Anche se i locali dicono di no, io non ho mai visto tanti senzatetto tutti insieme, come qui a Vancouver. Abbiamo assistito a una rissa in diretta a base di spranghe, mentre eravamo in macchina tra di loro. Per la paura, invece di bloccare lo sportello della macchina in chiusura, l'ho sbloccato. Magia delle macchine americane: si chiudono appena partono e i bischeri che di solito viaggiano in Punto le aprono pensando di chiuderle... Non so se è chiaro, ma è così.
Ieri sera a cena fuori. I nostri ospiti ci consigliano il sandwich con l'aragosta in un locale trés trendy in centro città. C'erano televisori incorniciati che rimandavano immagini fisse di quadri impressionisti e rinascimentali, c'era pure la statua di un cavallo a grandezza naturale, con un ombrellino da pioggia piantato in testa. Due pareti di vetro trasparenti racchiudevano la cantina, e formavano una parete divisoria. E c'era purtroppo questo sandwich disgustoso con dentro aragosta e formaggio fuso di qualità imprecisata, a lato patatine fritte di quelle belle congelate e inconsistenti. Wow! Meno male che era poco e il tutto è durato la frazione di un secondo. Perché la fame è fame, ed io l'ho mangiato ugualmente. Meno male che il ketchup era buono!
Stamani ventre piatto come una modella, ma ancora il disgusto rimane.
Siamo arrivati a Saskatoon. Di nuovo una città piccola, ma con università. Prima sorpresa all'albergo dove abbiamo scoperto che la prenotazione fatta da Expedia non era andata a buon fine e l'agenzia on line si era ben guardata dall'avvisarci o prenotare in un altro albergo... Un'ora e un quarto al telefono con il call center che sta dietro l'angolo, in India!!!!, per non risolvere nulla. Meno male che alla fine l'hotel da cui telefonavamo ha avuto una cancellazione e hanno dato la camera a noi. Grazie Expedia.
La seconda sorpresa è che questa è una bella città, piena di parchi anche se gli alberi non sono rigogliosi come a Vancouver, visto che qui fa un inverno che congela le chiappe alle lepri. E gli orsi hanno chiesto asilo politico alla Florida. Fatta una bella passeggiata sul lungofiume poi andati a vedere Galleria dove oltre alla collezione permanente erano in mostra i magnifici paesaggi di Dorothy Knowles. Viste del paesaggio invernale ed estivo di questa regione che invitano lo spettatore ad allontanarsi dall'opera per percepirne ancora meglio i particolari, la capacità di questa artista di rendere i volumi dei bianchi, le piccole macchie rosse che spesso si trovano al centro del paesaggio. Brava, bravissima, avrei voluto ancora più opere.
PS: il museo era gratis.....
La Niki può spiare con il computer da dove scrivo il blog? Ma come è possibile? Che siamo in Matrix o nell'ultimo episodio di Agente 007? Preferisco Matrix: per gli attori.
Dai Niki, da dove posto ora?
Ora stacco perché c'è il presidente Obama in tv che parla. Ha una voce che incanta: non riesci a pensare o ascoltare altro.
1 commento:
beh stavolta non lo so perchè magari non sei andato a vedere il mio sito, funziona solo se vai a vedere il mio sito... ma ho visto che qualcuno mi guarda da Brooklyn e chessò che magari il tuo albergo Canadesi usi un server di Brooklyn?
improbabile. Beh il panino con l'aragosta magari era buono se non ci mettevano il formaggio, d'altra parte le nostre polpette non sono male se infilate nel pane, diventano hamburgers. Paese che vai (che grammatica) usanze che trovi... Mi sembri allegro, sono contenta, e sì Obama ha una bella voce, ma è il tono di confidenza che piace, ci fa sentire protetti da un uomo intelligente che non è poco. Devo googlare la DOrothy Knowles - io vado a FIrenze al Pecci a oggi e domani, un viaggetto in piccolo ma sempre un viaggetto!
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