fotomiafattadame
Di ricordo in ricordo, anche il caldo mette lo zampino nella mia ferocia.
E l'acuisce.
Lo so che dopo questo post potrei essere attaccato da chi ha figli, sentendomi dire: "Tu figli non ne ha, che parli a fare?! Che ne sai tu?".
Ma non posso non pensare che dietro a quanto visto da me ed ascoltato da queste orecchie, non ci sia qualcosa di profondamente sbagliato.
Dunque: vengo invitato a cena dalla famigliola modello: lui imprenditore, lei contabile, la figlia alla seconda superiore. Cattolici praticanti, incontrati la prima volta in presenza del prete. La casa e l'accoglienza sono garbate, forse un po' normali. Ma certo non di cattivo gusto. L'ospitalità bella e semplice. È la prima volta che entro in quella casa: è quindi un mondo tutto da scoprire.
La cena va avanti tra banalità del genere "finanzieri tutti corrotti, il Paese è in mano ai giudici, gli autovelox sono un'ingiustizia". Mi estraneo un po', non la penso come loro, ma certo sono un ospite e un po' mi tocca ingoiare.
Senonché quando si tocca l'argomento figlia viene fuori, lei presente, che la deficiente che è rimasta fisicamente a tavola, ma impegnata più che con noi con l'iPhone, è stata rimandata in tre materie, quindi a settembre dovrà presentare: storia, fisica ed inglese.
Facendo il liceo linguistico la terza mi pare particolarmente grave.
Ma non finisce qui. La frescona, che si vanta di non fare un cavolo tutto il giorno, tranne essere scarrozzata dai genitori alle lezioni di recupero che fa privatamente, non ne oso immaginare il peso economico, sta per partire con mamma e papà, prima per un tour nella Francia del nord, poi per un paio di settimane in Sardegna, al mare.
Ma ancora non è abbastanza. Siccome sempre la frescona sarà provata degli esami di riparazione, proprio i primi giorni del nuovo anno scolastico verrà portata a riposare altri due o tre giorni al mare dal papà premuroso. Non importa se perderà l'inizio delle lezioni a cui l'anno precedente ha dimostrato di non prestare particolare attenzione; anzi, la frescona ne sarà felice così non dovrà consegnare i compiti delle vacanze, che naturalmente non ha intenzione di fare.
Visto che la premiano così per non aver fatto il proprio dovere, spero che l'anno prossimo quando sarà nuovamente rimandata a settembre, le regalino il motorino.
Certo porella non merita la galera, ma un po' di campo di lavoro in Israele io glielo prescriverei. Ad anni alterni, altrimenti si abitua e si diverte.
1 commento:
Io il figlio ce l'ho e penso di poter dire che qui c'è parecchio di sbagliato. Ma sopratutto nei genitori, che sono responsabili di questo andazzo, a cominciare dal concedere di stare a tavola armeggiando con l'Iphone. E continuando con l'affermazione secondo cui "questo paese è in mano ai giudici".
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