martedì 7 giugno 2011

PRAYERS





Naturalmente in italiano non c'è.

In compenso c'è una Sigourney Weaver strepitosa, alla prima interpretazione per la TV, che impersona Mary Griffith, che è una persona reale, esistente.
Dura un'ora e ventiquattro minuti e al ventesimo minuto di film volevo staccare perché il mal di stomaco era già arrivato, e sul serio: percepivo l'odore di tragedia.

Ma sono andato avanti e ne valeva la pena. La prima ora è strepitosa: il taglio perfetto e innovativo per un film TV, l'interpretazione da paura, il copione che si srotola tra banalità che fanno rabbrividire.

Se avete voglia di di vedere cosa la TV può offrire invece delle stupende fictions locali, bene: scaricatevi e guardatevi: "Prayers For Bobby".

E poi fatemi sapere.

PS: ho pianto come una fontana.


6 commenti:

ignominia ha detto...

ma chi ti ha fatto venire l'idea di scaricare un film così triste! Ora poi che è partito l'Anselmo... solo commedie dovresti vedere! Solo dal titolo si capisce che è una dramma strappalacrime, tipo L'olio di Lorenzo (se ti piace la Sarandon è una specie di monologo quello).
Ieri ho ascoltato un podcast del Moth che è una specie di teatro che si basa sui storie vere raccontate on stage da chiunque voglia farlo... tipo stand up comedy per intendrsi. quella di ieri sapevo essere pesa emotivamente, perchè me lo aveva detto ROg ma ACCIDENTI! Altro che film, era emozione cruda schiaffatai n faccia di un publbico che dev'essere rimasto di ghiaccio a sentire l'applauso che gli ha Dato. Sentire per credere. Un comico di colore che sta avendo il classico Break-Through carieristico con Johnny Carson mentre le figlia di 2 anni sta morendo di cancro. Non puoi immaginare la forza delle emozioni che espelle senza ritegno questo poveretto è agghiacciante! Ma va ascoltata, credo. Poi una mezz'ora di commedia per tirarsi su... dev'essere il clima... ;-)
trizati

UnoQualunque ha detto...

Sarà fatto.
(be', personalmente credo che l'effetto lacrimogeno sia assai salutare...)
mazoket

Melinda ha detto...

L'idea nasce da un classifica di film ad argomento gay che avevo trovato in una rivista on line. Questo stava tra i primi tre, dopo Precious e A single man.
E secondo me il gioco vale la candela.
Certo nn è il massimo dell'allegria, e aggiungo che hai ragione tu che questo dovrebbe essere il momento dello sballo invece che quello del sentimentalismo, ma siccome sono curioso, me lo sono visto. E poi ieri stavo bene. E le lacrime non erano dolorose.
Quanto al podcast in inglese: forse l'accompagnamento delle immagini aiuta i non madrelingua, seppur bravini, a comprendere anche dove non arriva l'orecchio. Quindi li ritengo un po' più duri. Vediamo. Magari più avanti.
Oggi però no. Oggi non è proprio aria.

Melinda ha detto...

PS: il titolo del Podcast, please?

ignominia ha detto...

te lo porto io la prossima volta che ci vadiamo, ok?

Melinda ha detto...

Ok