domenica 29 novembre 2009

DELLA DIFFICOLTA' DEL CAMMINARE






Marciapiedi... Oppure: è nato prima l'uovo o la gallina?

In questo paese si cammina poco perché ci sono pochi marciapiedi, oppure ci sono pochi marciapiedi perché la gente ha sempre il culo sul sedile della macchina?

Dilemma. Quello che posso constatate è che: 1- le macchine in giro rapportate alle dimensioni della cittadina sono un numero esorbitante; 2 - se mi metto a camminare come faccio a casa mia in Toscana, qui devo prestare particolare attenzione a dove metto i piedi, mentre su posso andare quasi tranquillo. E non parlo dell'emergenza rifiuti che ha colpito la provincia di Palermo esattamente al mio arrivo - si sa: sono quello che ha un'emissione Co2 potenzialmente distruttiva per l'intero pianeta, un po' di "monnezza" me la merito - ma delle dimensioni, manutenzione e arredo dei marciapiedi locali.


Tutte le mattine mi faccio camminando un paio di chilometri e più per andare a fare il manovale nella villetta in campagna. In alcuni punti cammino direttamente sulla strada: spazio riservato ai pedoni non ce n'è! Dove c'è ho circa un 30 cm. di spazio per camminare, e dove invece ce ne sarebbe addirittura un metro e più, in mezzo allo spazio calpestabile, ma scientificamente al centro, hanno piantato alberi comunali da evitare, con tanto di buca terrosa quadrata; oppure trovo enormi vasi d'arredamento, delle dimensioni esatte del calpestabile, piazzati lì da chi crede di rendere più bella la propria casa che sta alle spalle... Nel corso, dove lo spazio ci sarebbe per tutti, se le macchine non sono buttate al parcheggio selvaggio, ad un certo punto della camminata si debbono per forza scalare le scale dell'ingresso di una delle molteplici chiese: non c'è verso, il primo gradino corrisponde al cordolo del marciapiedi. Ma non basta. Per non togliere spazio al parcheggio delle auto sovrane, i bidoni della spazzatura, traboccanti, sono appoggiati SOPRA il marciapiedi. Un delirio. Una follia. Un'assoluta disattenzione alle esigenze di chi cammina, o peggio si arrischia ad avere un passeggino col bebè o una malattia invalidante ed ha bisogno di un ausilio alla deambulazione.

Non capisco.


Ma capisco allora il bisogno di chi si pianta con la macchina in mezzo alla strada per fare rigogliose conversazioni al finestrino con guida in senso opposto. Scusate, ma se non ho dove fermarmi in piedi a far due chiacchiere, io lo faccio con il deretano appoggiato all'alcantara della MIA auto. Se per fare la spesa rischio di rompermi un piede nelle fosse delle marianne degli alberi, oppure rischio di fare la corrazzata potionkin con il mio passeggino e il bebè a bordo, io lo metto sul sedile davanti, senza cintura o seggiolino magari, e procedo a passo d'uomo a nel traffico ingorgato della via principale del paese. Anzi a velocità mulo.


Ripeto: non so quale sia la causa e quale l'effetto. Ma un po' di attenzione per godere di più di questo clima stupendo, forse, e ripeto FORSE, gli organi competenti potrebbero porcela. Senza guardare troppo al culo della gallina, si potrebbe vedere se rendendo più confortevole la passeggiata gli abitanti potrebbero essere interessati ad inquinare di meno ed a stringersi la mano uno di fronte all'altro, senza la distanza degli specchietti retrovisori a dividerli.


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