domenica 15 gennaio 2012

PIROSCAFI





S'incaglia, strappa, crolla una nave sugli scogli imprevisti: feriti, dispersi, vittime. Corsa contro il tempo per individuare sopravvissuti nella nave appoggiata di lato. Si fanno paragoni con il Titanic dimenticando il film "L'Avventura Del Poseidon".


Che si tratti di incuria o fatalità... o tutt'e due si saprà tra poco. Che ce lo dicano è un altro discorso.


Però: questi scogli che si ostinano a stare vicino a riva potrebbero davvero farsi un po' più da parte, no?!


Comunque non è questo il punto: i fatti, anche quelli più tragici, purtroppo accadono. Come li si commentano è un'altra cosa.


Evito i quotidiano se non in versione on line per la gioia di leggere solo i titoli e non gli articoli. La TV mi appassiona solo se, come oggi, impasto la pizza per la sera: la marea di cazzate che parte dal piccolo schermo aiuta la lievitazione della pasta.


Quello che un tempo era il TG più autorevole d'Italia non può esimersi da un servizio sullo "sculo del piroscafo" in questione, jella evidenziata già dal fatto che la bottiglia di champagne del varo non si ruppe contro lo scafo. Il giornalista ne fa una questione di destino, karma, fato ineluttabile.... Doveva finire così. O se non "doveva" certo c'era da aspettarselo...

Si rimarcano soccorsi allo sbando, interviste alla qualunque.


L'altro TG, quello che adesso viene considerato tra i più autorevoli - trovategli voi un nome preciso, io da bravo vigliacco non ne faccio - non parla di sculo ma racconta la vicenda rimarcando come un disco rotto l'efficienza e la rapidità dei soccorsi.


Anche nelle disgrazie c'è un punto di vista...


Intanto la pizza lievita. In culo ai TG. E un abbraccio a chi sta male.


5 commenti:

ignominia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ignominia ha detto...

chiamatemi insofferente, me lo merito, ma bisogna essere scemi a non notare che le luci del porto sono così vicine che non è il Titanic, che gli scogli sono a pochi metri dalla nave, che è improbabile che la nave affondi perchè ha probabilmente sterisciato sul fondo della scogliara per parecchi metri prima di piegarsi da un lato e se la gente fosse rimasta sulla parte che emerge fino a che non veniva salvata sarebbe stato un episodio poco degno della prima pagina del NYTimes Versione Web
. E qui accuso la pecoraggine di tanti di noi che influenzati da film e troppa TV perdono il capo pensando al Titanic a 10 metri dalla costa. Per le notizie poi, meglio calare un triste velo che è da tanto che il giornalismo ha uno standard da rotocalco, e qui signori si vede l'effetto dell'idiozia propinata 24/7
plecones come pecorones
brickure

Melinda ha detto...

Sì, è lo strillo, il grido alto diretto a sentimenti bassi che spaventa. L'abbrutimento per far titolo porta solo confusione e poco senso della realtà.
Vien da domandarsi se non sia voluto...

UnoQualunque ha detto...

Io non riesco ancora a credere che possa succedere una cosa del genere a un passo dalla terraferma, soprattutto se qualcuno ci rimette la vita. È talmente assurdo da sembrarmi al limite del buffo. Come anche i paragoni col Titanic, come dice Igno. Come i tg che, per continuare a non parlare d'altro, costruiscono per intero la loro durata su questo fatto e sui risvolti e i preavvisi scaramantici...

Melinda ha detto...

Talmente costruiti sulla scaramanzia che adesso oltre alla taschetta coi biglietti e le etichette del bagaglio forniranno un corno di corallo a tutti gli ospiti.