sabato 14 luglio 2012

COLLISIONI






Volo con una collega che per elezione dell'anima vorrei poter chiamare amica. 
Passiamo una giornata per il Marais a Parigi, tra café, baguettes farcite e la voglia di non essere nati dove siamo nati, ma lì.
Per sempre nati lì. FOREVER. 

Poi mi dice che il sabato seguente, cioè oggi, sarebbe andata in un paese che ha un nome che è tutto un programma, BAROLO, Cuneo, per incontrare Niccolò Ammanniti, e a seguire, incaricata dall'organizzazione, Patty Smith che lì avrebbe suonato la sera stessa.

Niccolò Ammanniti??!!??!!

Visto che non scherzava ci sarei stato pure io: fatalità quel sabato lì ero libero. Cioè oggi. 

Partito la mattina mi faccio due ore due di auto per arrivate in un posto bellissimo, arroccato su uno sperone, circondato dal verde vigoroso delle vigne che produrranno il nettare che porta lo stesso nome. Il caldo è mitigati da refoli gioiosi che allietano l'animo come e meglio dei bicchieri di rosso distribuiti per pochi spiccioli. Gli inni al vino si sprecano su magliette e tovaglie. Le enoteche? A mucchi. Finirò per acquistare una camicia di forza per bottiglie di bianco: la metti in frigo prima, terrà il vino fresco poi. Ad Arezzo per lo stesso prodotto mi hanno chiesto il doppio...

Il posto è bellissimo. Il festival si chiama COLLISIONI, festival di letteratura e musica in collina, ed è il delirio. 
Pieno di gente che non ci si crede, a dimostrare che la cultura ancora attira le folle. Più e meglio delle convention organizzate da Silvio (B) dove si partecipava a cachet  - mi sovviene adesso perché è ripiombato in politica come una merda ghiacciata caduta dal culo di un aereo, che ti sfonda il tetto e mentre si scioglie dici: "No, non è possibile!!!".

Una bella folla, forse un po' freak, che a Silvio certo non piacerebbe: parecchi torsi nudi con qualche tatoo, almeno un decimo della produzione annuale della Birkenstock a camminare per i vicoli, qualche rasta e niente canne. Perché qui si viene per incontrare, incredibile ma vero, non i pusher ma gli SCRITTORI!

Esempi: Niccolò Ammanniti, Michele Delai, Don Delillo, David Sedaris, Mario Calabresi e altri.
Ad ascoltare Don Gallo e Don Ciotti, Ezio Mauro, Luciana Littizzetto.
A sentire Patty Smith e Bob Dylan in concerto. 

No, a Silvio non piacerebbe questo covo di comunisti radunato a Barolo. Anzi: togliamo subito il Barolo dalla lista dei vini di Palazzo Grazioli!

E mi stupisce la concentrazione di questo evento che in quattro giorni, in un paesello che non è davvero l'ombelico del mondo, riesca ad unire tutti questi nomi e tanti tanti altri, tutti bei nomi. E tutti quelli che si sposteranno per giungere qui. 
Un esempio che si DOVREBBE seguire, come tutti gli esempi di qualità. 
Ponendosi la domanda: perché se li fanno lì non lo si può dare anche qui? 
Non credo che ci abbiamo rimesso: l'afflusso di sabato è così alto che parcheggio a 3 chilometri di distanza per 3 euro e li percorro a piedi evitando la navetta. Il biglietto è di 5 euro e comprende tutto tranne il concerto di domani del sor Dylan. I negozietti del centro son presi d'assalto e non si lamenteranno. 

Seguo con un orgasmo intellettuale la voce di Ammanniti che legge un suo racconto che conoscevo, e letto dalla sua voce acquista un valore/spessore/sapore diverso. 
Nel parlare a braccio non usa il congiuntivo, ma pare sia ormai obsoleto. Alla fine gli porgo due libri da autografare e nella folla che aspetta sceglie me per ringraziare tutti con un doppio "Grazie", gridato guardandomi dritto negli occhi. Resto impietrito tanto da non saper rispondere. Sorrido come Patty Pravo al Festival: connessione col cervello assente. 

Poi Don Delillo che seguo poco: è così impietrito e rigido su quel divano da mettere a disagio anche noi. Ma il traduttore semi-simultaneo è lo stesso di Fazio a "Che tempo che fa" e mi sembra quasi inverno.

Poi Patty Smith che si conferma una carismatica signora attempata e rigorosamente spettinata. Se quella frequenta un parrucchiere voglio sapere chi è: dev'essere radiato dall'albo. Le è meravigliosa: mi commuove quando dice di aver scritto parte della canzone "Constantin's dream" dopo un'illuminazione avuta durante un concerto ad Arezzo (!!!). Era nel suo periodo di studio su Piero della Francesca, quindi dove altro?

Poi la Littizzetto e Sedaris: la coppia oltraggiosa.
Peccato che detto duetto sia in realtà un assolo, perché Sedaris si è dimenticato di rinnovare il passaporto ed è rimasto bloccato a Londra... Devo aggiungere qualcosa?
Meno male che la Littizzetto tiene banco togliendo fortunatamente spesso la parola alla tipa della casa editrice che dovrebbe condurre il gioco.
Si ride parecchio, ma l'idea di un libro autografato non mi sfiora minimanete: c'era il mondo davanti a me.


Sono lievemente alticcio da Barolo e da Birra. Proseguo a piedi per il parcheggio per smaltire prima di riprendere la macchina. Son certo che in giro ci sia un erilometro in attesa. E mentre mi ripropongo di programmare qualche giorno di ferire qui, l'anno venturo passo a fianco ad un paio di chilometri di macchine in attesa di poter raggiungere il parcheggio più lontano dal centro. Lì neppure la navetta ci arriva.


5 commenti:

ignominia ha detto...

grazie del resoconto, sono contenta che tu abbia potuto vederli quasi tutti. Ma il congiuntivo non è obsoleto, casomai opzionale!
Veniamo anche noi la festival il prossimo anno!

Melinda ha detto...

Son certo che ci divertiremmo!
Che atmosfera, che energia!

Melinda ha detto...

Come sempre, copio e incollo i commenti sempre grandiosi di Liz che non pota da sola i commenti ma me li manda per e.mail.


Ciao Mely
E' da una vita che cerco di portarti nelle Langhe e Roero, ma
scappavi sempre a casa. Adesso mi viene da ridere che ti ci doveva
fare arrivare la collega di cui mi parli. Per caso i libri che ti sei
fattoi firmare erano: Come Dio Comanda e Ti prendo e ti porto via? Il
secondo titolo era ispirato un pò a quello che volevo fare io. Ti
prendo da linate e ti porto via nel Roero o nelle Langhe. Sono dieci
anni che frequento queste zone, non solo per l'organizzazione, ma
perchè quando le ho scoperte, mi hanno ricordato la campagna Toscana
vera, autentica e genuina che ... OH! Permettemi, C'era una volta, come
le fiabe. Dato che qui la maggior parte erano e sono ancora piemontesi
D.O.C. e non emigrati tedeschi, inglesi, ecc. che con i soldi si sono
comprati tutto e i furbi che sono rimasti a strozzinare il turista che
si aggira in Toscana. Rimpiango i veri Toscani: gente semplice e vera
di campagna e che riempivano di battute e risate le contrade dei
paesini. Purtroppo E' morto il Signor Mascarello che ho avuto la
fortuna di conoscere. Il Re del Barolo, a mio avviso, che quando gli ho
parlato del vero vino, fatto senza solfiti con uva vera (Si Signori!
Perchè oggi lo fanno anche con alcool, aromi e coloranti. Roba che la
gente onesta di una volta neanche ci avrebbe mai pensato. E'
sorprendente poi, che tutti si chiedano come mai siamo pieni di
allergie) col giro dell'olio sopra per non fare entrare l'aria. La mia
descrizione lo ha intenerito e mi ha fatto bere il vino di famiglia, in
piccola produzione perchè anche lui odiava i solfiti che per legge
erano obbligatori da mettere nel vino destinato alla vendita. Quando ho
bevuto quel nettare mi si è liberato il cuore dalle catene, il naso si
è riempito di un antico profumo a me ben noto, ma che ormai faceva
parte del passato perchè mai più ritrovato negli anni futuri e si è
scatenato l'affetto più profondo per queste terre generose. Con questi
vini brindo all'altro superstite: Il Cavaliere Accomasso, che accoglie
le belle donne con la patta aperta e la cosa mi ha fatto una grande
simpatia, perchè noi toscani dal punto di vista sessuale siamo unpo'
maniaci perchè ci sappiamo godere la vita. la seconda cosa che mi piace
fare è mangiare, in effetti. Dicevo, il Cavaliere ha un dolcetto che è
una meraviglia. Si può permettere di cementare le botti nello
scantinato, perchè i soldi, come dice lui, non se li porta nella tomba,
ma la gioia del vino gli rimane in corpo.
Alla prossima gita allora, e non si accettano rifiuti a meno che non
siano bicchieri di vino svuotati in allegria.
Liz

titina ha detto...

Liz, hai presente quando la mattina apri la finestra e entra aria fresca e pulita? (come stamattina, giuro, i 38° hanno lasciato finalmente il posto a un cielo pulito e addirittura a un vento fresco) E' l'impressione che ho avuto leggendoti. Buona giornata a tutti

ignominia ha detto...

si Liz, devi cominciare a postare per conto tuo, oppure ad essere più presente su questi lidi...:-)