lunedì 14 settembre 2009

PIOVE




Piove, finalmente, anche in città.

Si lavano i marciapiedi lerci di un'estate e l'aria frizza sulla pelle come a ricordare che la sola stagione dell'anno non è quella del luglio e dell'agosto: lunga, faticosa, screanzata e umidiccia.

Piove e guardo piovere con il gusto di un bambino di fronte ai fenomeni incontrollabili. Mi piace la pioggia. Il suo rumore sulla terra e sull'asfalto, il suo odore che cambia da terreno a terreno, il rumore della mia cisterna di acqua piovana ridotta alla siccità, che pare quello di un lavandino che si svuota. E invece si riempie e garantisce acqua GRATIS alle piante d'appartamento per altri mesi, o forse solo giorni, non so. E mentre in Svizzera si commercializzano con successo cisterne sotterranee per la raccolta della pioggia per tutti gli usi in cui non serve l'acqua potabile - primo lavaggio della lavatrice, annaffiatura prati, scarichi delle toilettes - mio nipote sgrana gli occhi quando gli spiego a che serve quello strano cassone in terrazza. Ha una figlia meravigliosa a cui lascerà il suo futuro, ma profondamente non capisce. O forse è troppo disilluso: lottare così tanto contro il flagello umano che forse l'avrà comunque vinta deve sembrargli uno spreco di energia.

Punti di vista.

Intanto seguendo i consigli del popolare comico, appena finisco le pastiglie di detersivo per la lavastoviglie, il sapone me lo farò da me: vi farò poi sapere se funziona o no. Ma credo di sì, come posso affermare che la pallina piena di ceramica che si ricarica al sole, che sostituisce quasi per intero il detersivo nella lavatrice funziona eccome, contrariamente alle indicazioni degli esperti nostrani. Pagati da chi? Anzi, funziona così tanto che non si riesce più a trovarne in commercio: troppa richiesta di fronte alla produzione. provate nei negozi equo-solidali per credere.

Punti di vista.

Sono ancora qui a chiedermi che fare della mia vita. Le risposte non sono arrivate, e forse arriveranno a breve. "Di necessità, virtù" si diceva un tempo in casa mia. Ora c'è il silenzio e meno male che ho la memoria. Anche se non riesco a ricordare se la biscottiera che ho trovato nello sportello in alto del mobile alto, è una biscottiera che mi è stata regalata durante la ristrutturazione dell'appartamento e appoggiata lì in attesa della fine dei lavori, oppure un regalo che io avevo comprato per qualcuno e mi sono dimenticato di aver fatto... L'età. La distrazione. Le cose fatte senza sentimento.

Punti di vista.

Intanto pubblico una foto con un fiore che ho preso durante una passeggiata sull'Arno, come ricerca per un racconto che dovevo scrivere e che ha preso un'altra piega. Non ci riporterà la primavera ma almeno ce la ricorderà. Se a qualcuno non piace la primavera... pace. Un saluto anche alla formica che è stata immortalata tutta nuda, suo malgrado.


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