martedì 30 ottobre 2012

COMMUTING



vedereoltre.blogspot.com

No, davvero... Lo so che son vecchio e parecchio rinco, ma è mai possibile che quando cerco di entrare nel presente blog per postare, sempre più raramente purtroppo... Ogni volta che cerco di entrare, dicevo, mi trovo di fronte ad una nuova pagina da AGGIRARE, DRIBLARE, EVITARE ed infine SALVARE, prima di arrivare a quella dove posso riversare i miei pensieri attraverso i tasti?

Una fatica inaudita. Per alcuni inutile.
Mi ricorda quando, tanto tempo fa, incastrato in un sistema operativo odioso, mi svegliavo all'improvviso la notte, con la soluzione ai problemi di uso del computer che non ero riuscito a risolvere durante il giorno.
E tutto questa fatica, quest'intralcio perché dalla direzione generale della piattaforma del blog vogliono il mio numero di cellulare, che manco morto che te lo do.

Tutte le volte la stessa storia: entro nell'account, metto la password, scalo le difficoltà, salvo, passo ad altra pagina, torno all'ultimo post pubblicato e da lì, finalmente, posso cominciare a lavorare su di una pagina bianca dove il trattino verticale che lampeggia significa che finalmente ce l'ho fatta ancora una volta....

Ma non è questo che mi angustia adesso. E soprattutto non è questo che mi fa soccombere sotto nuvole di polvere e roba da selezionare, imbustare e caricare in macchina. Bensì il trasloco verso la natia città, che dopo 5 mesi di lavoro ci sta anche.
Per me non ci sta perché io qui sto come un Papa, ma per chi ha deciso che così doveva andare ci sta eccome!

STOP alle polemiche, PLEASE.

E mi rendo conto che di roba ne ho accumulata un bel po'. Troppa per la Patty. Se si esclude il libro catalogo della mostra di Mc Currey a Genova che è l'unica aggiunta che ho fatto ultimamente, più un paio di braghe da corsa invernali, ma queste son leggere, la roba è quella con la quale son partito da casa a maggio, né più né meno. Solo un po' di carta da archivio in più che andrà smaltendosi mano a mano che passeranno i sei mesi dalla sua stesura, tempo richiesto di conservazione della documentazione del lavoro. Ma giusto per pararsi il culo... OPS! L'ho detto.

Son quindi qui che scartabello e scopro che di roba inutile da conservare ne ho in abbondanza. Ieri ad un primo attacco un paio di etti di cartacce son finite al riciclaggio.
Il dubbio mi assale: ma la quintalata di pezzi di vetro lavorati dal mare che ho raccolto in Sicilia la porto o la riciclo qui? La porto. E il nido di vespe che ho combattuto per mezza estate, vale la pena o lo metto anche lui nella carta? Vale la pena. E l'Hello Kitty luminoso da notte? Lo porto, lo do in beneficienza?
Lo porto.

Quindi inscatolo, metto insieme tutte le cose che abbiano un'utilità o una destinazione comune e poi trasporto tutto nell'ingresso di casa che da qui a domani pomeriggio sarà invaso da scatoloni e valige dei due pellegrini transumanti: un tempo si seguivano le greggi per le valli, ora le opportunità per le autostrade.

Da aggiungere a quanto precedentemente portato qui, anche un'uniforma nuova che per ironia della sorte, riusciamo, io e il socio, a ritirare soltanto oggi a sole trentasei ore dalla fine del contratto. Prendiamolo come un buon auspicio. Come l'augurio che prima o poi servirà di nuovo. Mi consola l'aver perso una taglia rispetto a due anni fa, questo sì.

I saluti son fatti: tutti si dispiacciono della partenza e ne siamo commossi. E pure un po' incazzati, perché negarlo? Il tesserino del parcheggio aeroportuale è stato riconsegnato così da non aver la tentazione di restare ancora in giro da 'ste parti.

Domani si carica e si va via. O dopo domani, dipende dalla voglia e dalla fretta. Decido più tardi. Ora non ho un foglio turni da rispettare.


venerdì 19 ottobre 2012

LO PRENDO?


mylitthings.blogspot.com

Scartabello a destra e a manca tra le buste nascoste dentro l'armadio ma non trovo nulla di decente da portare con me al lavoro. Intendo libri!
Con la furia di razionalizzare il trasloco in Toscana non mi sto comprando niente.
Memore del rientro stile zingaro messo in pratica due anni fa, svuoto il frigo e non compro nulla da dover portare via, morire se cedo alla tentazione!!!
Eppure un librettino piccolo piccolo ci potrebbe stare tra le svariate tonnellate di carta passata tra le mie mani quest'estate e che deve necessariamente riprendere la via del ritorno: non ho mai abbandonato nessuno per strada volontariamente, figurarsi un libro!
Lo prendo tra le mani al supermercato sbavando dalla voglia di farlo mio, lo rigiro, lo sfioro avvertendo sotto i polpastrelli la grana della carta porosa e battuta, la mollezza dell'insieme che risente della forza di gravità, l'aroma d'inchiostro non contaminato dagli odori alimentari che scivolano fino alle casse. Ne apprezzo la costola scura con i caratteri chiari, dalla forma stondata, dove gli angoli non appaio perché già ombreggiati da quella lieve scoloritura che ne fanno un classico fin d'ora. Mi immagino le atmosfere calde e profumate di mediterraneo che ne uscirebbero a leggerlo, i personaggi della sequel che conosco, le loro battute, le loro irregolarità che a leggerle me li fanno sentire un po' parenti. Altro che le saghe del nord Europa che tanto vanno di moda in libreria in questo momento. Qui troverei parte delle mie origini, parte dei miei affetti di adulto...

Ma resisto.
  DEVO RESISTERE! 
La roba da riportare indietro è già parecchia, la povera Patty - la mia macchina - potrebbe vacillare alla sola aggiunta di qualche grammo.

Sapendo che potrei perdere la partita e infilarlo nella busta della spesa, depositarlo sul nastro della cassa e uscire con fare circospetto dal supermercato, manco ci fosse la STASI a controllare i miei acquisti, cerco scuse per giustificare il probabile cedimento di volontà: "Potrei sempre regalarlo a Pipps!", è la più usata. Se lo dico lo faccio sul serio, ma dovrei comunque portarlo a casa io, quindi, a quel punto... Poi: "Potrei prenderlo perché comunque ho tutta la serie e non vedo perché interromperla proprio adesso!". Sì, allora testina di manzo ti dovresti prendere pure quello a fianco che è il precedente nella serie e non hai mai comprato! "Lo so, ma questo mi piace di più, lo sento che è più bello di quello, anche se non ho letto nessuno dei due", mi rispondo senza alcun nesso logico. "Potrei sempre acquistarlo adesso che c'è lo sconto del quindici per cento... Anzi prendo tutti e due quelli che mi mancano, così faccio l'affare, poi li spedisco per posta!", continuo nel delirio da shopaholic. "Così faccio un pacco unico di tutti i libri e aspetto che me li consegnino a casa. La Patty saprà apprezzare il mio pensiero". Solo lei.

Formulando domande e risposte riesco ad uscire indenne dall'acquisto. Complice la polemica scatenata da un signore alla cassa, che mi distrae quel tanto che basta per essere allontanato a sufficienza ed in maniera irreversibile dallo scaffale dei libri, i bastardi li piazzano proprio a due passi dalle casse che basta allungare un braccio pur restando in coda, ed il gioco è fatto, mi ritrovo faccia a faccia con la cassiera che ha già fatto il conto e spara: "8 euro, e 25".

Pago. Merda, se avessi preso il libro avrei fatto venti euro. E mi sarei guadagnato pure due bollini per la raccolta punti degli asciugamani!


giovedì 18 ottobre 2012

PDF


tuttonotebook.it


Doveva essere tutto facile.
Doveva.
Quindi faccio tutto quello che devo: scarico i programmi, li provo, li metto all'opera e trascino tutto il prodotto in una chiavetta. Il fine è semplicemente stampare 6 miseri fogli word "style" da spedire alle autorità competenti che si dovrebbero occupare del mio futuro sostentamento, dopo la fine di questo contratto di lavoro: la tanto declamata, temuta mobilità.
Ci ho messo impegno e voglia di far bene: i potenti, o più semplicemente coloro che hanno potere su di noi,  hanno sempre dalla loro la piaggeria del popolino e ricevono i prodotti migliori, i polli più grassi, le uova più fresche. Quindi faccio un bel lavoro di editing, perché ormai da tempo credo che la forma sia contenuto.

Così dopo aver fatto più volte la visualizzazione dell'anteprima decido che va bene così e che i modelli sono pronti da stampare. Ma... C'è un "ma".


Antefatto: mentre acquistavo il computer il venditore mi assicura che non c'è bisogno di scaricare il costoso pacchetto di "Office di Window" per raggiungere l'obiettivo di usare i fogli di Word e di Exell. Basta tirar giù dalla rete, quella onesta, quella a pagamento, due programmini "Al centodieci per cento compatibili con i sistemi Window": Pages e Numbers. Costano pochissimo e sono leggerissimi.


Ed ecco il "ma".
Peccato che presentatomi chiavetta USB alla mano in una copisteria da cui mi servo abitualmente, non si riesca ad aprire nessuno dei sei miseri, leggerissimi, economici fogli word "style". Quindi niente stampa... Un paio di etti scarsi di bestemmie raggiungono l'aere.

Che il potente di turno non possa essere omaggiato da un foglio bello da vedere? Non sia mai.
Cambio copisteria indignato: "Ma che programmi antichi hanno istallato nei loro computer"?
Stessa risposta dal secondo addetto, della seconda copisteria, del secondo agglomerato alle porte di Milano: "Niente da fare". Anzi, mi dice che secondo lui è meglio che la pianti di cercare la copisteria giusta già da lì, e che la soluzione è trasformare tutto in formato PDF, così che si possa stampare dovunque.
La mia faccia perplessa spinge il tipo a darmi altre informazioni: mi suggerisce di scaricare un qualche programma gratuito per convertire il mio file originario, me ne da il nome ed io lo dimentico già mentre sono sull'uscio.
Prima di dargliela vinta passo da una terza copisteria e poi da una quarta: nessuno di queste ha un misero programma di Mac incorporato in un qualche computer.
Il mondo gira infallibilmente intorno alle Finestre, non alle Mele. Che mi piaccia o no, è così.

Che faccio? Faccio che non mi arrendo. Torno a casa con nessuna voglia di scaricare un altro programma nel bambino nuovo: ho una chiavetta a consumo e ho pochissimi mega byte che avanzano dall'ammontare disponibile mensile. Facile che se scarico quello poi per connettermi alla rete debba rubare la linea ad un vicino. Ora poi che mi hanno dato un programmino che trova le password dei router... la tentazione è forte. Ma non voglio cedere alla tentazione. Ho sempre il terrore che dall'ignaro fornitore di rete parta un fulmine di protezione che distrugga tutte le memorie del mio computer. E poi... Faccio outing: per anni ho usato la rete altrui per navigare, ora che invece mi scarico anche i film, basta.

Quindi apro i files dentro la chiavetta, smanetto, cerco, apro/chiudo menù a tendina che sembro l'impiegato della Parà al lavoro sul balcone della signora bene che deve far sparire alla vista lo sfacciato insediamento popolare. Fino a scoprire che la soluzione stava davanti a me: per cambiare il formato del file non serve scaricare un bel niente adesso. Basta spedire il file stesso per posta elettronica: così posso scegliere tra svariati formati, già tutti dentro il mio Mac!

Ed il problema di compatibilità va a farsi fottere. 'CAUSE EVERYBODY LOVES PDF!

Al giovane che mi garantiva la compatibilità al centodieci per cento tiro un pugno quando lo ri-becco all'Apple Store. Tanto mi ricordo anche come si chiama. Uomo avvisato...






domenica 14 ottobre 2012

NUOVO


alxo.it

Esattamente la stessa notte in cui ho postato "IL SI'", i ladri hanno fatto bene-bene il loro dovere, mortacci loro!!!!!, e si sono impossessati del computer con il quale postavo i miei fiumi di parole su CIGS2008. E non solo di quello. Ri mortacci loro!!!!!
Per alcuni un sollievo? Possibile. Ma non per me.

Basito dall'affronto, ho stentato un po' a prendere confidenza con gli altri supporti che mi avrebbero portato a postare comunque. Magari necessitavo del supporto morale del bianco che sparava dal mio adorato MacBook. Oppure con il furto e l'effrazione si erano portati via anche un po' dello spirito polemico che sta alla base delle mie tirate...?
No, no, no, no. Quello è ancora lì.

Comunque non ce la facevo a scrivere. E anche adesso che lo sto facendo grazie al nuovo bimbo che mi son portato in casa, tutto alluminio e tasti neri, è come se mancasse qualcosa. Che sia solo la confidenza che devo acquisire con i tasti intonsi??? Potrebbe essere. Comunque...: "Piacere, io sono Melinda. E tu?".
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Resto in attesa di una risposta.

Fatto sta che finalmente ho di nuovo una tastiera davanti a me, forse qualche argomento da sviscerare e, tra un po', anche parecchio tempo da impiegare...

Perché da questa notte il nome del blog non dovrebbe essere più CIGS2008 ma MOBILITA'2008.

Ebbene sì. Ora mi hanno licenziato. Un sentito grazie a chi a suo tempo ha fatto scelte scellerate. E a tutti coloro che le hanno supportate.