Ma del resto che mi dovevo aspettare dopo i racconti di ricevimenti barbarici fatti da chi è passato per un matrimonio siciliano prima di me?
Solo un'altra volta in tutta la mia carriera d'invitato ero stato così bene, ma lì mi trovavo all'estremo opposto della Penisola e forse me lo aspettavo. Qui no. da questo la piacevolissima sorpresa.
Non ci volevo andare anche per dimostrare che mi sono rotto le scatole di reggere il moccolo a chi si può sposare mentre io, anche se lo volessi, non potrei. Mica perché pretendo che se non lo faccio io non lo debbano fare neppure gli altri! E' solo che ogni volta finisco per leggere nei matrimoni di quel tipo il baratro sempre maggiore tra i LORO diritti ed i MIEI. E alla lunga rompe parecchio. Non si tratta neppure di non voler condividere la felicità degli altri: è solo che alla fine si crea sempre una situazione, la più disparata, che mi fa dire: "Visto? Era MOLTO meglio se te ne stavi a casa!".
Insomma non mi va di far la bella statuina. Chiamatemi dopo la cerimonia a congratularmi con voi ed io verrò con lo stesso regalo che avrei portato se fossi venuta in chiesa. Contare i dollari davanti ai poveri non l'ho mai trovato elegante.
Comunque.
Il ricevimento si è svolto in un salone elegantemente arredato e un giardino fiorito e profumato, con ospiti eleganti - tutti se si esclude la SOLITA matta Cinguelli abbigliata in maniera improponibile, inevitabilmente presente in tutti i matrimoni, della quale non ho prove fotografiche -, cibo di ottima qualità e senza la reiterazione delle portate che alla fine ti uccide, assenza di coretti insopportabili degli amici spiritosi, assenza di bimbi allo stato brado perché seguiti dall'animatrice chiamata apposta per loro, assenza di pacchianate e messe in scena che qui da noi vanno tanto di moda.
A pensarci bene l'ottimo e l'elegante sono stati contrassegnati dalle assenze...
Infatti solo le presenze sono state le uniche cose negative. E per la precisione sono state due.
In cima alla lista il duo di quegli antipatici del fotografo e del cineoperatore che hanno letteralmente fagocitato e schiavizzato gli sposi, arrivando perfino ad interrompere la marcia d'ingrasso della sposa in chiesa. Ne avevano per tutti: sui movimenti da compiere, sulle giacche da abbottonare, sulla luce solare che cambiava e imponeva scalette intense e serrate. Mi dovessi sposare io metterei ben in chiaro che la protagonista della giornata sono io e lì non si sta girando nessun film; loro sono solo dei testimoni per immagini di quello che accade. E chiederei ad Igno di fare le foto per me.
E poi c'è lui: Don Wanda, così soprannominato da me e il mio compagno dopo averlo visto smanettare come una soubrette all'altare da cui celebrava.
Don Wanda è andato bello fluido fino all'omelia, poi lì ha fatto un inciampo che gli è valso il nomignolo: esaltando il matrimonio religioso sopra ogni altra forma di unione tra persone - normale che lo dica, in fondo ci si immagina che quello corrisponda al suo sentire più profondo, alla sua fede -, si è impelagato su una distinzione tra Vero Matrimonio e quello che i politici vogliono farci passare per tale. Non ricordo le parole esatte ma il concetto è questo: se lui pensa alle varie sigle usate fin ora dalla politica per definire le unioni civili - che ricordo, se ce ne fosse di bisogno, qui in Italia non sono riconosciute -, PACS, DICO, DICO-RE e chi più ne ha più ne metta, gli viene in mente un negozio di animali dove si vanno a comperare due cocorite, oppure due criceti, e così si ha un'unione. Ergo: unione non benedetta dal matrimonio religioso = accoppiamento tra animali.
C'è bisogno di dire quanto la cosa mi abbia fatta incazzare? No, vero? Essere paragonata ad una bestiola - di tutto rispetto però!- solo perché non mi posso sposare, vi pare possibile? E da chi poi? Da un associato al C.M.P.? Ma mi faccia il piacere Don Wanda! Chiami i Boys e si dia una calmata! Inutile dire che nella celebrazione non c'è stato alcun accenno al fiume di vergogna che sta ricoprendo la chiesa proprio in quest'istante. Nessuna scusa, nessuna richiesta di partecipazione. La cosa non era mai avvenuta, stop.
Altrettanto inutile dire che appena finita la cerimonia per il mio compagno sono diventato la Cocorita e lui per me il Criceto.
Se non ci ridi un po' su gonfi la gente di botte.
Quindi sia ben chiaro, da ora in poi se vi volete sposare, fatelo senza di me, a meno che non siate una coppia di cocorite o criceti. Io vengo con le gabbie matrimoniali.
PS: C.M.P. = Club Mondiale Pedofili
3 commenti:
avevo capito tutt'altro, meglio così però, un'offesa a distanza è meno peggio di una in faccia, o no? mi piace l'immagine della gabbia matrimoniale, mi sembra più adatta ai matrimoni non animali però, ai matrimoni eterosessuali. Quelli fatti per noia e per costume non per vera scelta, o vero amore come i matrimoni animali. Io sono una tigre di carta ricordi?
e poi diciamolo, di Don Wanda sono piene le chiese, e grossa ragione per cui le evito in-toto, mica perchè smanettano, poverini, ma perchè non hanno un minimo di autocritica e di onestà verso se stessi se non verso gli altri. Per sottolineare questo aspetto (zelo religioso) ti consiglio di leggere L'ebreo Errante di Stefan Heym (tradotto dal tedesco Ahasver) ....che dopo varie ricerche scopro essere un'altro capolavoro non tradotto nella nostra lingua (mi dissocio) e qui ci scommetto c'è lo zampino della chiesa che non fa una gran bella figura in questo libro - vabbè.
Siccome mi sembra interessante, mi permetto di pubblicare io chi ha commentato per e.mail. Se non andava fatto mandatemi affa.
VIva Dio che c'è uno come Don Alessandro Santoro che ha sposato quelli
che volgarmente una scarica di italiani,ai quali haanno imbottito il
cervello di san tini ma non di misericordia e fratellanza verso il
prossimo come diceva Gesù Cristo, definiscono un ex-drogato-carcerato e
un transessuale e non vedono che da quarantadue anni questa coppia si
aiuta e si ama a vicenda.Il problema della Chiesa e di sposare i Gay
perchè altrimenti Don Wanda per trovere un gay libero dovrebbe
tro... i chierichetti anche lui.
L.
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