E comunque, più guardo Sanremo, e io Sanremo lo guardo perché nella sua enorme sovrastruttura di pochezza è la rappresentazione della liberazione da una vita da turnista (quando ero turnista, anche se di lusso, non riuscivo mai a vederlo); più lo guardo, dicevo, e più mi convinco che Sanremo si guarda in compagnia. Se sei da solo guardi un film.
Non è neppure detto che la/le persona/e che ti sta/stanno vicina/e sia/siano cosciente/i. Basta ci siano, che il loro corpo giaccia, vivo preferibilmente, al tuo fianco. Ieri per esempio io ero sveglio e lui dormiva della grossa, però c'era. Sarebbe stato meglio che fosse anche cosciente per potersi scambiare opinioni sui massimi sistemi che si riflettono senza via di scampo sulla manifestazione, mi sarei divertito di più:
i vestiti di Ferragni;
Blanco;
Outfit dei Cugini di Campagna, questi i massimi sistemi.
Ma l'importante era non essere solo.
Altrimenti Keanu Reeves mi aspettava su Rai2. Di sicuro.
Com'è finita? Bene: dopo il disastroso intervento dei Pooh ho deciso di averne abbastanza e sono andato a letto, per delicatezza nei loro riguardi. Senza però dimenticarmi di guardare, stamani appena sveglio, tutte le esibizioni che mi ero perso su RaiPlay. Evviva la tecnologia!
Vincitrice assoluta della prima serata ELODIE vestita da uccellessa nera, con uno sguardo e una voce che ammalia.
Stasera vincono Paola e Chiara. E non si discute. Giorgia arriva seconda, non se ne abbia a male, ma al primo Pride della mia vita c'erano loro due. E io non dimentico.
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