Avevo scritto un post su una carota poi, vigliacco, l'ho tolto. Avevo paura che quella carota mi arrivasse nel ----, perché non si sa mai, come gira il mondo adesso. Se mettono in pratica le parole della locuzione latina che parlava dell'1 a 1000, poi attribuita anche a Mao, la carota potrebbe arrivarmi... lì.
Allora farò un post sul soffritto o sul brodo dove la carota ci va ma è decisamente meno pericolosa. Nel brodo va intera, ma alla fine risulta molle; (notare che ho usato il punto e virgola!) nel soffritto va sminuzzata quindi se ne può parlare senza pericolo. A meno che non si sia sviluppata una intolleranza, o peggio un'allergia all'erbacea in oggetto. Le erbacee son tremende. Tremendissime. E se ti va di traverso, attento che ci muori, come minimo.
A me la carota piace in cucina, come contorno, a rondelle, cotta in padella nel burro e un po' d'olio, poi spolverata con l'aneto, ma a me l'aneto piace anche nelle polpette quindi non faccio testo. Nella crema dolce, no. Non ho fornitori abituali né di aneto né di carote, la compero in vaschetta al supermercato perché nell'orto del mio amico le carote non sono state piantate, ma l'aneto sì.
Un altro mio amico ha un portachiavi a forma di carota, in peluche, che mi pare esagerato e poco pratico, ma lui dice che così le chiavi non le perde e allora come dargli torto? Dice che l'unica difficoltà è mettere le chiavi nella tasca dei jeans e lo comprendo, per questo va sempre in giro con lo zainetto. Quindi posso dire che il mio amico ha lo zaino pieno di carote, mentre Fallaci aveva un cappello pieno di ciliegie. E le bananiere le stive piene di banane. Continuate voi, che siete pochi e quindi finite subito.
Poi di verdura mi piace il cavolfiore che lo so che tutti lo schifano (poverino) per la puzza che fa cuocendolo. Alcuni dicono di aggiungere l'aceto, ma io sono un puro e voglio che casa mia puzzi di Unione Sovietica. Il cavolo è come l'aneto, lo metterei dappertutto. E poi è così bello da vedere, sembra una verruca. Le verruche non sono belle ma il cavolfiore sì. Quello il mio babbo lo coltivava e ci capitava spesso di averlo in tavola. Come le spinaci che tagliava dal suo orto: mai più sentite spinaci come quelle lì, che ti allappavano la lingua da quanto ferro avevano. Anche da bambino ero controcorrente e impazzivo per le spinaci, che come tutte le cose verdi i bambini "normali" (virgolettato) le schifano.
Ma torniamo alle carote nel brodo: io le passo col pelapatate perché qui a Milano non ho la spugnetta in cocco per pulirle, poi finiscono nell'acqua fredda insieme a resto, porto a ebollizione e buonanotte suonatori.
Per il soffritto vanno sminuzzate: fatelo col coltello e con attenzione, che la macchinetta per quanto ce le giri e spendi un chilowatt non le sminuzza mai abbastanza. E se fate un soffritto serio non usate la cipolla bianca: è loffia.
Fine dei consigli alimentari.
Per i consigli di conservazione: le carote tenetele in frigo, non c'è bisogno di pisciarle come il cane.