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Ma che voto aveva Pupo a Italiano alle medie?
No, lo so. Forse esagero... Forse dovrei farmi una bella sforbiciata di cazzacci miei, tanto per restare sul francese, ma possibile che uno debba deprimersi anche entrando in libreria?
Io entro in libreria per vari motivi. Prima di tutto per acquistare i libri - "ma va?!" direte voi; poi per respirare quell'aria che sa di carta, quindi di buono; poi per godere di quei monticelli di libri accatastati che visti da lontano sembrano lo skyline di una megalopoli cinese, Hong Kong?, tutti impilati e accatastati come appartamenti su decine di piani. Infine entro per perder tempo e nel contempo curare i dolori dell'anima: niente è sedativo della sofferenza quanto la promessa di delizia che viene dalla copertina di un libro.
E allora questa non me la dovevano fare. Io che il libro lo amo e lo rispetto, lo curo e lo coccolo, ne provo rispetto e profondo terrore, questo non volevo vederlo.
Invece c'è. Esiste. E' vero. E' il libro di Pupo Enzo Ghinazzi. Alla sua seconda opera... Stavolta non ci allieta con le sue bravate di giocatore/scommettitore, ma ci narra una storia: un giallo? Un thriller? Un libro...
Della serie basta apparire in TV per avere diritto a uno spazio in vetrina. O peggio: basta apparire in TV perché ti pubblichino un libro.
Che scorno, ragazzi. Dopo le varie Clerici e le sua storie del concepimento e della gravidanza - ecchissenefrega? -, dopo le autobiografie della Barbara D'Urso - ecchissenestrafrega? -, dopo la strepitosa narrazione della propria depressione della Pivetti - idem - a dimostrare che le case editrici puntano parecchio sui personaggi, arriva Pupo. Che nella foto in copertina si presenta con un paio di seriosi occhialini da vista.
Poi, dopo di lui, chi ci sarà? Gerry Scotti che ci parla dei retroscena biliosi de "Chi vuol esser Milionario"?
E l'amico Emanuele Filiberto, com'è che non ci delizia sulle stravaganti vite degli ex regnanti italiani? Oppure lo ha fatto e me lo sono perso?
E se facesse un bel romanzo fantascientifico anche la Filippa Lagerback? Perché no?! Se Pupo pubblica un giallo chi è le, la figlia di nessuno?
Lo so, lo so. Ero dubbioso anche affrontando il primo di Faletti poi ne ho comperati quattro... Ma ora ho smesso. Di comprarli intendo.
Magari anche Pupo si dimostra un bravo narratore e anche da me avrà la sua parte di diritti d'autore. Mai dire mai.
Però continuerò a preferire Franzen, piuttosto che Ammanniti, piuttosto che Bellow, Bennet, Vassalli, Allende, Vargas, etc. etc. etc.. Insomma gli scrittori veri. Quelli che più o meno fanno quello di mestiere che siano Kinselle o Garcii Marquez non mi importa. Basta che non abbiano come base del loro essere presi in considerazione e poi pubblicati, il volto televisivo.
I suddetti mi scatenano una rabbia diversa anche se fanno libri brutti, perché posso pensare allo spostamento d'asse narrativa dello scrittore. Ma posso pensarlo della Clerici?
Uffa, come me la rendono complicata la vita!
2 commenti:
Giusto per aggiungere al tuo elenco Paolo Brosio a Medjugorje, che mi pare fondamentale.
Certo che Ghinazzi è notevole, quando l'ho visto non sapevo neanche che fosse Pupo sotto mentite spoglie-.
Mah?
Dimenticanza condannabile!
Brosio convertito è un altro must.
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