giovedì 9 dicembre 2010

MIXITUDINE


Ok, è ora di andare a nanna.
Sono distrutto senza aver fatto molto. Ho solo accompagnato Pips in stazione per la partenza, fatto mezz'ora di fila in banca per finire di pagare le nuove finestre che ancora non mi hanno montato, fatto la spesa, passato un'altra mezz'ora alla posta a spedire un pacco, circumnavigato la città dal lato più ripido per andare a prendere il cibo al gatto, caricato la stufa... Quindi non molto. Ma l'età non perdona, caro mio.
Mi addormenterò pensando che le decisioni ancora da prendere, e in fretta, sono fondamentalmente due:
1- come scendere in Sicilia per il Natale (nave con auto al seguito, aereo + affitto auto o auto + Salerno-Reggio Calabria e basta?)?
2- andare o non andare anche se per pochissimi giorni in Germania e spostare quindi tutta una serie di impegni già presi per farci entrare quei quattro giorni?

UFFA! Pensare, meditare, decidere! UFFA!

Oggi il gatto è rientrato dalle scorrerie senili con una gamba un po' zoppa. Niente di grave visto che riesce a saltare sul divano per condividere con me le poche ore di TV, e quindi ad essere molesto ed appiccicoso come al solito. Ma che non camminava come sempre l'ho visto non appena rientrato, quando si è messo sulla ciotola a svuotarla senza pietà. Dopo essere stato fuori tutto il pomeriggio aveva fame la creatura... Motivo dell'abbandono del tetto coniugale? L'uso dell'aspirapolvere che lo fa diventare pazzo. Ma i pavimenti vanno aspirati ogni tanto, o no? Soprattutto se sono coperti dei suoi peli... E se la signora che viene ad aiutarmi questa settimana salta perché è a letto ammalata.
Per un po' ha guardato lo strano oggetto che girava autonomamente per casa con aria - fintamente - indifferente. Ha pure azzardato un sonno vigile con le orecchie ritte che sembravano due ripetitori del digitale terrestre. Ma ad un certo punto non ce l'ha fatta più: si è alzato dalla cesta, si è stirato, mi ha dato lo sguardo solito con cui mi ordina di aprirgli la porta ed è sparito giù per le scale, fino al parcheggio dove impazza la vita felina.
Come quei mariti che si alzano dal divano dopo che la moglie con le sue faccende gli impedisce di vedere la finale di Champions league, e se ne vanno al bar a mescolare il loro col "di altri" testosterone. Uguale!
Che sia il suo servo lo ho già scritto, ma che torni pure zoppo, no carino!
Che poi tocca a me subire soffi e graffi per infilarlo nel trasportino e caricarmelo tra miagolii lamentosi e ritmici, lui che è sempre un po' sovrappeso, fino dal veterinario.
Vedrò domani quando si alza, verso mezzogiorno, se è il caso di portarlo a controllare. Mah!

Partecipato al matrimonio italo-nipponico. Emozionante. Io poi piango sempre ai matrimoni che non transitano per le chiese.
E se sono di persone care.
Ma soprattutto non devono passare per l'altare, altrimenti mi irrito a morte e non vedo l'ora di andarmene. Del resto, all'ultimo in chiesa il celebrante mi ha dato della cocorita, quindi ne ho motivo. E non si riferiva al mio abbigliamento.
Ma torniamo alle lacrime di gioia. L'anno scorso in Germania Pips mi dovette trascinare fuori dalla sala del Comune di Colonia, alla fine sella cerimonia, dicendo lì dentro davo spettacolo di me. O forse lui voleva fumarsi una sigaretta in santa pace, chi lo sa?
Anche questa volta non mi sono smentito: per distrarmi ho dovuto alzarmi e fare foto.
Loro deliziosi e innamorati. Ed emozionati. Come molti di noi. Sempre per mano, sempre sorridenti, loro. Noi spettatori dell'evento che ha visto precipitare in un paesino di poche centinaia d'anime un esercito di giapponesi, un paio dei quali in kimono. Un'invasione dell'ex alleato nipponico che sono certo non si era mai verificata. Neppure quando eravamo alleati, appunto.
La frase più bella è dallo sposo. All'incirca: "Non avevo paura di sposare una straniera: A. è la persona più familiare che ho".
Il ricordo che mi rimarrà è senza dubbio la naturalezza con cui tutto si è svolto, l'ineluttabilità percepita che quelle due persone si sposassero.
Bravi!
Bravi A&G.

4 commenti:

UnoQualunque ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
UnoQualunque ha detto...

ERRATA CORRIGE:
Che boccata di ossigeno, i matrimoni 'interculturali'! Io ultimamente ho goduto di un meno storico incontro Italia-Messico, con tanto di nonne e zie ultranovantenni (messicane, appunto) in pista da ballo col loro prezioso bastone...già, la familiarità.
Io, fossi in te, una scenata a Pallino gliela farei: che almeno pulisca lui ogni tanto, almeno togliere i suoi peli, invece di irritarsi per l'aspirapolvere! (e chissà, poi, cosa avrà detto di te ai suoi compari...).
Riguardo al viaggio, ti consiglio di evitare i viaggi della speranza: penso tu conosca la Salerno-Reggio Calabria, l'italico triangolo delle Bermuda, o no? :)
Ah, un altro consiglio: considera l'ipotesi di portare il costume da bagno, non si sa mai: qui fino ad oggi c'erano ben 26° (ma ormai non sembra più una novità, vd. lo scorso capodanno: quasi 30 gradi...)

ignominia ha detto...

ah-ha! da che si scopre che il nostro 1qq è anche lui Siciliano.... bene bene
Meli mannaggia allora vai in Sicilia a Natale! Che palle!!!! e ripeto Che palle! Che è successo che Pips ha cambiato idea di nuovo? Ma com'è volubile uffa! Tutti questi Pascià pelosi e dittatoriali che ti trovi in casa e tu a correre per loro, ma non non ti viene un tantino di ribellione femminista? Parità di diritti e di doveri, Abbasso i maschi sfruttatori...
Vabbè! Oggi dolori muscolari modesti e una giornata DA SCHIANTO! Non devo sprecarla, corro dai miei olivi anche perchè la scala è rimasta fuori da allora... per fortuna è alluminio e non dovrebbe arrugginirsi ma le so scopre mio padre lo senti... confermo Sabato allora, pranzo o cena sta a te deciderlo.
bocid

Melinda ha detto...

Il Natale? Una volta qui, una volta lì. Visto che pare si sia instaurato un circolo virtuoso meglio non interromperlo.
Quanto hai pelosi... Lasciamo perdere.