare per i vicoli, qualche rasta e niente canne. Perché qui si viene per incontrare, incredibile ma vero, non i pusher ma gli SCRITTORI!
Esempi: Niccolò Ammanniti, Michele Delai, Don Delillo, David Sedaris, Mario Calabresi e altri.
Ad ascoltare Don Gallo e Don Ciotti, Ezio Mauro, Luciana Littizzetto.
A sentire Patty Smith e Bob Dylan in concerto.
No, a Silvio non piacerebbe questo covo di comunisti radunato a Barolo. Anzi: togliamo subito il Barolo dalla lista dei vini di Palazzo Grazioli!
E mi stupisce la concentrazione di questo evento che in quattro giorni, in un paesello che non è davvero l'ombelico del mondo, riesca ad unire tutti questi nomi e tanti tanti altri, tutti bei nomi. E tutti quelli che si sposteranno per giungere qui.
Un esempio che si DOVREBBE seguire, come tutti gli esempi di qualità.
Ponendosi la domanda: perché se li fanno lì non lo si può dare anche qui?
Non credo che ci abbiamo rimesso: l'afflusso di sabato è così alto che parcheggio a 3 chilometri di distanza per 3 euro e li percorro a piedi evitando la navetta. Il biglietto è di 5 euro e comprende tutto tranne il concerto di domani del sor Dylan. I negozietti del centro son presi d'assalto e non si lamenteranno.
Seguo con un orgasmo intellettuale la voce di Ammanniti che legge un suo racconto che conoscevo, e letto dalla sua voce acquista un valore/spessore/sapore diverso.
Nel parlare a braccio non usa il congiuntivo, ma pare sia ormai obsoleto. Alla fine gli porgo due libri da autografare e nella folla che aspetta sceglie me per ringraziare tutti con un doppio "Grazie", gridato guardandomi dritto negli occhi. Resto impietrito tanto da non saper rispondere. Sorrido come Patty Pravo al Festival: connessione col cervello assente.
Poi Don Delillo che seguo poco: è così impietrito e rigido su quel divano da mettere a disagio anche noi. Ma il traduttore semi-simultaneo è lo stesso di Fazio a "Che tempo che fa" e mi sembra quasi inverno.
Poi Patty Smith che si conferma una carismatica signora attempata e rigorosamente spettinata. Se quella frequenta un parrucchiere voglio sapere chi è: dev'essere radiato dall'albo. Le è meravigliosa: mi commuove quando dice di aver scritto parte della canzone "Constantin's dream" dopo un'illuminazione avuta durante un concerto ad Arezzo (!!!). Era nel suo periodo di studio su Piero della Francesca, quindi dove altro?
Poi la Littizzetto e Sedaris: la coppia oltraggiosa.
Peccato che detto duetto sia in realtà un assolo, perché Sedaris si è dimenticato di rinnovare il passaporto ed è rimasto bloccato a Londra... Devo aggiungere qualcosa?
Meno male che la Littizzetto tiene banco togliendo fortunatamente spesso la parola alla tipa della casa editrice che dovrebbe condurre il gioco.
Si ride parecchio, ma l'idea di un libro autografato non mi sfiora minimanete: c'era il mondo davanti a me.
Sono lievemente alticcio da Barolo e da Birra. Proseguo a piedi per il parcheggio per smaltire prima di riprendere la macchina. Son certo che in giro ci sia un erilometro in attesa. E mentre mi ripropongo di programmare qualche giorno di ferire qui, l'anno venturo passo a fianco ad un paio di chilometri di macchine in attesa di poter raggiungere il parcheggio più lontano dal centro. Lì neppure la navetta ci arriva.