Mi domandavo chi potessero essere gli enormi "indici d'ascolto" di tali programmi.
Ora ho capito chi sono. Ieri sera, ospite, mi sono sorbito un'intera puntata di uno di questi misfatti: il grande fratello.
Che e' pure risultato interessante come esercizio scientifico con la mente aperta al reportage.
Il programma e' un disastro, noioso, sempre uguale da anni e alla fine i giovani risultano più simpatici di quanto immaginassi, vessati come sono dalle situazioni emotive imposte dalla produzione; la conduttrice e' ad un pelo dall'anoressia dopo un primo calendario dalle forme normo-pesistiche e il seno abbondante.
Su tutti regna lui, il direttore Signorini, assiso su un trono di pelle bianca, ventaglio alla mano, a sorvegliare benevolente sul comportamento e la moralità dei giovani virgulti. Che a loro volta, indifferenti ai giudizi, fanno quello che vogliono e passano da una relazione all'altra.
Un tempo per dire le banalità, dare consigli non richiesti, i giudizi morali gratuiti "catto/terra-terra", c'erano le vecchie zie: catini interi di bla bla bla e di cose dette che si potevano evitare. Orrore e spauracchio di chiunque si fosse discostato dalla più bieca normalità o avesse agito per il proprio bieco piacere fisico o sentimentale.
Adesso quel posto e' stato preso in tv e in radio dagli omosessuali: il Conte Gale', Alfonso Signorini, Platinette, Dolce e Gabbana e altri - ma non tutti, se Dio vuole -, sono quindi divenuti dispensatori non richiesti di common sense e banalità catto/schiavista.
Se penso alle loro case non posso non immaginare ninnoli, foto incorniciate, porcellane fini e tendaggi pesanti...
Sorprende - mi - che chi potrebbe essere stato annientato da "cotanta" moralità gratuita, usi gli stessi metri di fustigazione. Invece di mostrare che si può vivere interpretare e pensare in maniera "diversa".
Inviato da iPhone di Melinda
1 commento:
insomma come topi da laboratorio: si mettono in un ambiente controllato, li si sottopongono a esperimenti, si lasciano accoppiare (se fa parte dell'esperimento)e se ne traggono le conclusioni.
Io che corrispondo quotidianamente con una fan di Amici mi trovo a farmi delle domande che una volta facevo in merito al terrorismo. E cioè, se venissi a sapere che qualcuno che conosco è un terrorista lo denuncerei o lo coprirei con il mio silenzio? Allo stesso modo mi trovo sorpresa dal constatare che la tolleranza dei difetti di coloro che si amano possa essere così ampia.
velogien
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