Ormai è quasi un anno che passo con le mani in mano e la depressione è arrivata a duemila. Così in cambio della soperchiatura del pannello solare che adesso marcia a temperature acqua di 70 gradi, grazie all'insolazione di questi giorni, ho fornito manodopera qualificata per la vendemmia. Ho pure mollato una bottiglia di Brunello, ma il favore è stato troppo grande per fare solo scambio di mano d'opera: con me e le mie capacità ridotte da equilibrista-tettista, il suddetto pannello sarebbe rimasto coperto per l'eternità. O almeno fino allo smantellamento. Diciamo che l'alcool fornito in vetro, sostituisce quello che avrei dovuto controllare nel fiato di un professionista del Casentino che mi è stato suggerito, ma che alla fine non ho chiamato: e se mi si presentava alticcio, dopo tutto quel viaggio che facevo, lo rimandavo a casa?
Ho parlato di mano d'opera qualificata perché l'operazione veniva svolta ogni anno anche a casa mia in campagna, tra lo scorno di una gioventù non goduta che reclamava evasione e tempo libero al di fuori degli impegni familiari. Però ci andavo. Arrivavo col muso lungo ma ci andavo, e alla fine la cosa mi ha dato esperienza sul campo - appunto - e tanta allegria.
Le pance piene per i luculliani pranzi che interrompevano l'attività lavorativa sono dettagli marginali... Ora starebbero sul margine dei miei fianchi. Colesterolo e carboidrati a go go. Ah, bei tempi.
Insomma è stato bello e ne sono contento. La giornata è bellissima, peccato si sia risolto tutto in mattinata per mancanza di metratura del vigneto. Per mettermi in pari con la coscienza mi sono proposto anche con un'altra famiglia che ha della terra coltivata e spero davvero che mi chiamino.
L'animo appagato e la depressione latente lasciata da parte mi stanno facendo riconsiderare decisioni prese e sofferte che dal verde della campagna mostrano lati inaspettati. Devo pensare ma con distacco, quindi credo che andare a Firenze dopo il tuo taglio di capelli, mercoledì, cara Igno, sia cosa buona e giusta. Sentiamoci e partiamo all'avventura.
Visto che l'autunno si avvicina a il freddo arriverà comunque mi sono portato avanti con i controlli annuali dei mezzi di riscaldamento. Prosciugherò le finanze? No..... Ma che posso fare? Quindi lo spazzacamino, col quale ho un rapporto strano che passa dal LEI, al TU, per finire al LEI, per poi riscivolare nella confidenza, viene tra due venerdì, mentre per il tecnico - detto tennico - della caldaia murale ci vanno non una ma due settimane di attesa. Meraviglie della modernità e dell'artigianato che non conosce crisi, a quanto pare.
Ora pubblico un ciliegio giapponese e me ne vado ad inglese. A bientot - gli accenti non li ho sulla tastiera e me ne mancano due, lo so! -. Dio come siete precisi!
4 commenti:
non sapevo che fossi bravo alla manovalanza campestre, se ci sono delle olive sugli alberi fra un paio di mesi (abbiamo potato quest'anno e non mi aspetto molto) ti aspettiamo per la raccolta allora!
Mi fa piacere che hai pensato di optare per una gita a FI, grazie al lavoro manuale che ti ha dato un scrollatina all'umore.
Spero che tenga e che lo possiamo fare di nuovo, nel frattempo magari, un pò di volontariato per tenerti in forma? Altrimenti puoi provare la fattoria di Pomino oltre la Consumam lì la metratura è un'altra!
Però non mi citare la messa per favore (cosa buona e giusta?) mi si accappona la pelle dal perbenismo.... brrrrrr.
purpre
Non è che sei un po' troppo sensibile?
Ciao Meli,
mi fa piacere che tu ti dia al lavoro campestre, forse mi ci vorrebbe in questo momento!
Come funziona esattamente la cosa?
Normalmente quando si fanno le pulizie di casa ci si calma e si vedono le cose in modo più distaccato, credo che il lavoro manuale sia un toccasana in questi casi.
Baci
Purtroppo non potendolo fare da professionista presentandomi in un'azienda agricola per offrire manovalanza, è solo un passaparola che ti aiuta. Sì, il lavoro manuale distrae e distacca parecchio, ce ne vorrebbe sempre
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