venerdì 2 marzo 2012

MAGLIA DI LANA


ortopediebaldinelli.it




Che la maglietta della salute non fosse un toccasana per l'erotismo, neppure per quello autogestito, lo si sapeva da tempo.
Milioni e milioni di parole sono state spese sull'importanza di un intimo sexy e non pecorigno se ci si preparava ad un incontro che avrebbe potuto portare ad un... qualcosa in più. Oltre al togliere di mezzo le magliette di lana, mai perfettamente bianche, le bastarde, ma sempre gialline, opachine, tristine anche appena scartate, i miloni e milioni di parole ci consigliavano pure di controllare che non ci fossero buchi da dover coprire con contorsioni non tantriche, o da giustificare con un fantomatico assalto da parte di uno stormo di tarme scappate dallo zoo, sulla strada per il ristorante.

Ma la maglietta di lana, a partire da una certa età, io l'ho indossata, lo confesso. E d'inverno è davvero difficile che la smetta. Abbraccia, accoccola, riscalda le membra rinsecchite dal freddo.
Ieri sera, pronto a partire per raggiungere due amiche in un locale che fa serata gay once a week - e pensare che tutto questo avviene ad Arezzo!!! - mi son guardato allo specchio ed è bastata un'occhiata per capire che lo scafandro di lana sotto a camicia e felpa, proprio non ci andava. M'imbolsiva. Mi faceva più Gabibbo di quanto non lo sia in realtà. Oltre alle trippe mi appesantiva l'anima. Una tristezza senza senso.

Così, colto da afflato giovanilistico, ho tolto lo scafandro di lana e re-indossato il tutto: invece che "l'ippopotamo Pippo" allo specchio sembravo un fringuellino smilzo dopo un invernata di neve e ghiaccio. Miracolo degli spessori! Miracolo delle cose che ricominciano a scorrere sulla pelle dopo essere rimaste impigliate nelle fibre "di base". Insomma: MIRACOLO, sembravo magro.

Sono uscito e sono andato al locale. Preso una birra, bevuta con le amiche mie, fatto due chiacchiere e infine avvicinato da un ventunenne al quale ho dovuto spiegare che quando lui nasceva io... Ero già partito per Roma per il mio secondo lavoro...
Non ci potevo credere: tolta la maglia scatenato il rimorchio.
Sogni senili belli e impossibili.
Quello di essere molto più magro di quello che sono - e non sono grasso!!!.
Quello di essere ancora attraente per qualcuno dopo anni e anni di uscita dal mercato della carne.
Quello che la mattina dopo una birra in un locale non ti faccia male la testa come accadeva anni fa. E invece ce l'hai confusa e appannata manco ti avessero drogato.
E altri ancora.

Ma intanto ho deciso. Mai più maglia di lana. Manco sotto la tormenta. Morirò congelato ma sexy.


4 commenti:

ignominia ha detto...

che ridere, Meli, mi sto tenendo la pancia! E' così vero che ci si abitua al comodo e cooccolose comfort dimenticando che non ne beneficia la linea... Ora io rimango al calduccio perchè de rimorchiare mi importa poco però ricordo come ci si sente quando da bruchi si diventa farfalle! Una vera rinascita dei sensi - anche perchè i brividini erotizzano... E dai Meli che mi arrapa il 21enne - congratulations! starai caminando a mezz'aria oggi...

titina ha detto...

E bastava così poco...Se ne avessimo parlato ti avrei detto subito che la "maglia della salute" sebbene intima e nascosta si "vede" subito, si percepisce dall'espressione, dallo sguardo, dai movimenti.
Escluderei anche la canottiera, malgrado i soliti D&G ne abbiano fatto un must. Molto meglio due golf, gilet e golf, cardigan formato materasso, collo alto stile pescatore norvegese, al massimo T-shirt sotto la camicia, camicia da boscaiolo canadese ovviamente...
Insomma vuoi mettere la soddisfazione di suscitare l'attenzione di un ventenne, a costo anche di patire un po' il freddo?
Comunque, 30 e lode per l'autoironia.

Melinda ha detto...

Davvero alla camicia alla boscaiola non ci avevo pensato: il mio senso estetico-erotico ultimamente accumuna la boscaiola con la... pasta, altro che al barbuto lumberjack. Poi quanto al camminare a mezz'aria, co' sta pancia, massimo a mezzo centimetro dal tacco basso.

Ma avrei voluto che ci foste tutt'e due per vedere la mia faccia e poi riferirmi l'espressione attonita come minimo.

Melinda ha detto...

A proposito di maglia di lana. Meli, Cleopatra insegna. Arrotolati nuda dentro ad un tappeto e srotolati davanti a chi vuoi che ti crolli ai piedi. effetto cesare a bocca aperta garantito. Baci Liz