domenica 6 gennaio 2013

NO FLIGHT ZONE




Scompaiono in un banale incidente aereo il figlio di Ottavio Missoni, il primogenito, con la moglie.
La notizia in sé ha più ridondanza trattandosi della scomparsa dell'erede di un impero economico nazionale basato sull'industria del buongusto.
A me non piacciono le maglierie di Missoni, ma basta vederne una per riconoscerla al volo.

Non è la prima volta che quei trabiccoli con le ali, che fanno la spola tra quelle isole da sogno al largo del Venezuela e l'aeroporto di Caracas, scompaiono in mare. Quando atterravo a Caracas vedevo queste flotte dalle forme aerodinamiche improbabili parcheggiate in una sezione separata dell'aeroporto. Mai sognato di prenderne uno. Grazie no. E sì che il volare non mi era estraneo. E la bellezza della destinazione giustificava il rischio.
Lo so che son tanti quelli che alla fine cedono alla magia di quei posti da raggiungere in meno di un'ora di volo, ma che quelle isole tra una storia di incidenti e agguati mortali portino un pochino sfiga... Non è venuto in mente a nessuno?

Esagero? Certamente. I voli che si susseguono per portare i turisti avanti e indietro sono così tanti, così frequenti che tutti i calcoli delle probabilità di sfortuna vanno a farsi fottere in un attimo solo.

Però....

Ma quello che mi colpisce più di altre considerazioni umane ed economiche, è il fatto che facendo un giro nel web, tutti i quotidiani pubblicano oggi fotografie in vita dell'uomo, della moglie e della famiglia Missoni, sorprende la facilità al sorriso di quella dinastia. Non ho trovato una foto dove non si sorridesse con convinzione. Belle facce distese in espressioni di vera allegria. Non uno sguardo abbacchiato, una smorfia di allegria tirata. Un esempio di gente felice.

Certo ora di sorrisi ce ne saranno di meno in quelle case. Il dolore della perdita ammutolirà anche quelle  esplosioni di gioia. Il dolore trasformerà il riso in smorfia.
Ma se dovessi dare un parere su un uomo che non conoscevo, di cui ho visto solo delle foto direi che  quell'uomo e quella donna hanno avuto una buona vita. E se così non era, erano ancora più grandi e forti di carattere. E apprezzabili. Perché l'eventuale dolore non traspariva.

Addio.



4 commenti:

titina ha detto...

Effettivamente a questo punto c'è qualcosa di inquietante che getta un'ombra cupa su quelle isole, per quanto belle possano essere. Comunque a parte la sorte direi che ancor più inquietanti sono questi voli per turisti, poco idonei e poco controllati, con aereucci improponibili. Bello da parte tua soffermarti sull'aspetto umano. Al telegiornale parlavano della Missoni come di un'azienda "felice" sia per come è collocata nell'ambiente naturale che la circonda, sia per le persone che l'hanno creata, quindi penso che le tue considerazioni siano giuste.

ignominia ha detto...

lo dai già per morto? E la vita di Pi, Cast Away, Robinson Crusoe etc. non ti insegnano niente? Io li immagino in avventure rocambolesche di naufragio da cui ne usciranno provati ma migliori... si sono un'incurabile ottimista ma se non erro da quelle parti il mare non è frigido..

Melinda ha detto...

Però è oceano mia cara...

Melinda ha detto...

Posto nuovamente il commento di Liz perché non mi ero accorto che al suo interno c'erano i nomi ed i cognomi di due colleghe. Mi scuso e nascondo i nomi. Ma lo posto comunque perché le sottili premonizioni sono cose preziose che non vanno ignorate, comunque si manifestino, sotto forma di caso, voglia di ballare o altro.

Cara Melinda
Nel lontano 1996 ho convinto A D e V V a venire con me proprio a Los Roques.
Abbiamo visto tre isole
stupende di cui Francisquin è la mia preferita. La cosa stupenda è che
mi sono gemellata con i locali, subito per far casino anche al
pomeriggio, dato che nell'isola principale non c'era niente di
asfaltato. C'era sabbia da tutte le parti, anche nel villaggio e si
ballava scalzi con quella bellissima sabbia corallina che non ti brucia
le suole dei piedi. All'epoca erano presenti solo quattro posade.
C'erano i locali nella piazza principale e per le strade che ballavano
con i megaregistratori con la musica latina al massimo volume e mi sono
rifiutata di prendere il volo del pomeriggio optando per l'ultimo della
sera pur di ballare e fare casino con i locali. Non mi sono mai sentita
così viva e fortunatamente ho convinto anche le colleghe a restare e
godersi il pomeriggio. Ci hanno offerto anche da mangiare, ma la cosa
strabiliante è che l'aereo dellAerotui che io non ho voluto prendere
non è mai arrivato a destinazione perchè è caduto in mare proprio quel
pomeriggio quando mi sono impuntata per rimanere lì a divertirsi.
Le
due colleghe mi hanno adorato.
Baci
Liz