concierge.com
La domenica è passata lenta lenta, con quelle che da un po' di tempo a questa parte sono le mie solite occupazione.
Lentezza provvidenziale e silenzio rigenerante.
Sì, ci sono stati incontri piacevoli e verbosità: sorella, nipoti, telefonate, vicini con drammi da digitale terrestre che non si accende, hanno fatto sì che i contatti e le parole infine ci fossero.
Parole, incontri, riparazioni. Ci aggiungo anche le parole dei pod cast durante la passeggiata/marcia del pomeriggio.
Eppure è così che mi è parsa la domenica. La lentezza che ispirano vetrine chiuse nei festivi, scelleratamente ancora per poco, un premio a chi sa passeggiare trovando strade non percorse dalle folle.
Mancano i giovani perché a letto a smaltire la sbornia del rincoglionimento del sabato notte. E' un mondo di vecchi la domenica mattina. Vestiti a festa, con le commissioni da messa o da pasticceria. E se si escludono le loro macchine tanto arroganti quanto quelle dei giovani, di rumore, chiacchiericcio ce n'è di meno.
Alla fine della giornata scopro della morte di Oscar Luigi Scalfaro, Presidente emerito e gran bacchettone moraleggiante. Ma anche simpatico e colto antiberlusconiano, difensore strenuo della Carta Costituzionale, che ha contribuito a scrivere, dalle azzardate modifiche populistiche.
Certo non mi colpisce come invece lo ha fatto, ieri, l'arrivo di una mail che mi comunica la scomparsa di una cara persona, un'amica, incontrata una sola volta dall'altra parte del mondo, con la quale ero rimasto in rado contatto epistolar/elettronico.
Mary. Vitale signora, amante dell'Italia che aveva anche sposato, sorprendente tifosa di football; le figlie, i nipoti, i parenti e gli amici la ricorderanno riunendosi per vedere insieme il Superball.
La conubbi durante un giorno di sosta a Los Angeles. Presi un aliscafo e andai a Catalina Island. Lavorava in un negozio di souvenirs: ci mettemmo a parlare per un po'.
Mi è sembrato particolarmente strano, doloroso ricevere la notizia per e.mail. Un tempo dev'essere stato così anche con i telegrammi. Senza il conforto della voce, delle parole, i toni, gli accenti.
Ma tant'è. Non potendo essere dall'altra parte del mondo, brinderò a lei e alla nostra conoscenza il 5 p.v.
2 commenti:
È impressionante come a volte una persona (un'anima? Uno spirito? Un'essenza?) conosciuta e vista anche una sola volta possa intrufolarsi dentro e non uscire più. E forse è ancora più impressionante come questa potenza si sprigioni vividamente dal modo e dalle parole con cui uno scrive di sé. Come in questo caso...
mi spiace per la tua amica Mary, ma è stato bello che vi siate tenuti in contatto i fili che tessiamo...
I ritmi della domenica, ben accolto alla nostra età, mi facevano odiarla quando ero giovane. Ma voglio parlare di altro.. ma visto che è molto lungo ne ho fatot un post su tigre... grazie del'ispirazione Meli
monofors
Posta un commento