martedì 2 febbraio 2010

TATOO







Mare verticale
testo di Paolo Benvengiù

Come scavare a mani nude nella terra
per sentire il sangue mescolarsi con la pioggia,
cauterizzare le ferite vivere per il solo senso che ha .
Come nuotare in un oceano congelato per sentire il cuore che ti esplode dentro il petto,
vivere per immaginare, per percepire il solo senso che ha

Ma io lascio che le cose passino e mi sfiorino
perché non sono in grado di comprenderle.
Io lascio che le cose passino e mi sfiorino
perché non sono in grado di comprenderle.
Io lascio che le cose passino e mi sfiorino…
Essere deboli in un mare verticale
sentire quanto i rischi possano aumentare
e odiare per sentirsi vivi per percepire il solo senso che ha.
E improvvisamente ritornare primitivi
essere comici e tornare primitivi
e bere il sangue del nemico solo per gustarne la diversità.

Ma io lascio che le cose passino e si sfiorino
perché non sono in grado di comprenderle.
Io lascio che le cose passino e mi sfiorino
Io lascio che le cose passino e mi sfiorino
Io lascio che le cose passino e mi sfiorino
perchè non sono ancora in grado di comprenderle
Io lascio che le cose passino e mi sfiorino
perchè non sono ancora in grado di comprenderle
Io lascio che le cose passino e si sfiorino senza toccarsi



Sto sul panettone della vita in equilibrio precario, a sorreggere chi sta in piedi da sé e fa finta di cadere dopo ogni evento.

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