sabato 9 giugno 2012

DI SORPRESA IN SORPRESA


dal sito di Repubblica, un po' di tempo fa


Di sorpresa in sorpresa.

Arrivo a cinquant'anni per scoprire che non esiste la parola "rammanico" ma esiste ed è corretta la sua versione "rammarico".
Posso dirmi stupito oppure devo tacere e vergognarmi?

Come quando alle elementari, cresciuto in Toscana, non riuscivo a capire perché la "ghitarra" si dovesse scrivere chitarra e la "bicigletta" fosse la parente locale della bicicletta. Ma guai a scriverle con la g mentre si facevano i compiti a casa o i dettati in classe.

E' lo stupore che mi assale ogni qualvolta scopro di aver usato male la lingua italiana. Non che sia un genio, ma il dubbio di aver sempre evitato di leggere la parola rammarico correttamente in un qualunque libro passatomi per le mani, e non sono pochi, ormai si è fatto certezza. La mia testa lavorava per concetti assunti e definitivi: ho sempre detto così, non ho mai ricevuto correzioni dalle mie amiche professoresse, quindi si dice così.

La verità è emersa lottando contro il correttore automatico di word che non ne voleva sapere di farmi passare  liscia la mia personale rivisitazione del gergo. Comunico la cosa la mio uomo e questo guarda lo schermo del computer, guarda me e con tono incredulo dice: "Ma scherzi"?

Purtroppo, con profondo rammarico, non scherzavo, mortacci della falsa sicurezza data dall'essere nati in Toscana. E' come se dovessi rivedere il concetto, inculcato da sempre, che l'essere nato nella culla della lingua italiana garantisse per dotazione genetica il grande risultato di un italiano pressoché corretto... Infatti "pressoché" calza a pennello.

E quindi... rammanico è una parola che non esiste. ME CO!


Ripresa l'attività lavorativa sono finito a pernottare in due città diverse nel giro di due giorni. Non posso che dire di essere contento di tutto questo. Nella seconda tappa, di cui non farò il nome ma nasconderò solo la targa automobilistica nel testo per non fare della semplicistica, misera delazione, ho avuto il piacere di svegliarmi nel cuore della notte, sotto le leggere coperte estive dell'hotel quattro stelle, due pianeti e un po' di comete, con la camera invasa da una puzza mostruosa di fogna, pozzo nero, bottino - in toscano - ...  Merda, nell'italico idioma. E non era la mia, lo giuro!

Un odore così forte e sgradevole che mi ha svegliato prima e costretto ad dormire con le finestre aperte, poi. Meno male che stavo al quattordicesimo piano. E che ero così stanco da riuscire a dormire senza la totale oscurità che invece mi necessita di solito. PAzienza. La giustificazione della mattina dopo alla reception è stata un banale: "Davvero?".

Bene. Conto con questo di aver ricevuto il mio personale benvenuto a bordo e di non dover più ripassare da tutto quella puzza.
O forse semplicemente me lo meritavo per essere stato rammanicato per così tanti anni.

4 commenti:

ignominia ha detto...

BELLA! sei grande Giamps e hai il coraggio di dirlo quando sbagli. Lo facciamo tutti ma raramente lo ammettiamo. Il ramanico però è troppo carino per non essere riusato fra virgolette ironiche...
ti passo questa che mi ha dato il chirurgo di mia madre, di amalfi (le devi leggere pensando a quell'accento, acquistano)
- Questa
casa è bella, peccato per quella traviata a vista, avrebbe certamente
bisogno di alcuni rintocchi". poi c'è "" Franco, tu sei il più scemo per antonomasia" Se siete miei amici mi dovete dire chi è questo Antonio Masio che parla male di me." Proprio ieri poi vedevo Friends, l'episodio dove Joey usa la parola Mento invece di Mentor ad una intervistatrice. insomma queste sono chicche che è bene ci siano, ci riportano onesti...;-)
Eri a COMO cosa vinco? ;-)

titina ha detto...

Che bello leggerti anche se sei in giro per i cieli (e per città odorose...)e sorridere con la tua sana autoironia. Il primo pensiero che mi viene è che non hai potuto sciacquare i panni in Arno perchè l'Arno, come mi hanno insegnato da quelle parti, pur di non bagnare Ar ha fatto una curva a gomito ed è tornato indietro, senza nessun rammaNico!
E sapessi quante volte nella vita mi sono sorpresa perchè parole che qui a Na si usano correntemente (che so, ceneriera, guantiera...)non esistevano in italiano e venivo additata come una zotica. Ma chi era quel tipo che una volta, pubblicamente e senza pudore, parlò di "Romolo e Remolo?"
Meglio rammanico.

p.s. ceneriera sta per posacenere, guantiera per vassoio

Melinda ha detto...

Mi dicono di comunicare che "Guantiera" dal doppio significato: "porta guanti" e "vassoio per dessert" è ITALIANO. Lo dice Pips e lo conferma il dizionario on line del CORSERA.
Al di là di questo io e Pips ci siamo soffocati dal ridere ai vostri commenti. Come non apprezzare Antonio Maso, i rintocchi e la curva a gomito? Grandi donne!

Ma l'albergo non era a Como, ma a?

titina ha detto...

Grazie Pips e grazie Corsera, e io che ogni volta che espatrio cerco di rieducarmi a dire vassoio...

l'albergo era a
"mi dia un vassoio di PAntofole per favore"
e secondo me Igno era ironica