Lo aspetto da mesi, ma l'occasione si crea solo ora. Toccata e fuga in spiaggia nudisti; per una seconda volta si vedrà. Niente è più sicuro in questo solleone.
Parto con la notizia che viene da Torino (AH!!! Mia amata!!!), di un gruppetto di ragazzini con tendenze criminali, che per svariate notti ha rubato alcolici nel chiosco che si era rifiutato di distribuirglieli durante l'orario di apertura, perché gli stronzetti erano troppo giovani per poterli acquistare. Allora loro che fanno? Non si arrendono e eseguono furti a ripetizione una notte via l'altra, tanto che le telecamere dei carabinieri riescono a riprenderli mentre, la testa coperta dai cappucci delle felpe, fanno la spesa... Nei due servizi che ho seguito in tv, si è dovuto dire che tutti quanti sono ragazzi di buona famiglia. E meno male! Pensa un po' se erano di famiglia disagiata, che facevano? Sparavano al proprietario perché, ahimé, è uno che rispetta le regole?
La definizione mi irrita. Senza fare del misero moralismo, vorrei capire cosa distingue una buona famiglia da una cattiva famiglia, se poi i figli si danno a reati. Perché di questo si tratta. Significa che il padre e la madre sono incensurati? Che devolvono l'otto per mille alla ricerca scientifica votata alla protezione delle piante carnivore del Borneo? Vivono in appartamenti o villette a schiera, invece che in tuguri? Vanno a messa tutte le domeniche e non impiccano la nonna all'albero di Natale? Hanno la possibilità di proseguire gli studi mentre gli altri devono andare a lavorare e farsi un culo così? Non so, datemi una definizione! Certo si tratta di errori di gioventù, ma invece di tirar sassi alle lucertole, questi svaligiavano i banchi frigo. E non per necessità, solo perché non possono accettare di uscire perdenti di fronte alle regole.
Bene, queste brave famiglie ci hanno regalato un mucchio di stronzi che pensano di poter ottenere tutto quello che desiderano, non importa come. Ora se lo prendessero indietro e li raddrizzassero un po' da soli, visto che da quello che emerge dal servizio questo gruppo di mentecatti, tornava spesso e volentieri a casa, a tarda notte, completamente fatti di alcolici.
Allora? Lo devo dire io? Ma questa brava famiglia dov'è? Loro, dov'erano? Tutti a far turni di notte a Mirafiori?
Non ho figli, quindi adesso qualcuno potrebbe dirmi che non è facile crescerne uno. E sono certo che è così. Non voglio dire che questo è un mondo di M. ma a volte gli somiglia. Ma posso dire che quello che appare, è la mancanza totale di valori, di rispetto per le regole e per gli altri. E queste si imparano con la famiglia e con la cultura. E i branchi contano fino ad un certo punto: non sono mai entrato in un branco in cui non mi trovassi bene.
Ma se alla fine tutto deve essere giustificato, scaricato sulle solite spalle di: "Società", "Televisione", "Disagio", bene fatelo voi, ma non pronunciate più le parole buona famiglia. Evitate, che la figura che ci fate è meschina, misera, degradante. Dite "normale famiglia che ha perso il controllo". Allora vien voglia di dargli una mano. Come? A colpi di sovrani calci in culo ai loro figli, che focalizzino il disagio sul fondoschiena ogni qualvolta si debbano sedere. Quello è vero disagio!
Bene, mi sono sfogato. Ora posso andare al mare. Se affogo capirete da soli da chi arrivano le maledizioni.
A presto.
M.