venerdì 19 luglio 2013

GENTE = PARTO 2





In metrò a Praha c'è un Tin Tin tatuato che al posto del ciuffo ha un rostro appuntito. Non guarda il resto del mondo in maniera truce, ma il fatto che abbia una frusta in cuoio arrotolata a tracolla mi interdice anche il farmi sorprendere a fissarlo: che non gli venisse in mente di improvvisare uno spettacolo da circo...

Il casino incombe sul centro e nei luoghi più turistici della Capitale. Una fiumana multietnica che intasa e blocca i monumenti e le strade e che te ne fa scappare non appena possibile.

Se penso che questo Paese ha pochissime autostrade completate e non ha accesso al mare, mi domando come abbiano fatto tutti questi umani ad arrivare fin qui. Possibile tutti in treno o aereo?
Comunque in qualche modo devo essere arrivati.

Sono un imbarazzante numero di persone. Insomma un macello di gente che non ti consente di fare una singola foto che non sia stata già fatta o fatta in contemporanea da centinaia di altri obiettivi: una foresta di mani alzate a riprendere lo stesso scorcio. Un po' come se si fosse tutti intorno ad innumerevoli Torri di Pisa, tutti a puntare lì, nessuno che s'interessa di Duomo e Cimitero...

Mi da fastidio la calca, tanto. Non posso non ricordate che arrivo dalla quiete e dal garbo del Borgo del Sale. Chiedo asilo in una pasticceria storica appena riaperta. L'eleganza e i locali semi deserti ristorano il sistema nervoso amareggiato. La fetta di torta un po' meno perché è davvero basica nel sapore.

Meglio la folla allora? No, infatti procedo per vie traverse per dare un'occhiata a pz. Venceslao in versione diurna. Vista, fotografata, via di corsa.

Neppure un cestino di ciliegie mangiate al mercato mi mette in pace con il luogo.
Spero allora nell'abbondante cena, che mi riconcili con la città.

Intanto scappo in camera a preparare la valigia: domani si PARTE/2


Inviato da iPhone di Melinda

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