sabato 6 agosto 2011

POSTUMO DI DATA



Avevo scritto questa pagina alla fine di maggio, ma poi per scaramanzia non l'avevo pubblicata. Ora posso farlo passando da cretino, ma non da fattucchiera. E la differenza c'è!
Ho riletto il post e mi è piaciuto, quindi non volevo si perdesse nella lista dei post "da modificare".
Eccolo:


Pensavo ci volesse qualcosa di speciale per prepararsi ad un compleanno imminente: una bella festa, una bella tovaglia e allegria.

Invece mi sono preparato all'evento trovando la forza di dire no a CHI non ho mai avuto la forza neppure di dire di "mah": cioè il mio ex datore di lavoro. Ma la proposta che mi avevano fatto era inopportuna e sconcertante..., come tutte le altre a cui avevo detto sì, del resto: dopo il calcio sui denti di tre anni fa dovevo fare le valigie, affittare il gatto, mettere a tacere gli urlanti impegni per tre mesi estivi, caricare la macchina e farsi un migliaio di chilometri, cercare casa o un buco da dividere... e poi tornare verso casa alla fine del contratto con le pive nel sacco. E ancora attesa in prospettiva.

Non è poco per me. E' come aver finalmente disceso qualche gradino verso l'umanità, il rispetto di me stesso, il riconoscimento dei miei desideri a dispetto della perfezione e del senso di responsabilità che mi hanno guidato fin'ora.

Andava fatto. Non avevo scelta. E pure lì dove fino a poco fa la scelta non me l'ero data, ho avuto la forza di farlo. Quindi complimenti a me.


Invece per prepararmi al compleanno, uno a uno, giorno dopo giorno, mi fermo per strada o mi blocco guardando in basso dalla finestra, perché rivedo le persone lontane, quelle scomparse e le vedo passare accanto a me, per strada, come presenze vive e vegete.
Anche un po' indifferenti al mio passaggio. Ma questo non mi irrita. Anzi. Mi fa ben capire che anche se io vedo altre persone e do loro la fisicità e la presenza mancante di altri, loro, i morti intendo, hanno compiuto quel passaggio, che mi esclude senza appello dalla loro vita.

E' fatta. Loro sono oltre. Casomai son io che m'intigno.

Resta invece da capire perché prima di un compleanno io veda i morti...
Forse sto solo per morire e allora i neuroni impazziti mi fanno vedere defunti e scomparsi, per sapere chi lascio e a chi vado incontro? Questa più che una spiegazione pare una sceneggiatura...
O forse soffro solo di un attacco di caldo soffocante che ha seccato la poca materia grigia?
Forse il caldo non solo ha seccato la materia grigia, ma mi ha portato dritto dritto verso la neuro deliri?

Mah. Per ora tiro fuori tovaglie e piatti e bicchieri per festeggiare.
Poi vediamo che accade.

4 commenti:

ignominia ha detto...

Beh andava fatto, la pubblicazione di questo post-umo. Però con il senno di poi e a parte il fatto che ti ha fatto bene dire di no,ci sono elementi temporali che ti danno ragione? Chi ha lavorato da schiavo al tuo posta ha guadagnato qualcosa o l'ennesimo calcio in bocca che stavolta tu ti sei risparmiato? Sarebbe interessante saperlo, ecco.
Tu che hai profondi legami con al tua cultura e tradizione, non mi stupisce per nulla che pensi ai morti per i compleanni. Perchè inevitabilmente you acknowledge(verbo che funzioni altrettanto bene?) il fatot che non saresti senza di loro. Cosa che pochi di noi fanno al BD. Il che è stupido perchè come penso io per il compleanno dovremmo celebrare i nostri genitori, che hanno fatto la fatica quel giorno, e che l'hanno ripetuta ogni giorno a venire fino a che non siamo stati "fuori pericolo", per lo meno come fanciulli inermi. Per cui sì, celebrare l'essere in vita va bene ma dovrebbe essere fatto ogni giorno, non quel giorno specifico che ci siamo contorti fuori dalle viscere materne con sua di lei fatica e pena. E mi piace molto quella foto che hai inserito -dovresti mettere le didascalie e firmare le immagini personali, per farci sapere dove hai trovato quelle meravigliose tombe allineate come soldati pronti all'attacco. E guarda caso, forse perchè sono strega, la parola verifica è
PATIRE!

titina ha detto...

Si, andava pubblicato, ma io che sono come i carabinieri delle barzellette ci ho messo un po' a capire che il compleanno era il tuo, e il post era post-compleanno (si, lo avevi detto, ma sono tarda)..
Sul vedere le persone che non ci sono più, è un bell'argomento ( mi viene in mente Il sesto senso, ma non credo che tu intenda quello). A me è capitato ogni tanto, ma non mi sembra prima dei compleanni. Comunque delle tre ipotesi che fai alla fine, la prima la scarterei (allora a ogni compleanno stai per morire? naaaaa)le altre troppo ovvie. Invece penso a certa letteratura sudamericana, che , piaccia o non piaccia, ci racconta dei morti che sono sempre tra noi, con il loro aspetto di sempre, e li puoi incontrare, magari anche parlarci. Ci fanno compagnia, non abbandonano i luoghi dove hanno vissuto.Magari il vederli è riservato alle persone che non vanno sempre di fretta... A me piace questa versione, forse perchè è consolatoria?
Sul tuo datore di lavoro dico solo che è una bella sensazione sapere di fare la cosa giusta e farla, senza timori.

Melinda ha detto...

Sapere se ci hanno guadagnato o rimesso, non mi interessa affatto.
Un po' perché spostarsi e far buriana, e non di un chilometro ma di un migliaio, con tutte le spese da affrontare solo per affittare la casa, e tutto il resto che si può immaginare, solo per tre mesi, non è mai un guadagno. Quindi per il vil denaro, la risposta è no.
L'unico possibile guadagno sarebbe se questo contratto portasse direttamente ad un assunzione a tempo indeterminato. Ed allora avrei perso io rinunciandovi.
Ma non è questo che mi interessa, e non lo voglio neppure immaginare. Il punto per me, è che ho detto no. Non importa se sbagliando o cosa. Ma ho detto no, cosa difficilissima per me. Questa era la laude che mi dedicavo.
Quanto al vedere i morti... mi è capitato solo stavolta, non è che li vedo e ci parlo sempre o a scadenze regolari. Altrimenti mi farei dare i numeri per il LOTTO:-)))
Hai ragione: per le foto dovrei specificare meglio ma a volte mi sfugge, scelgo l'immagine in un attimo e penso a leggere e rileggere soprattutto il testo. Quindi mi scappa.
Le tombe in fila indiana sono tra S. Jacob e ... non mi viene. Comunque Ontario, Canada

ignominia ha detto...

ok lo sapevo che per te dire no è stata la cosa che contava, ma visto anche che anch'io tifavo per il no, se sapessi che questa tua rinuncia aveva comportato una perdita di opportunità del tipo continuativo, mi sarebbe dispiaciuto. Tutta lì la ragione della mia curiosità in merito ;-)
biltra