venerdì 15 gennaio 2010

CONSUMATORE-UTENTE





Deve trentacinque milioni di euro allo Stato, si toglie un orecchino per riguadagnare la libertà, e altri - chi? - fanno la lotta per accaparrarsi il cimelio: aggiudicato per venticinquemila! Lo stesso toglitore di bigiotteria veniva accolto fino a qualche tempo fa in trasmissioni popolari come un eroe...
Mah!

Con la pubblicità cercano di appiopparmi una scheda per vedere a casa films, serie TV, canali per bambini e soprattutto IL CALCIO. Se la voglio, oltre alla scheda da applicare al decoder del digitale terrestre e quindi il servizio, devo pagare la telefonata che serve ad averla: il numero NON è un 800, bensì un 190. Stessa cosa se voglio la linea telefonica del campione motociclista (anche lui un tempo bacchettato dal fisco...), o per i cellulari dal nome numerale. E ancora: stessa cosa se voglio assistenza perché ho un problema con il servizio. Cioè: se ho un problema a continuare a far fluire soldi dalle mie tasche alle loro, devo pagare il servizio per il funzionamento del servizio?
Mah!

In questo Paese in cui i fornitori di un servizio - già esageratamente caro di suo: un amico in Germania spende almeno 10 euro in meno rispetto all'offerta più conveniente qui da noi, per avere telefonate nazionali ed europee gratis e ADSL super veloce h24 -... In una Nazione, dicevo dove alcuni Signori pensano a noi come dei babbaloni, pare diventi sempre più importante scegliere, senza lasciarsi trascinare dall'emozione del momento. Per non essere solo un consumatore che paga, ma almeno un consumatore che sceglie ciò che paga. Perché i soldi non ce li regala nessuno. Tranne il Superenalotto. Forse. Io intanto ho giocato.
Mah!

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