Manovale manovale, demolisci i muri manovale!
Libera interpretazione di un vecchi successo di Jovanotti. Spero no s'inalberi. In effetti lui parlava di muratori che costruivano i muri, ma che poi si potevano dipingere, colorare, fare crollare, buttarci la palla di là, butta la palla di là etc. etc.
E mentre il muratore ricostruisce i muri che ho smantellato, mi rendo conto che la vita è tutto un fare e disfare, senza senso. Viene il giorno in cui anche le cose che avevamo scelto con tutto l'amore, la coscienza e la convinzione, divengono obsolete e e non se ne capisce neppure la ragione che ne sta alla radice. Le ringraziamo per averci accompagnato in un tratto della vita e... ADDIO.
Di queste incertezze non deve soffrire il signor Volo di cui ho letto un libro, "Il giorno in più", terminato proprio durante il viaggio. Al protagonista - posso osare dire anche all'autore? - piacciono le donne, e fin qui non c'è nulla da ridire. Milioni di pagine sono state scritte sulle donne da chi le ama e le vorrebbe possedere e magari riesce pure a farlo creandosi un personale campionario di conquiste. Quando è scritto col garbo necessario nessuno ha mai avuto da ridire: non ho mai saltato una pagina solo perché non condividevo l'argomento. Ho letto e se era il caso, ho apprezzato. Ma qui, OH MY GOD! Niente, nient'altro che PATATA, PATATA, PATATA per il paio di centinaia di pagine di cui è composto il romanzo. Tutto parte da lì. Tutto ritorna lì. Tutto sta dentro e intorno a quella. Ogni altro argomento introdotto, scompare nella profonda vagina delle donne nominate solo perché possedute. Anche il rapporto con la madre, che pure ci pare intuire abbia creato discreti danni al protagonista, diventa marginale. Il padre sparisce in tenera età e non ne comprendiamo il perché. A malapena si riesce ad intuire il lavoro del protagonista che pure, deve lasciargli molto tempo libero per consentirgli di girare il mondo. Poi s'innamora in maniera travolgente, ma non riesce a non fermare i ricordi delle altre mentre saltella da una riva all'altra dell'Atlantico.
Insomma: brutto.
Un libro che non regalerei, volgare nelle sue parti comiche che tanto vedo decantate dagli altri lettori nei siti di settore. Alcuni esempi? Come fare la cacca in aereo senza farsi crescere a dismisura i peli del deretano. Come congelare i profilattici. Come scoreggiare in casa d'altri senza essere uditi. Come classificare le scoregge.
Che meraviglia, che delizia, che tomo profondo!
Peccato.
3 commenti:
Cominciavo a darti per disperso..Bentornato!
Allora, primo, bella esperienza il lavoro di sudore e polvere, di braccia e di fatica.
Secondo, ho avuto una volta la curiosità e la tentazione di leggere un libro di quel Volo, poi per penuria di soldi ho rinunciato, ora grazie a te mi rendo conto di non aver perso proprio niente.
In ultimo, ora so cosa regalarti a natale, una boccetta di profumo ovviamente di lilium.
Più di tutto sono felice di ritrovarti.
Non era mia intenzione distruggere o denigrare l'autore. Ho parlato solo di quel libro, il giorno in più, che a me non è piaciuto. Si capiva? Non posso ipotecare nulla sugli altri che magari sono capolavori, che ne so? E' appena uscito un suo libro giusto giusto per il periodo natalizio che magari è sempre meglio di Moccia...
Meglio di Moccia sono d'accordo, Volo visto in tv sembra perlomeno simpatico e non del tutto scemo (come l'altro).
Però ora mi leggo il tuo nuovo post, ero in astinenza!
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