sabato 8 dicembre 2012

PUNTO


podisticasolidarieta.it


Lui e lui vivono insieme. Lavorano poi la sera si ritrovano intorno alla stessa tavola, agli stessi amici, allo stesso letto.
Lui parte spesso per lavoro, ma torna sempre lì.
A lui invece hanno offerto di andare a lavorare fuori. Non ha accettato per non lasciare lui: dice che, andandoci, dovrebbe vivere fuori e si perderebbero la quotidianità del loro rapporto, le cose di tutti i giorni che lo rendono reale. E il loro rapporto si potrebbe perdere: il fine settimana non basta.
Lui e lui non hanno figli ma curano il loro stare insieme come un figlio.
Non hanno bisogno neppure di un cane: hanno già di chi prendersi cura.
Infatti lui si dispiace della partenza di lui. Ma sa che tra pochi giorni tornerà.

Assisto ammirato e ringrazio la vita che esistano persone così. Che le possa vedere e sentire reali, vere, esistenti, non solo scritte sulle pagine dei libri.

Grazie per la cena.



1 commento:

ignominia ha detto...

pensavo parlassi di un libro, e stavo per dirti che solo nell'arte questi menàge possono risultare perfetti. Nella realtà ci può essere noia, tradimento, e claustrofobia.
Poi ho letto l'ultima frase e ho capito che sono invece persone vere, e mi spiace nuovamente constatare il tuo desiderio di avere lo stesso, la mancanza di quello che vuoi ancora e nonostante tutto. Un abbraccio