giovedì 17 settembre 2009

DICI 9 E 30





Accudisco la piccola Victoria che dorme, per dare un po' di svago a mamma e papà che sono corsi a fare compere in libertà. Spero che arrivino prima del suo risveglio perché non vorrei trovarmi con un esserino dueenne urlante, che non riesco a prosciugare con baci e coccole.
E' strano: uno passa una vita ad evitare paternità e maternità, poi pare sempre quello di cui fidarsi se c'è da consegnate il figlio. Sarà la faccia. Sarà che alla fine non sono Giro Limoni o la Cianciulli, nessuna saponetta in più al loro arrivo, grazie... Quindi hanno visto giusto.
E mentre la lavastoviglie finisce il suo giro quotidiano, io posto.

Comunico che mi è appena giunto l'ultimo modellino d'aereo acquistato su eBay. Un coro unanime accolse la notizia: "E chi se ne frega?"
Sono grandicello per queste cose, ma me ne frego e vado a vado avanti per la mia strada.
La scoperta delle funzionalità di eBay ha cambiato il mio approccio con questa passione collettoria: prima era riservata ai miei rari spostamenti su Roma, Firenze e Milano. Poi hanno chiuso i negozi che conoscevo a Roma e Milano, dove tra l'altro non vado più, e la mia scelta si doveva limitare all'offerta del negozio di via Cavour. L'internet ha aperto nuovi paesaggi verdi e colline rigogliose alla mia vista e ora ho comprato due volte dall'Inghilterra e una da Trieste. Qui in città non si è mai trovato nulla e forse mai si troverà.
Colleziono principalmente modellini di mezzi dove ho volato lavorando o come passeggero. Vanno bene anche macchine con livree strane come i Jumbo giapponesi coperti di figure di Walt Disney, o quelli New Zeland con le facce dei protagonisti del "Signore degli anelli". Ma principalmente preferisco aerei dove sia entrato almeno una volta all'interno. Stavolta ho preso un DC9-30 su cui ho lavorato solo una volta in tutta la mia passata carriera, ma fu un giro giornaliero così buffo, tra Roma-Trieste-Roma-Tirana-Roma, che ancora me lo ricordo. Era un aereo che dopo pochi giorni sarebbe andato in pensione, soppiantato dai più moderni MD80 da poco in flotta, che differivano dal precedente modello per una maggiore lunghezza, autonomia, confort e una minore rumorosità. Abituato al lusso del lungo raggio quel vecchio mulo mi sembrava l'aereo di Moira Orfei, con delle cappelliere bombatissime e segnali luminosi sparsi in maniera assurda. I vani dei carrelli e box con i viveri per il servizio erano diversi in dimensioni da quelli che conoscevo e tutto quello che portavamo con noi sballottava da una parte all'altra. Nessun intralcio alla sicurezza, ma la comica certezza che tutto era fuori moda. Fu un viaggio nel passato, volato con una collega esperta che mi guidava laddove mi perdevo.
Lo so che il servizio non differisce di molto da un mezzo all'altro - carichi un carrello di cibi e bevande e poi lo servi lungo il corridoio - e che per quanto tu lo possa disegnare strano, un galley ha sempre i soliti spazi da utilizzare; ma lo strano era riuscire a trovare lo cose che non stavano da nessuna parte conosciuta, e cercarlo in una struttura che sembrava disegnata all'inizio dell'aviazione commerciale. Cioè quando gli assistenti di volo facevano la spesa prima di salire a bordo, delle cose da servire ai passeggeri. Mi aspettavo quasi che da uno stipo uscisse fuori un fornellino a gas.
Naturalmente non c'erano fornelli, non c'era il gas e il cibo era arrivato bello e confezionato dal caterer. Il Comandante non fumava la pipa e il Capo Cabina non sedeva su un trono. Ma considerai quell'esperienza quasi un battesimo con quella che era stata l'aviazione commerciale degli albori. Una legittimazione del mio indossare una divisa.
E sì che la produzione di DC9 vide volare il suo primo esemplare nel 1965 e prima di arrivare alla versione 30, che seguì la 10 e la 20, bisogna arrivare agli anni 70. Quindi non sto parlando dello Zeppelin o del Savoia Marchetti - tutta roba sulla quale non ho volato - LOL!!! - però parlo del pezzo più vetusto che volava in compagnia quando ho cominciato io a fare la "trolley dolly" - LOL!!! - e che per me assumeva un sapore di misterioso e mitico.
Dopo quel volo non rividi più quell'aereo: i pochi velivoli che erano rimasti in compagnia vennero venduti e adieu mon ami.
Oggi me ne è arrivato a casa un modellino scala 1:500, il che vuol dire che è più corto del mio mignolo. Pensare che lì dentro stavano fino a 110 passeggeri...

4 commenti:

titina ha detto...

Ma questa è una vera passione allora! Mi ricordo che parlasti a cena di questo modellino che volevi comprare è così vorrei partecipare alla tua soddisfazione per essere riuscito ad averlo.
E,secondo te che sei esperto, nell'altra mia vita, quando ho vissuto per sette anni in Somalia e tutti gli anni venivo in Italia, volavamo su un DC10? Volo Mogadiscio Roma e ritorno dopo un mese, facendo tappa mi pare a Addis Abeba e Cartoum e qui certe volte faceva talmente caldo che si squagliava l'asfalto delle piste e ritardavano la partenza.
Sette ore di volo, se non sbaglio, forse qualcosa di più, e non avevo assolutamente paura, mai. Ora invece si, l'ultima volta che ho volato avevo paura anche di camminare lungo il corridoio convinta di cadere "giù" in qualche modo. Non ridere, è l'età.
Baci.
p.s. e Victoria?

Ros ha detto...

Sono contento di aver in parte contribuito ad un migliore utilizzo di Ebay (o devo considerarmi responsabile??).
Baciotti

Melinda ha detto...

Sì, sì, quello effettivamente l'avevo già preso, poi, da un negozio inglese e si trattava del 747 coi colori di Bulgari.
Quanto al DC10 penso sia lui perché Az lo ha avuto in flotta per anni: anche il mio primo volo in assoluto fu con quello. Andavo a portare mio nipote Simone, il padre di Victoria, dalla madre in Canada e quando lo vidi da dietro la vetrata della sala d'attesa dell'aeroporto mi venne in mante che era troppo grosso solo per provare a volare: "Questo 'un s'alza mica!".
Invece si alzò e arrivai nel paese dei balocchi, versione europea, dopo 10 ore di volo e uno scalo a Montreal... Bei tempi.
Non condivido la tua paura di volare anche se penso che ogni persona ragionevole dovrebbe averne un po', vista la condizione fisica nella quale ci troviamo lassù a 33000 piedi, o oltre. Però posso dirti che sono molto più tranquillo quando sto in piedi e lavoro che quando devo stare ore seduto da passeggero.

Melinda ha detto...

Per Ros: la colpa è solo mia, il merito va a te. Internet non è più così oscuro....