sabato 17 aprile 2010

NO ZAPPING




Metto subito le mani avanti - se devo cadere è bene quanto meno salvare la faccia dalle sbucciature - non ce l'ho con la squola scuola come istituzione o come corpo insegnante, ho troppi amici che ci lavorano e so con quanto impegno lo facciano tra le mille difficoltà di questi temi barbari. Ma la cosa che scriverò mi ha colpito e l'ho pensata molto, quindi ne voglio parlare.

Seguo con piacere in questo "catrame" di televisione, un programma feriale che va su Rai Tre all'ora di pranzo. Condotto da Corrado Augias, lunedì scorso ha presentato un funzionario pubblico che si occupa di monitorare l'istruzione in Italia. Questo signore, presidente dell'INVALSI - Istituto nazionale Valutazione Sistema Educativo e d'Istruzione - sciorina cifre e percentuali su quella che è la qualità del nostro sistema educativo nazionale. Non sto a commentare perché non ricordo tutto. Rimango invece congelato, ghiacciato, marmato alla percentuale a due cifre di coloro che sì, sanno leggere, ma non sono in grado di CAPIRE quello che leggono. Una percentuale altissima, a due cifre e sopra la decina. Ho cercato in Internet per conferma ma non sono riuscito a trovarla, neppure su YouTube si riesce a rivedere la puntata in oggetto, ma se non vado errato dovrebbe essere intorno al trenta per cento. 30%... Cerco di capire... In internet trovo che la dislessia colpisce il 4% dei bambini italiani in età scolare (fonte A.I.D.), mentre si calcola che in Europa il 10, 15% di tutta la popolazione, adulti e non, abbia problemi con la lettura, scrittura e calcolo. A me questa sembra una percentuale bella tosta, ma se la memoria non falla sta a circa la metà di quello che è stato dichiarato in trasmissione. Quindi nel caso del nostro Paese non si tratta solo di un disturbo specifico dell'apprendimento - DSA - ma c'è sicuramente qualcosa in più, molto di più, dovuto alla formazione scolastica che non interviene nei casi di mancato apprendimento estranei ai DSA.

Ora arrivo al punto: se una percentuale di persone così vasta non è in grado di comprendere quello che è scritto in libri, riviste, giornali, deve necessariamente affidare la propria informazione quotidiana alle chiacchiere di condominio, coi colleghi, coi parenti, al telefonino, ma soprattutto alla TELEVISIONE!
ORRORE!!!! ANNUNTIO VOBIS TERROR MAGNUM: ABEMUS CAPITUM!

No, non arrivate subito alla conclusione dandomi del fesso e dello stronzo. NON STO AFFERMANDO che questa troppo alta percentuale di persona non sia in grado di ragionare con la propria testa. NO NO NO E NO! Lo ribadisco con forza perché una persona molto vicina a me è stata affetta da una di queste DSA e posso garantire che ragiona, eccome. Ma sarete almeno d'accordo con me nel pensare che se la fonte delle info viene da una sola voce, il rischio di omologazione si fa più pesante e le pestilenze più micidiali e controllabili. Di sicuro però, adesso capisco meglio la strenua volontà della politica di controllare la televisione. E l'altrettanto evidente volontà di mortificare il "sistema istruzione" in Italia.

Ecco. L'ho detto.


1 commento:

ignominia ha detto...

Anche i miei genitori guardano Augias< che non è male salvo i continui riferimenti al cristianesimo, che mi danno un po' fastidio non nascondo...

comunque il tuo post mi ha fatto pensare, non tanto all'ultima tua considerazione,(che seppure pensi in parte che tu abbia ragione non voglio credere vera nelal sua totalità...per sopravvivenza mica per altro) ma a come, facendo tutoring agli illetterati Americani io mi compiacessi di credere che questo fosse un fenomeno ristretto agli USA e che in Italia (pfui)la nostra scuola fosse migliore.
Invece i dati che citi vengono confermati da un'editoria debole e dalla scarsezza della lettura come fonte -importante se non principale- di svago nelle generazioni di oggi, confermano quello che dici. Che seppure stiamo meglio di prima della guerra in quanto ad analfabetismo, non abbiamo fatto un gran balzo avanti in quanto ad educazione scolastica. E siamo certamente meglio controllabili se distratti e presi da giochi, programmucci, e notizie cialtrone che se siamo capaci di leggere, di pensare con la nostra testa e cercare quelle risposte che ci vengono celate dai media.