domenica 6 marzo 2011

DOMENICA


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Dovrei mettermi a cucinare, nella speranza di vedere qualcuno per pranzo, ma alla fine tutta questa voglia non ce l'ho.
Un po' come quando il bambino si ribella e fa le "bizze", mi trattengo davanti al computer in attesa che tutto scorra da solo. E il pollo si cuocia da solo. E pure le patate. E il condimento per la pasta.
Va be'! Ho già impastato il pane per cuocerlo stasera, il mio l'ho fatto. Proprio senza far nulla non ci sono stato...
Ieri ho fatto una torta salata e il giorno prima il limoncello - venuto non proprio buono .-((( -. Ho già fatto abbastanza.
Eppure un po' di senso di colpa, per stare qui invece che a "fare le cose" resta. Come se rubassi.

E così. Sempre così. Come se la scrittura, anche quella minima di questo blog, non fosse una cosa seria, non meritasse il tempo che prende e si merita.
In fondo con la scrittura che si produce? Un mucchio di parole. Pagine da leggere, anche virtuali. Esposizione di pensieri al pubblico ludibrio.
In alcuni casi sublimi: cultura. Ma come ha detto il gretto commercialista, la cultura non si mangia, dimenticandosi di interpellare anche solo l'ultimo degli stampatori dei libri d'arte di una mostra di successo.
E pure questa è la filosofia con la quale sono cresciuto: la produzione, il lavoro dovevano portare in dote qualcosa di tangibile, fosse questo un oggetto o un guadagno realizzato.
Il falegname un mobile da mostrare, il negoziante il cassetto traboccante di banconote.
Se si usciva da questo assunto, c'era solo il vagabondaggio, la perdita di tempo, lo sciupio delle energie.
Ecco perché si scrivevano i primi raccontini di sera e al chiuso della propria camera. Senza che nessuno sapesse quello che stava accadendo. Magari a penna per fare meno rumore.
Nel sentimento contrastante del bello e del proibito. Certi di aver vergato un primo capolavoro e che la gloria fosse lì dietro l'angolo ad attenderci a braccia aperte. Certi di una nostra profondità di pensiero e d'animo che non avrebbe che potuto renderci immortali.
Ecco perché, un po' più grandi, tra i buoni propositi per ogni nuovo anno c'è lo scrivere di più.

Oddio, non dico che questa specie di censura preventiva non sia stata in moltissimi casi più che benedetta avendo liberato il mondo da tonnellate di carta sprecata e/o un'inutile noia mortale condivisa. Quindi lode al filtro naturale praticato dal sospetto familiare.
Ma se non fosse così?
Se avendo fatto deperire e poi morire lo spirito artistico di chiunque, si fosse ucciso non solo un/una cesellatore/trice di parole e pensieri, ma un genio della scrittura?

Il dubbio resta, anche se il caso del sottoscritto rimane lontano da questa ipotesi di perdita: ne ho le prove e non le capacità. E con il dubbio resta il sospetto che il buon proposito di inizio anno sia solo una tiritera per consolare il bimbetto che ancora strilla perché non gli si fa fare ciò che più gli piace. E, soprattutto, perché non gli si fa comprendere che non sta rubando tempo e denaro.

Però ora vado ad infornare pollo e patate. Perché la cultura scrittura non si mangia... Il pollo sì.

3 commenti:

ignominia ha detto...

beh, cuocere un pollo senza sapere se avrai ospiti è un po' demotivante, sfido che tergiversavi.
E' vero che noi precisine tendiamo a sminuire il valore delle nostre azioni, sempre pronte a buttarci via -noi e le nostre creazioni.
Ma se anche non sono capolavori, so per certo che molti scrittori di valore hanno dovuto lavorare tanto per arrivare dove sono, e poi si sono avvalsi di signori editori...quindi da qualche parte uno deve iniziare, se uno ha qualcosa da dire. Quindi scrivere e scrivere, e leggere e far leggere magari. Meglio se ti vengono fatte critiche poi...
Qualche classe di scrittura creativa aiuterebbe ma anche qualche libro su come scrivere più chiaramente. E se poi dev'essere solo uno sfogo, la voglia di battere le dita sulla tastiera prima di infornare un pollo, va benissimo anche così, comunque da che hai iniziato a scrivere questi blog sai già un pezzo avanti....
amude
pustant

ignominia ha detto...

ma perchè 19?
sneolla

Melinda ha detto...

19esimo post dell'anno!