Mi sveglio con l'orribile sensazione che sia troppo tardi. Senza infilarmi gli occhiali lo schermo del telefonino non può che confermarlo: è MOLTO tardi, ma non TROPPO tardi. Che vuol dire che non sono proprio FOTTUTO in questo nuovo inizio di lavoro tanto aspettato, ma che TANTO BENE non sto.
Quando lo scopro ho la sensazione di una qualche massa solida che si sposta dalla periferia al centro per istallarsi nello stomaco, per scendere poi, colare, fino alla pancia. Sono le 06:58, cinquanta minuti dopo la sveglia prenotata sul telefonino: devo averla spenta ed essermi girato altrove. Nella pancia adesso ho il muro di Berlino.
Scendere dal letto è un attimo. Mentre corro in bagno comincio a disegnare tutti gli scenari possibili per la mia mattinata: ritardo per traffico in autostrada, ritardo per parcheggio non trovato, ritardo per macchina con le ganasce - contando su una sveglia pre-alba ho parcheggiato piuttosto male ieri sera - ritardo per indegnità, RITARDO!!!
Entro in bagno programmando il ciclo di lavaggio basico, quello per cui non puzzo e acquisto un aspetto che ad un esame mediamente superficiale potrebbe essere scambiato per post-doccia. Benedico l'idea che mi ha fatto sbarbare la sera prima: sono almeno 5 minuti guadagnati! E dopo appena 10 minuti son fuori, in camera, sulla valigia a vestirmi. Fatto: avevo sistemato tutto prima di addormentarmi. Una benedizione all'abitudine presa in anni di sveglie all'alba al lavoro, grazie. Quando lo avevo...
Vestito faccio un'ispezione in bagno ed in cucina, con l'ansia che ormai ha raggiunto l'acme - mi verrà un herpes labiale da stress, li so che la pagherò :-( - vedo la macchinetta del caffè pronta da ieri sera e decido che non l'accenderò, non farò colazione così imparo a riaddormentarmi quando dovrei essere in piedi! E pensare che avevo portato per tutti quei biscotti così buoni...
Penso piuttosto che sia meglio inforcare gli occhiali prima di andarmene, raccogliere tutto per bene e decidermi ad uscire.
In quel mentre la sveglia si mette a suonare. Mi precipito in camera e la blocco per non svegliare padroni di casa e condominio.
Suona? Ma perché adesso?
Metto finalmente gli occhiali per tentare di capirci qualcosa:
le 06:10. Esattamente l'ora prevista perché suonasse.
Mi alzo dal letto con le gambe di burro, vado in cucina, addento un biscotto e faccio partire il caffè. Di biscotti ne prendo uno solo, due non ci entrerebbero: prima che si allenti la tensione allo stomaco ce ne vorrà. Sarò arrivato in aula. Inca@@ato con me stesso ma puntuale.
Anzi in anticipo.
Buon secondo giorno.
Inviato da iPhone di Melinda
POLITICHE AZIENDALI
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*www.aziendainfiera.it* è tanto che non scrivo nulla qui sulla Tigre, ma
ieri mi è successa una cosa che non posso non segnalare.
Dunque si parla tanto ...
11 anni fa