Siamo diventati tutti un po' Haters.
Invasato da quello che ritiene un abuso, la sottrazione del bagaglio a mano, l'uomo trova dentro di sé l'abuso verbale che corrisponde all'abisso della sua anima nera e ferita, ed invece di bestemmiare mi augura di veder fallire la mia azienda.
Ora, a questo, potrei rispondere soave che arriva in ritardo di almeno tre commissariamenti; che forse al primo fallimento da me vissuto, e che guarda caso generò la necessità di questo stesso blog, lui stava ancora in bagno a tirasi pugnette sulle pagine del catalogo di Intimissimi. Il Postal Market non penso neppure che sappia cosa sia...
Invece mi rifiuto di rispondere ad una affermazione così bassa, glielo dico, lo avviso che tornerò solo se il livello si alzerà abbastanza da apparire civile ed educata (tanto da non sfiorare la parte olezzante della porcilaia- ma questo lo tengo per me) e me ne vado.
È solo un esempio di quanto il livello si sia abbassato. Di quanto il mondo intero abbia sdoganato la bocca che emette qualunque sentenza senza il bisogno di mediarla, prima, col cervello, la civiltà e il buonsenso. Internet ha creato una generazione di leoni da tastiera 🦁 ⌨️ convinti che l'anonimato della propria stanza concedesse tutti i diritti.
E le frasi "questo non si fa", o "questo non si dice", hanno perso il loro utilizzo. Non si conoscono e non si pronunciano più.
Io invece ci sono stato educato.
Erano utili? Probabilmente sì perché stabilivano un limite che non poteva essere valicato. Era una striscia bianca che all'improvviso qualcuno disegnava per terra e non si poteva valicare. Punto. Stop 🛑.
Tutto finiva là. Crescendo si costruiva autonomamente, ma su quelle indicazioni, un territorio consentito ed uno da non esplorare. Non c'era alcuna castrazione, umiliazione, repressione e disagio stando di qua o di là dalla linea, c'era solo la buona educazione che era essa stessa in valore assoluto.
Bene. Sono vecchio. E guardo sorridendo quanta parte del mondo mi scorre accanto immune da questa che i liberisti potrebbero considerare una "castrazione morale" e quanto macello il non porre limiti possa portare nelle menti deboli. Così debole che per un'azione inevitabile come un bagaglio che non trova posto in cabina passeggeri e conseguentemente posto in stiva ci si trasforma in haters rancorosi. Voi dovete fallire...
Già fatto carino!
Ho ritrovato la stessa mancanza di barriere sia verbali che di modi ed espressioni in un programma TV, in cui la sfida alla cerimonia più bella, porterà 4 spose a valutare il matrimonio l'una dell'altra e la vincitrice in viaggio di nozze in una località esotica. È "4 matrimoni" che fanno in varie edizioni nazionali. E se le spose 👰🏻 sono di una parte del mondo al di fuori dell'Europa lo show pare registrato a Shangri la, tutte dolcezze e considerazioni educate sul matrimonio altrui: che bell'abito, che bel rinfresco, e gli addobbi? Senza che tutto questo inibisca la possibilità di dare giudizi negativi sulle altre ed opinioni anche opinabili.
Ma in "4 matrimoni Italia" il giudizio è sempre tagliente, la valutazione bassa a prescindere, costantemente sotto la sufficienza, l'espressione che la accompagna è di sufficienza e disgusto, manco che la sposa rivale abbia servito alle altre un paté di cacca su pan brioche.
Non si coglie ironia ma solo malevolenza, incapacità di vedere la rivale, non dico positivamente, ma almeno in maniera solo un po' più obiettiva rispetto allo squallido metro del "ME, MYSELF AND I" che pare essere l'unica realtà, ristretta, della visione di queste spose. Più simili a serpi da cui estrarre veleno che a candidi gigli da impalmare nel nome dell'amore.
E soprattutto, false come una banconota da 4 euro, qualsiasi giudizio deve essere espresso palesando l'espressione un po' scocciata 😒 dello: "Scusatemi ma lo devo proprio dire".
Come se non si capisse chiaramente che non c'è stato bisogno di nessuna forzatura per arrivare ad essere così antipatiche e maleducate. Piccole Haters crescono.
Va bene la competizione, va bene la necessità di credere il proprio "giorno più bello" come il più bello in assoluto, ma trasformarsi da "principesse in bianco", in "stronze senza freni", mi pare troppo.
Anzi inutile.
Gratuito.
Grazie a loro divento un po' Hater anche io.
Spengo la TV, che è più semplice lavorarsi quelli che incontri faccia a faccia, che quelli impressi in una memoria elettronica e sparati nell'etere nella vana speranza di fare audience. Gli odiatori seriali dalla lingua in libertà basta lasciarli senza pubblico: finiranno sempre per scusarsi.
Lo giuro.
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