Inviato da iPhone di Giampiero Pancini
martedì 17 novembre 2015
GAND (GENT)
Inviato da iPhone di Giampiero Pancini
lunedì 16 novembre 2015
UN POPOLO FIERO
Il mondo è una lente personale, un'ottica fotografica attraverso la quale visualizziamo le nostre emozioni e, se siamo abbastanza svegli, attraverso esse riusciamo a percepire almeno i nostri personali contorni. Fatti, avvenimenti eclatanti, tragedie sono gli spunti per mettere a fuoco chi siamo. O forse soltanto cosa proviamo.
Degli attentati di Parigi tutti abbiamo colto la ferocia, la determinazione ad uccidere. Ma ognuno visualizza questa malvagità attraverso un fotogramma pubblico che diventa privato e resta incastonato a ricordare l'evento, forse, per sempre. Il massacro.
Per quanto mi riguarda questo momento sarà rivissuto per sempre attraverso l'immagine sgranata della ragazza e del ragazzo appesi al di fuori delle finestre del teatro Bataclan, lei con i piedi infilati nelle grate della finestra sottostante, lui appeso e basta, come un animale pronto al macello. Una fuga disperata verso il fuori, lì dove anche una parete esterna è FUORI.
Il simbolo della disperazione di quei momenti per me è e resterà questo. Non importa per quanto ancora le immagini ci bombarderanno e forniranno altri spunti.
Si contano i morti e si piangono. Si celebrano i loro nomi mentre le ferite dei corpi risarciscono. Si parla o si sceglie di stare zitti per non prendere nessuna posizione tranne quella del cordoglio. Per non alimentare l'una o l'altra delle fazioni del: "te l'avevo detto". Perché parlare è rischioso, parlare può suggerire al cervello muove immagini che allenterebbero il ricordo.
Se un paradiso esiste è lì che si trovano i morti, e potrebbe avere l'aspetto di questa giornata di sole sul mare di Alghero.
Questo è il mio augurio per i morti di quel Popolo fiero che si fa unione, Nazione, si fa coraggio ad uscire da uno stadio attaccato cantando l'Inno Nazionale.
Chapeau.
Inviato da iPhone di Melinda
giovedì 5 novembre 2015
A-NOSTALGICO
Inviato da iPhone di Giampiero Pancini
lunedì 2 novembre 2015
DOPO LA CHIUSURA LA RICERCA
Perché è particolarmente stimolante - mai aggettivo fu più usato a sproposito - recarsi in libreria per cercare dei libri che si sanno ancora reperibili, non trovarli perché, ti dicono, stampati per la prima volta anni fa. Chiedere se si possono ordinare e sentirsi dire che no, non è possibile recuperarli perché troppo vecchi...
"E la bibbia, rispondo io? Non mi pare sia proprio l'ultimissimo di Camilleri, eppure ne avete un bel po' di edizioni in esposizione".
Evito la rissa ed esco, con in mano un sacchetto con un libro che probabilmente nella mente della libraia rappresenta, per la sua edizione dell'inizio del 2015, una rarità da collezionista: del resto ha dietro di sé ben sedici pubblicazioni nella stessa collana.
E mi domando perché mi ostino: i libri che cercavo li avevo già trovati in internet, sapevo che era possibile averli dal sito bello, confortevole, pratico e facilmente navigabile della casa editrice; perché quindi mi ostino a vestirmi ed uscire a cercare di acquistarli in luoghi reali con persone vere?
Perché son pirla. Sognatore ed idealista, con tendenze al pirla.
Tornato a casa ho aperto il computer, mi sono registrato, ho fatto l'ordine, ho pagato, so già che l'ordine è stato approvato. Forse me li spediranno tra poco. In realtà non lo so perché la casa editrice non funziona come Amazon dove ti comunicano anche se il primo dei volumi è in ritardo perché ha il raffreddore, ma ho speranza che nel giro di pochi giorni il corriere me li consegni.
Molto più facile fare questo che sapere se a bordo di un aereo ho dimenticato gli occhiali da lettura ed un altro volume di poco valore che non trovo più: il numero telefonico dell'azienda che gestisce gli aeroporti, è un muro invalicabile di informazioni "premi il tasto uno per l'italiano, due per il greco-cipriota", info che non calzano mai al caso proprio. Ed il numero di telefono squilla a vuoto. E la mail da spedire pretende una registrazione anche lei: la faccio ma poi anche da registrato non posso accedere nell'immediato al modulo previsto per sapere se son stato pirla a dimenticare gli occhiali o a pensare di ritrovarli...
Per fortuna arriva la sera che tutti gli uffici chiude e pacifica fino al giorno successivo.
Ah, dimenticavo: la spedizione dei quattro volumetti è compresa nel prezzo di listino. Non dico altro.