giovedì 20 dicembre 2012

CORRERE


cicap.org


Corro, corro, corro e corro ancora per trovare la pace e la serenità. Trasformandomi quindi in povero cretino affannato che cerca la pace...
Come farò a trovarla aggiungendo altro delirio, proprio non so.

Ieri, in preda all'ansia che mi assaliva ormai da qualche giorno, facendomi svegliare tutte le notti ogni ora e mezza, che ci potevi rimettere l'orologio dell'Istituto Naz. di Ricerca Metrologica di Torino, complice l'eterna incapacità di gestire i sentimenti e la sfuggente capacità di rovinarsi la vita, sono corso fuori città per incontrare un medico. Ho affrontato traffico, viaggio, parcheggio, quindi una notevole dose di
stressssssssssssss
per farmi segnare delle meravigliose pillole
antistresssssssssssss.

Ma non bastava farsi una camomilla e due passi in campagna, dico io?!
NO! Volevo la "roba". Volevo essere sedato neppure fossi Jacko prima del trapasso!

È un po' come correre come un matto in mezzo ad un ingorgo per raggiungere in tempo il corso di yoga... O come andare ad una manifestazione di Comunisti esibendosi nel saluto romano...
A proposito di comunisti: con l'ennesima discesa in campo del Cavalier Berlusconi, è il Paese che lo vuole, pare che la fabbrica russa di Cattivi Comunisti, abbia fatto una nuova emissioni di questa specie in via d'estinzione. Emissione questa, che si distingue per l'estrema aggressività del prodotto finito, soprattutto nei riguardi di ricchi e vecchiette, ma soprattutto per l'insaziabile fame di bambini. Nei dintorni di Arcore sono già andati tutti esauriti, qui da noi arriveranno entro fine febbraio p.v. a rubarci i soldi dal materasso.

Se qualcuno nelle vicinanze ne adocchiasse un esemplare è pregato di chiamarmi che voglio fargli delle foto: sono ormai estinti allo stato brado.

Che menti malate, sant'Iddio. Che manica - costituita solo da me, beninteso - di rincoglioniti accecati dalla bramosia.
Invece di starcene a casa, distrarsi facendo due chiacchiere con chi vive con noi, vedere un film, leggere un libro, ci imbarchiamo nella chimica della tranquillità.
La mia, in verità, è tranquillità omeopatica, quindi secondo alcuni auto-indotta; secondo certi paesi stranieri invece, è chimica passata dal servizio sanitario nazionale...

Ci son quelli poi che potrebbero vivere da nababbi e si vanno ad infognare in autogols da manuale.
Non sappiamo più vivere. Io per primo non lo so e non lo faccio.
Però, per calmarmi, almeno non vado a minorenni! Eccheccazzo!

2 commenti:

ignominia ha detto...

sei il secondo caduto al valore nella lotta per la pace mentale che conosco. Quello che non capisco è la decisione determinata e ben chiara di volere essere sedato. Anche l'altro caduto ha detto la stessa cosa- voglio la droga, voglio la chimica, un quick fix. Anche se dovreste tutti sapere che l'unico quick fix che funziona è il suicidio, per lo meno da quello che si osserva stando da questa parte....

Melinda ha detto...

Volevo la droga, volevo la chimica e ti garantisco che l'ho trovato!!!!
Oggi mi sento un altro.

E' vero che attraverso la chimica non si risolve il problema alla radice, ma nel dolore più pesante non si riesce certamente a fare un lavoro efficace per uscire "dalle peste".
Una volta sedato puoi pensare di salvarti la vita attraverso la meditazione, la terapia di gruppo, la riflessione ed il resto che ti va di scegliere. Mentre prima volevi solo uccidere (prima di ucciderti)...

Bando alle ciance ed eleviamo un hallelujah al pasticcone o al granulo...

Massimo rispetto e solidarietà per il/la compagno/a di travaglio.