martedì 7 agosto 2012

L'ONDA VERDE




arredissima.com



Chi ha la s-fortuna di frequentare gli alberghi di un certo livello in questo periodo estivo, avrà notato come la schizofrenia stia imperversando nella mentre dei manager o negli interiors designers di questi luoghi dell'accoglienza. 

Tutti presi dal voler dimostrare di possedere quell'anima verde che tanto sembra gradita agli ospiti del terzo millennio, chi di dovere, organizza imprese macchinose, poster di benvenuto e azzardi pubblicitari degni di chi di risparmio energetico non ha capito una mazza. O almeno ha capito solo metà mazza. 

Per esempio: entrato in camera per avere le luci accese devi inserire subito la chiave della porta nell'apposita fessura che si rivela l'interruttore generale della camera. Questo è per risparmiare l'elettricità sprecata da chi esce senza spegnere le lampadine, lasciandole ad illuminare il niente per ore. E questo è buono. Ma... Tu infili la chiave e tutte, dico tutte le luce si accendono sanza pietà, così che tu possa passare i primi cinque minuti di soggiorno a spegnerle. Tutte, una dopo l'altra.
In più, se distrattamente non inserisci la chiave nell'apposita fessura, la luminaria a tempo si spegnerà sempre e soltanto mentre tu passerai con lo stinco nei pressi della prima sedia disponibile, sfracellandocelo. 

E se prenderai la camera quando è ancora giorno non riuscirai MAI a trovare tutte le luci accese. Così sarà solo a sera che troverai di aver passato la tua giornata con le abat-jours accese... Tutte e due.

Poi entri in bagno e qui tutta una serie di decalcomanie sullo specchio e cartoncini sul lavabo ti ricordano la preziosità dell'acqua.
Davvero non ne sapevo nulla...
Peccato che lo sciacquone perda in continuazione e le cannelle sparino l'acqua a pressione sub atomica. Così che risulti impossibile non spargerne un po', non richiesta, sul pavimento ad ogni lavata di mani. O che tu possa rischiare l'evirazione ad ogni uso del bidet. 

Gli stessi cartelli dai disegni infantili ti mettono a conoscenza di un complicato metodo per non far portar via dalla cameriera l'asciugamano o l'accappatoio che hai usato solo una volta così da non inquinare troppo con detersivi ed ammorbidenti: ogni hotel ha il suo metodo così che ogni volta devi studiare la nuova lezioncina. Ma che lo faccio a fare? Tanto domani parto comunque e voglio sperare che i teli li cambino tutti ad ogni cambio di occupante. 

Poi la chicca delle chicche. Il nonsense dei nonsenses. La madre di tutte le imbecillità.
Bisogna risparmiare, bisogna essere coscienti degli sprechi elettrici, bisogna essere coscienti dell'impatto che abbiamo sull'ecosistema con i detersivi, ma soprattutto bisogna mettere un bel piumino sopra il letto... Meglio di quelli doppi, sopra e sotto, molto adatti alle baite del Trentino in pieno inverno.
Così che non si muoia di freddo con l'aria condizionata sparata al massimo e in molti casi non regolabile, ma sempre e immancabilmente puntata sopra la testa di chi dorme. La mattina ti svegli con un'erezione alla tonsille che manco un impacco col Viagra, la festa danzante delle adenoidi, la riunione degli ex alunni delle medie col cerchio alla testa. Ma soprattutto dolori in tutto il corpo per aver dormito rannicchiato come una volpe sotto gli strati di sintetico.

Ora se è vero che l'aria condizionata è irrinunciabile in ogni albergo degno di voler puntare ad un qualche numero di stelle, come negarla ai vacanzieri o al manager che deve riposare tra una riunione e l'altra, forse una piccola manciata di gradi in più non farebbe male. Tutti, d'estate, sognamo di dormire al fresco di una radura ombreggiata, mica infilarti col culo nel ghiacciai della Groenlandia!

Ho una proposta: togliete i piumini e sostituiteli con fresche lenzuola di cotone egiziano. Qualche grado in più dal soffione dell'aria e la possibilità di spegnerla, non farla strisciare sopra la nostra testa se non la vogliamo. Anche questo è ecologico. Basta spiegarlo agli ospiti. Come sono certo che gli stessi ospiti sarebbero contenti si sapere che la loro acqua calda è in gran parte riscaldata dal sole. Che la corrente che consumano viene da impianti eolici o fotovoltaici piantati nei parcheggi - Autogril docet. Che i detersivi usati per lavare le cose sono a basso impatto, che si segue un rigido metodo di separazione dei rifiuti - come del resto si fa quasi dovunque a casa propria - che il riscaldamento viene da impianti geotermici, che le lampade in camera non sono più ad incandescenza, che l'acqua usata per spedire nelle fogne le cacche e le pisce è piovana e non presa dall'impianto dell'acqua potabile.
Lo so che la strada comincia con le piccole cose, con la responsabilizzazione del fruitore finale e che tutte queste cose costano e che ci vuole tempo. Lo so.
Ma bisogna cominciare ad andare oltre i semplici cartelli e le semplici pubblicità.
Bisogna agire. Ed agendo dimostrare di avere davvero un'anima verde.

E di non voler uccidere per congelamento i graditi ospiti.


1 commento:

ignominia ha detto...

l'hai detta fratello, l'essere verdi per le grandi corporazioni (anche quelle che gestiscono le catene alberghiere) è generalmente una cosa superficiale, cosmetica, ma le realtà sono ben altre. Non importa quante volte tu metta l'asciugamano ben riposto per riutilizzarlo lo troverai sempre cambiato, non ostante i cartellini che dicono che viene cambiato solo se trovato per terra. Comunque è un inizio, la frugalità non la si apprende in un giorno, e non c'è niente di peggio di trovare che chi ti affitta la stanza lesina le comodità per cui paghi soldoni... :-)