sabato 16 luglio 2011

A.I.U.T.O

La prima impressione, dopo anni che non affronto più i voli di lungo raggio, da passeggero o lavorante, non fa molta differenza, è che l'idea che si ha di questo Paese se lo si paragona agli altri è un'idea di vecchio, obsoleto. Arretrato. Nella sala partenze del più importante aeroporto italiano la connessione wi-fi a internet è a pagamento. E questo immediatamente ci fa crollare di livello della mia personale classifica di stima internazionale.
Perché ricordo che già due anni fa, nel più sperduto degli sperduti aeroporti canadesi, Saskatoon, cercatelo nell'atlante e vedete se lo trovate, ecco, a Saskatoon potevi navigare grazie alla connessione gratuita, regalata dall'aeroporto. Eravamo in due a farlo perché nella sala partenze non c'era nessun altro. Ma lo potevamo fare. Fui sorpreso all'epoca e ammorbato da quella strana malattia che, rapidamente, ti porta a credere di aver diritto a potersi connettere col mondo.
A Fiumicino invece... paghi. Sono graziosi lasciandoti la scelta il come (dal conto Skype, dalla prepagata telefonica, dalla carta di credito), ma la cosa indiscutibile è che se vuoi collegarti col mondo che da lì a poco vai ad invadere... Devi pagare. Nulla è gratis in questa valle di lacrime.

Eppoi... Eppoi la strana, orribile sensazione del volo lungo, seduto inchiodato tra sedili scomodi, il sentirsi circondato, invaso, violato, dal folto pubblico che assiste alla strana rappresentazione del viaggio inteso come strappo.
A fianco due ragazzetti di massimo vent'anni, sopracciglia strappate ad ala di gabbiano - orrore!!! - che parlano l'un l'altro alternando linguaggio aulico ad una serie di salutari bestemmie mentre giocano a carte. Due nerds o due coglioni.

Due file dietro la signora che mi ha ceduto il posto e mi ha fatto viaggiare seduto accanto a Pippo. Le ho regalato una scatola di cioccolatini per ringraziarla, ma non credo abbia apprezzato.

Ma su tutto un mondo rumoroso, invadente.

Lo so bene che le alternative a questo sono:
- spendere 10/15 volte di più di quanto speso per acquistare un biglietto in business;
- andar per mare in un viaggio lungo non meno di 2 settimane;
- stare a casa!!!!!!!

E se adottassi la terza ipotesi in maniera concreta, reale, definitiva?
È così importante viaggiare? Subire queste brusche accelerazioni e decelerazioni, pressurizzazioni, violenze gastriche da cibo da Barbie, alitosi altrui e, su tutto, un dolore alle chiappe protratto per ore e ore?

Oppure devo vincere al Superenalotto e viaggiare solo prima classe da qui alla morte. Che se non vinco alla lotteria e viaggio ugualmente in prima, sopraggiungerà rapidamente per inedia...

Ok. Stavolta è andata. La prossima decideremo con oculatezza.

Inviato da iPhone di Melinda

14 commenti:

ignominia ha detto...

c'è una quarta opzione, ed è quella di viaggiare quando non viaggiano tutti: A Natale, a Capodanno, Pasqua, Thanksgiving, e bassa stagione. Ma come per ogni cosa, quando ci sei dentro ti balzano agli occhi tutti i dettagli spiacevoli che invece si dimenticano col senno di poi, quando si pensa al viaggiare con desiderio dimentichi della realtà che comporta. Io mi consolo pensando che una volta erano mesi di viaggio, sempre scomodo, e non ore. Poi quando arrivi il senso di solievo che sia finito è un premio a sè stante... ;-)
somministr
diushms

ignominia ha detto...

... per non parlare poi che una volta non c'erano cellulari che ti permettevano, non solo di chiamare con facilità chiunque ma anche di svagarti scrivendo e comunicando con il mondo in tempo reale. Avendo passato 8 ore alla Malpensa in attesa di chi doveva venirmi a prendere (che aveva fuso la macchina sull'autostrada)questo dopo un viaggi odi 24 ore, ed essermi poi sorbita le altre 5 ore di trono per arrivare a casa, ti posso assicurare che non dover rimanere tagliata fuori come al tempo dei telefoni pubblici, mi fa ringraziare della nostra tecnologia, anche se a pagamento...
Ti ricordo che se vogliamo fare un paragone sulla generosità delle nazioni, porto ad esempio il nostro sistema medico -dove si curano tutti quelli residenti e di passaggio sul suolo nazionale, che è gratis - confrontandolo con quello Nord Americano dove se non dai la carta di credito non ti tocca nessuno neanche se sei in fin di vita... ;-)
conarin

Melinda ha detto...

Be', qui in Canada il sistema sanitario è molto più simile a quello europeo di quello USA.
E poi non vedo cosa c'entrino l'internet con la sanità... Curare ha costi nettamente diversi che propagare un segnale radio.
Però: certo viaggiare in bassa stagione va molto meglio a livello di comodità. Oppure con altre compagnie, quelle straniere, dove gli italiani si comportano in modo MOLTO differente, e so che tu approvi questa mia impressione.
Vorrei una volta trovare il coraggio di un viaggio che prende i suoi tempi naturali. E forse un giorno...

UnoQualunque ha detto...

buona permanenza, intanto :)
nonsies

titina ha detto...

Si, mi associo a 1qq: intanto buona permanenza. Poi per tutte ste tirate lamentose....Questa volta sono abbastanza d'accordo con Igno, sulle cose che noi abbiamo e offriamo gratis e sul navigare a pagamento. E che sarà mai? Vabbè, comunque, io ho fatto un viaggio di 5 ore(ma solo di autostrada) per arrivare fin qui e scoprire che sei in Canada...
Buona vacanza!! (E baci anche a Pipps)

Melinda ha detto...

Considero quel servizio non vitale ma importante. Un miglioramento alla qualità della vita e alla quantità della democrazia ( Obama e il neo sindaco di Milano insegnano ). Con pure la legislazione italina che "qualcuno" sta cercando d'introdurre, che dimostra quanto la rete sia importante e temuta. Che poi ci siano cose + importanti siamo + che d'accordo. Ma non sputerei su un minimo miglioramento della qualità della vita

UnoQualunque ha detto...

Be', proprio perché migliora la qualità della vita e favorisce la partecipazione democratica (vd. ultimi risultati elettorali e referendari) io direi che è un servizio sempre più vitale, oltre che importante. E credo anche - e non per dare addosso agli italini (ormai abbiamo coniato questo termine) - che questa reticenza (insieme a tante altre reticenze: chissà perché il primo luogo di tagli economici sono state cultura e istruzione?)sia malafede, e non beata ignoranza o arretratezza.
reactr (appunto, reazionari e papisti)

titina ha detto...

Capisco che il pericolo di vedere libertà sempre sull'orlo di essere limitate o tagliate del tutto sia sempre in agguato e da combattere...ma non possiamo parlare di questo paese come fosse la Cina! E non sono neanche tanto convinta che lo strumento internet rappresenti il massimo della libertà e democrazia, dipende sempre dall'uso che se ne fa..ma qui il discorso si fa più complesso. Comunque è un piacere avere scambi di idee con voi

ignominia ha detto...

Internet gratis o internet ben distribuito sono due cose diverse. Che ci sia Internet, ovunque, è la cosa da augurarsi - io che vado a trasferirmi ancora più fuori paese vengo a sapere con angoscia che ci sono solo 4 possibili allacciamenti nella mia zona e che la Telecom se li tiene per possibili clienti raccomandati, come l'olandese sotto casa mia che ci sta 3 settimane all'anno. Mentre la località in questione ha 15 famiglie che potrebbero usufruirne...
Questo mi fa andare fuori di senno, non se in aeroporto sia gratis o meno, Melinda cara, quello aeroportuale è un pubblico fluttuante, che presto sarà a destinazione dove troverà allacciamenti alberghieri o casalinghi e se anche non usa internet in transito non muore. Dai non fare la viziata principessa abituata a ben altro, sono sicura che anche quelli che volano in prima classe non sono abituati al poco lusso che vi trovano, ma tant'è! E' 'n'aereo! :-)
minde

titina ha detto...

@igno: condivido
@Meli: ammetti che Igno non ha tutti i torti....

ignominia ha detto...

Titi' ora non ti accanire però...:-D

PS a proposito 1qq ci hai meso le mani sul post principesco? aspetto tua approvazione correzioni... poi posto, "i'cche c'è c'è!"

diasor

Melinda ha detto...

Viziata? Oh my...

titina ha detto...

hai capito? e a me dice di non accanirmi...
oh my...

ignominia ha detto...

BUONDì!, DAI NON TI OFFENDERE....
ortingf