Mi affaccio al balcone posteriore che guarda altri balconi, il retro di una scuola, giardini di città ed un meraviglioso parco in collina. Tanto verde. Un piacere ristorante per gli occhi. Attraversare l'appartamento da una parte all'altra consente di cambiare nettamente le forme e i colori: dal grigio della città alla vista che potrebbe, limitandola un po' come con l'azione di uno zoom da macchina fotografica, inquadrare solo il verde. E la sera il fresco scorre da lì nel corridoio non facendo rimpiangere la mancanza della pessima aria condizionata.
Ma da oggi non è più così intenso questo colore. I proprietari di un giardino interno che grazie ai suoi alberi nascondeva una seconda fila di case alla vista, hanno fatto piazza pulita. Da stamani un elevatore con un signore a torso nudo - manco bello -, senza occhiali di protezione o imbracatura, si alza e si abbassa consentendo alla sega elettrica che tiene in mano, di tagliare rami e tronchi. Uno degli alberi più belli, più alti, più rigogliosi che mi era consentito ammirare è finito a pezzi. Non sembrava affatto malato: bello era il fogliame e le piogge primaverili lo avevano reso sorprendentemente frondoso. Pure un altro più basso ha fatto la stessa fine. Una barriera di cespugli completamente sradicata...
Adesso si vedono le spoglie di un giardino boscoso, mostrare tutta lo squallore del sottobosco. Pezzi di tronco segati in cilindri finiranno a riscaldare qualche camino. Cambia la vista e cambierà l'aria. In un'epoca in cui si consiglia ad ogni cittadino di piantare un albero per rinfrescare il mondo, questi hanno fatto il contrario.
Chissà, forse pianteranno altre cose, me lo auguro davvero. Ma nell'attesa abbiamo un albero in meno, anzi due, a difenderci dalla nostra stessa follia. Magari in quello spazio si faranno un patio in cemento e teli bianchi per le calde sere agostane. Magari costruiranno laghetti di acqua del comune, piante di loto e pesci rossi. Oppure potrebbero optare per una piscina-culla-zanzare e non godersi mai più il giardino che avevano. Magari ci fanno un parcheggio a pagamento....
Nell'ignoranza di ciò che verrà, vorrei ringraziare l'albero abbattuto per aver pulito anche la mia aria. E donato la gioia di vederlo crescere abitando da sempre in questa casa.... Effettivamente poteva essere più giovane di me!
AAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!
PS: esiste un S.O.S. alberi da interpellare? No vero? Lo sapevo. E un S.O.S. stupidi? No, neppure quello.
Merde de poulet
6 commenti:
ah la follia umana! Mi consola pensare che prima o poi ci estingueremo anche noi. Speriamo che vengano da altri pianeti per segarci via uno per uno. Sai come piangeremo angustiati per l'ingiustizia allora!? MA gli alberi chi se li fila? Non urlano loro, non sanguinano, e anche se lo fanno, la Bibbia dice che dio li ha creati per nostro uso e quindi abbiamo il "diritto" di tagliarli per i nostri porci comodi...non sarà mai troppo presto che ci estinguiamo, credimi!
iconglan
Hai purtroppo ragione.
PS: stamani lo strazio continua...
PROVA A CHIAMARE LA FORESTALE, so che bisogna avere dei permessi per abbattere alberi per lo meno qui in campagna, se non li hanno per lo meno si beccano una multa! Prova anche a scrivere al comune, ma questi lavori li fanno sempre in estate perchè non c'è nessuno!
exonvi
PROVA A CHIAMARE LA FORESTALE, so che bisogna avere dei permessi per abbattere alberi per lo meno qui in campagna, se non li hanno per lo meno si beccano una multa! Prova anche a scrivere al comune, ma questi lavori li fanno sempre in estate perchè non c'è nessuno!
exonvi
Per quanto riguarda gli alberi, capisco e condivido.
recentemente in una piazzetta di napoli hanno fatto un' operazione simile, presentandosi praticamente all'alba con le motoseghe e nel giro di un paio d'ore lo scempio si era compiuto. quando gli abitanti della zona si sono resi conto hanno cercato di protestare ma non c'è stato niente da fare. in quel caso il motivo INDEROGABILE
era l'inizio dei lavori di scavamento per un'altra linea della metropolitana. passai di lì la mattina dopo e vidi tutti questi grossi tronchi, vivi e vegeti fino al giorno prima, tagliati, sezionati impilati alla rinfusa.provai quasi un dolore fisico, oltre a una rabbia impotente. in quell'occasione ho imparato che non c'è santo che tenga, nè c'è, ahinoi, un s.o.s. alberi che funzioni.
amici che abitano in quella piazza mi hanno poi raccontato che, dopo, la prima cosa che hanno notato era la mancanza del canto degli uccelli.
parentesi: la stazione della metro proprio in QUEL punto l'ha disegnata il solito archistar, categoria che comincio a temere fortemente.
p.s. noto l'uso di merde de poule come imprecazione. mi piace molto, a questo punto hai il copyright.
p.p.s. complimenti per la bellissima foto/profilo,
ora mi sento inadeguata, ho provato a convincere titina a farsi fotografare di nuovo ma mi ha mandato a quel paese. devo trovare un'altra soluzione
aspettala al varco davanti alla ciotola della pappa!
inoni
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