domenica 30 gennaio 2011

IN (cauta) LETTURA

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6 commenti:

ignominia ha detto...

attraente copertina, buona fortuna!
truffi

UnoQualunque ha detto...

mai riuscito a leggere un libro, fosse uno, di Camilleri...buona lettura a te!
cheinge (uh?)

Melinda ha detto...

Incauta perché il precedente episodio del commissario mi aveva lasciato a bocca aperta per banalità e pochezza della storia: non riesco neppure a ricordarne il titolo. Ma...
Igno: dopo "Sabato" dovevo riequilibrare con qualcosa di solennemente diverso: niente parole nuove, niente inventiva. Quasi una rimpatriata.
1qq: è vero, o lo si ama o lo si odia. Anche quando scrive male non si riesce a dirlo uno scrittore in crisi, ci si incazza sul serio. Spesso mi è capitato di sentire suoi conterranei escluderlo completamente dalla loro biblioteca. Anche se a me l'ha fatto conoscere un siciliano.

UnoQualunque ha detto...

Saranno i temi dei suoi libri, sarà il suo atteggiamento, sarà che il dialetto siciliano esibito non mi è mai piaciuto (penso che sia estremamente facile usarlo per costruire macchiette e caricature, trite e ritrite), sarà anche un po' di pregiudizio...ma, sì, credo che il fatto che A. C. sia un mio conterraneo non mi abbia mai aiutato molto. Eppure ci ho provato. Chissà.
rietai

titina ha detto...

@ 1qq: ho capito bene che sei conterraneo di A.C.? Ero partita in quarta per difenderlo, ma poi devo ammettere che capisco le tue motivazioni, per me è la stessa cosa quando mi sembra che ci sia un overdose di napoletanità, non mi piace quando il dialetto napoletano viene usato per vezzo, e tutto finisce in pizza e mandolino. Comunque fermo restando la mia simpatia per A.C. c'è da dire che altri sono gli scrittori siciliani alti, e scusa il bisticcio. Baci

UnoQualunque ha detto...

Titina, sì, hai capito bene; e sono d'accordo con te, sugli autori siciliani :)
undiss