fotomiafattadame
C'è di nuovo che posso dire che Budapest non mi piace.
Che si è rivelata un bluff.
C'ho le prove!
È vero che ci son le Terme che non ho fatto. Vero anche che la birra costa poco e che pare che questa sia una delle città a più alta disponibilità erotica del continente...
E pure questo non l'ho provato. Però che delusione!
Ho visto e percepito una città con ancora pesante l'accento sovietico, sconclusionata, stranamente sciatta. Dove nella maggior parte degli esercizi commerciali sono stato trattato a pesci in faccia, come se esistesse un baratro non superabile: chi tratta col turismo in attività strettamente a questo correlate, più o meno se la cava. Ma appena giri l'angolo per osare acquistare al supermercato... Zak, pesciate garantite! Son tornato che puzzavo di aringa!
Poi tutto quel cemento fine '800/primi '900 da fotografare! Che barba mostruosa! Manco un opus reticulatum in vista! Ecchecavoli! Manco fosse la parte bassa di Mahattan!
Tutti lì con l'apparecchio in mano a prender foto di leoni, ponti con catene o non, danudi, parlamenti, bastioni, basiliche... Per portar a casa non la certezza di essere stato in un posto figo, ma la mera testimonianza di essere stato lì.
Poi in pasticceria, quella che i siti di settore definiscono la migliore della città, mi impediscono di assaggiare la torta più famosa del luogo, anche questa cioccolata e marmellata, a meno che non mi abbuffi in un tris malefico con altri dolci banali. E stavolta non la do vinta alla gola.
I ristoranti segnalati sono un monte ma parecchi si rivelano chiusi per ferie, così passo un fottio di tempo al telefono a contattare e cercare di prenotare prima di affrontare la scarpinata fino alla saracinesca abbassata.
Insomma: a me la città non è piaciuta.
Allora perché ci sono stato?
Primo perché sono italiano e con la visita mi son guadagnato il diritto a lamentarmene! E non è poco;
secondo perché il tour lo prevedeva, l'hotel era "TRIVAGOPAGATO", la benzina in auto c'era già, quindi perché non andare?;
terzo perché non avevo idea di che cosa si trattasse fino a che non vi sono arrivato.
Quarto e ultimo: ho avuto modo di ammirare il mercato coperto. Enorme. Al piano terra, interamente dedicato al cibo, una varietà di umanità, colori e odori da inebriare la mente ottenebrata dalla stanchezza. Uno spettacolo molto più vero di quel cemento orrendo che mi son dovuto sorbire.
Almeno quella mezz'ora me la son goduta.
Inviato da iPhone di Melinda