mercoledì 24 febbraio 2010

IN RITARDO

Questo è vecchio, risale al 15 febbraio e mi sono scordato di postarlo. Ma mi piace ancora, quindi ecco il copia-incolla in azione.

Rio de Janeiro o Lercara Friddi?

Ovvero: è possibile farsi scassare i cabasisi nel posto più silenzioso del mondo da una mandria di esagitati che all'una di notte percorre le strade al ritmo di musica da discoteca con la scusa del carnevale?

Quello "strano signore" che condivide la mia vita mi fa: "Andiamo a letto presto. Tu devi alzarti alle cinque domattina, è essenziale che tu dorma qualche ora".

Niente di più profetico quel "qualche".

insomma, i vortici del carnevale e dell'eccesso anche per le strade di paese, giusto per non farsi mancare nulla, neppure un'allegria gridata e ballata nel freddo, sotto una pioggerellina insistente. Contenti loro...

Stamani mentre percorrevo le strade per andare a prendere il primo pullman per il capoluogo di provincia, un enorme paciugo di coriandoli e lattine e bottigliette di plastica ricopriva le strade, in attesa del salvifico passaggio dei netturbini. Ho pensato a tutti quelli che si erano alzato così presto come me e che invece di affrontare un viaggio di 11 ore comodamente seduti in mezzi pubblici, avrebbero dovuto affrontare almeno otto ore di lavoro, magari neppure esaltanti. Qualche accidenti dev'essere volato e sparpagliato come la pioggerellina su tutte le teste darzanti-urlanti-festante.

Dico io, non era meglio anticipare al sabato?


Ma la cosa non mi ha portato malumore. E pure se lo avesse portato, la spettacolare luce che faceva da sfondo al paese quando ne siamo usciti alle sei e mezzo, una luce rosso-arancio che esaltava il bianco delle case e che sfumava nella scalatura dei grigi delle montagne alle spalle, più scure quelle in primo piano, più chiare e sfocate quelle quelle che facevano da quinta, quella luce dicevo, avrebbe calmato il cuore di qualsiasi esagitato. A quell'ora del mattino, tutto quel giorno a disposizione, fa capire che le mie preghiere per una primavera subitanea stavano per essere esaudite. La luce, complici le abbondanti piogge dei giorni passati, entrava di traverso sui fili d'erba e gli dava quel tono ricco e grasso del verde delle risaie. Qui non ce ne sono: il terreno è scosceso e le rocce affiorano bianche qua e là; al posto dei microscopici bordi che contengono le acque dei cereali, muri di pitra.


Bene, questo è stato il regalo d'inizio di questa giornata: il sacrificio estremo - per me - di alzarmi presto è stato ripagato da questo panorama di ossessiva bellezza.


La mia vacanza di coccole più che meritate è quindi finita.

Bilancio:

1- ho preparato due volte i fiocchi-stracci-cenci, chiamateli come volete, e sono spariti alla velocità della luce;

2- ho preparato un'abbondante cena per la cognata in visita e sono stato ripagato con l'invito ufficiale al matrimonio della figlia e quindi mi sento... fregato. AAHHHH!!!! Allergico da sempre alla confusione dei matrimoni, ho provato di tutto per non andarci, ma i miei sforzi si sono rivelati vani di fronte all'intenzione di volermi lì, sua di lei e del mio "strano signore". Mi armerò di santa pazienza e continuerò a pregare di essere riassunto al lavoro e indisponibile per quella data. Non ce l'ho con loro, anzi sono onorato della richiesta, ma proprio non ce la posso fare.

3- dopo l'ennesima smusata sgarberia del giovane proprietario dell'unico punto internet della città, che adesso non mi vuole nei paraggi neppure il fine settimana, perché i computer servono per inviare le scommesse ai bookmakers, ho deciso di prendermi una chiavetta per poter, almeno, vedere la posta quando mi va. Pensavo che pagando il servizio al posto pubblico mi spettasse un minimo di diritto all'uso, anche se non tiro fuori i soldi per puntare sui cavalli o su tutto quello su cui si può scommettere. Invece pare di no.

Prima che alla signora che mi ha fatto avere l'abbonamento ho comunicato la mia intenzione di rendermi indipendente al giovane proprietario del locale scommesse, dal cui bugigattolo sono uscito al grido di "CHIAVETTA!";

4- ho una fantastica borsa dell'acqua calda elettrica per scaldare le mie sere solitarie: si attacca la spina e dopo tre/quattro minuti l'ambaradan è caldo e coccoloso per ore. Love My Strange Man;

5- sono riuscito a leggere non uno, ma tre libri e a portarne a buon punto anche un quarto. Questo significa che non ho avuto molto da fare, che probabilmente i libri erano brevi, ma pure ho trovato storie avvincenti. L'ultimo: "Boccamurata" di Simonetta Agnello Ornby l'ho preso proprio lì in Sicilia ed è una bella storia siciliana, densa e impertinente. Bello. Ho scelto proprio bene.


Mica male come bottino, vero?


4 commenti:

Pallino ha detto...

E questo si lamenta pure dopo avermi abbandonato per BEN 10 giorni!
Bastardo!

Pallino ha detto...

MIAO

ignominia ha detto...

:-)

in disordine commento a vari punti del blog
- Chiavetta fa rima con vendetta! Fai bene ad emanciparti se il tipo è così 'gnurante.
- ti tocca allora, fanne un reportage, buttala sul ridere e facci ridere anche a noi....
- sai fare anche i cenci? sei da sposare!
- io che sono una che prima della 9:30 riesce male ad uscire dal letto riconosco che le alzate atroci prima dell'alba danno sempre una ricompensa a chi le subisce... mi dico sempre di provare a farlo più spesso, per avere tante ore di luce non solo una manciata, ma quando sono nel letto al caldo chi se lo ricorda?
- cosa sono le acque dei cereali? La scodella dei fiocchi d'avena? :-)
- per questo c'è il detto "a Carnevale ogni scherzo vale" il primo quello del casino in strada- fattelo da dire da una che ha vissuto in Via Petrarca per 8 anni. Da lontano si fa presto a dire "sono ragazzi, hanno diritto di divertirsi" come dicono i vigili che chiami alle 4 del mattina per lamentare gli schiamazzi in strada. Ho sempre pensato di passare con il clackson sotto casa dei caciaroni verso le 8 del mattino quando sono loro che cercano di dormire, ma poi il senso della decenza me lo impedisce (e non so dove stiano di casa i colpevoli e non voglio punire chi non ha colpa ovviamente!)
- paciugo. non leggevo questo termine da che ero bambina e mangiavo la coppetta gelato - esiste ancora? Grazie del ricordo e rende perfettamente l'immagine. Brava.
-appunto, Brava o Bravo Melinda? il tuo genere è un po' confuso nei post + recenti, hai abbassato la guardia o hai bisogno di dartti una "rassettata"? ;-) Passiamo dall'HYPERPOOP (IPERCOOP) nel pomeriggio chissà che non ti vedo...

Melinda ha detto...

Le acque dei cereali: l'acqua dentro a cui cresce il riso