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trovo che l'offerta ormai sia debordante.
Tra le varie copertine cartonate di DVD/BLU RAY, i cumuli di volumi di enciclopedie, libri illeggibili con copertine che opporranno una fiera resistenza all'apertura, i CD di classica o new age, fuoriesce la faccia dell'edicolante, che immagino debba avere una laurea in logistica dei materiali inerti. Se esiste. La laurea...
Cerca di sorridere e ci riesce.
Chiedo "La Settimana Enigmistica" e mi consolo vedendo che continuano a pubblicarla e non è cambiata di molto dall'ultima volta che l'ho acquistata.
Quel pezzo di immutabile storia dell'editoria tra le mani trasmette sicurezza.
Ma sono curioso e continuo a guardare in giro: con tutto 'sta roba appesa l'edicola sembra una cosa gonfia, ballonzolante, poderosamente stracarica. I materiali amorfi fanno ormai parte della struttura metallica del casotto.
E se lo sguardo distratto sorvola, si coglie il tecnicolor di tutte queste ALTRE COSE appese, ma i giornali sembrano mancare. Eppure E' un'edicola!
Invece a cercarli ci sono. Coperti dal resto, ma ci sono.
Alcuni vengono pubblicizzati da locandine in bianco e nero, altre riviste hanno pubblicità a colori.
Mi soffermo su una di queste ultime, pare vecchia di un mese. Dallo sfondo bianco della prima pagina che parla di benessere egoistico - Myself - emerge la faccia sorridente di Julia Roberts. E' bellissima, radiosa; la bocca, i denti, la pelle perfetti: una vera diva. Sotto di lei uno dei titoli che troveremo trattati più squisitamente nell'interno del mensile: "Io mi piaccio così"...
Sottolineo i miei tre puntini di sospensione...
...
Mi sfugge un " 'Sti cazzi!", poco elegante. Ma ci sta tutto.
"Mi piaccio così come sono"... E vorrei vedere! Sei Julia Roberts mica Mariangela Fantozzi, amorevolmente detta dal padre, ragionier Ugo, "la babbuina"!
Ci starebbe anche un "vaffa", ma mi contengo, in fondo si tratta solo di un titolo di richiamo appoggiato sopra un'immagine, e magari la diva di Hollywood non l'ha mai dichiarato.
Perché, in fondo, dev'essere davvero difficile piacersi così come si è quando ci si guarda allo specchio e ci si trova riflessa l'immagine di Julia Roberts...
E allora, noi persone normali? Noi sì che abbiamo il diritto di gridarlo ai quattro venti se ce l'abbiamo fatta! Noi sì che meritiamo i titoli di un giornale se riusciamo a dirlo dopo aver scovato l'ennesimo rotolino di ciccia che deborda dai pantaloni a vita... alta!
Noi che non abbiamo restauratori prima del set e c'imbarchiamo in incontri decisivi per la nostra vita, magari sotto le luci farlocche dei supermercati. Noi sì che per continuare a sopravvivere dobbiamo farci forza e dirci continuamente che ci piacciamo così come siamo... Fatti male.
O forse fatti solo "normale". Come i miliardi di persone che girano per le strade del mondo e non sono divi di Hollywood.
Non compro i giornale per accertarmi da dove giunge la ferale dichiarazione, che se poi le mettono in bocca a lei mi parte l'embolo.
Torno a casa e mi guardo "Pretty Woman", giusto per girare il coltello nella piaga.
1 commento:
buon giorno bellissima! chi ci guarda da fuori vede sempre una persona più attraente di quello che vediamo noi dal di dentro perchè la nostra visuale è corrotta dalle aspettative. Anche la Julia Roberts, che non è bella nel senso classico della bellezza, ma è attraente e vitale (e ha saputo coltivare astutamente il suo mito non esagerando nell'esposizione di se stessa) ha sicuramente i suoi hangups, perchè nella vita di tutti i giorni, come noi, non ha i ritoccatori, gli stilisti, i fotografi che la prendono solo dall'angolo giusto, gli editori che scartano quelle dove è troppo cavallina, etc. E si trova a svegiarsi con le cispe negli occhi, i capelli arruffati, le pesche, le smagliature etc. E diversamente da noi lei E' la sua immagine. Ti immagini lo stress? Solo le attrici più intelligenti riescono ad invecchiare con grazia, le altre fanno la fine della Ryan un disastro chirurgico. Siamo tutti belli nella nostra diversità e gli standard vanno presi con un granello di sale io credo. ennaveb?
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