È una curiosa sensazione. Una sorpresa che, come tutte le sorprese, risulta inattesa, che stupisce proprio perché sorprende.
Come vedere un quadro che si è amato sui libri e scoprire che è bello davvero.
È un fatto banale, che poi banale non è, ma che il caso?, la mano funesta dell'uomo?, la prevista desertificazione della Pianura Padana?, ha reso qui un evento raro e insoddisfacente.
È la pioggia il fatto, la pioggia che stamani, dal finestrino del treno, mi ha sorpreso a Firenze e mi ha fatto pensare: «Oddio, piove!».
La pioggia e il colore del cielo piovoso al mattino che non vedevo da mesi. Mesi.
E quanto stupore, quanta infinita tristezza nell'accorgersi che quello che un tempo era (per certi versi, quelli pratici) addirittura fastidioso, adesso è un evento raro. Augurabile. Ora che vivo a Milano la pioggia è così sporadica che non ci si porta dietro neppure un ombrello; nei giorni dal cielo così così si va, tanto anche se piove piove così poco che basta un cappuccio a ripararti. Nessun diluvio, nessun rientro a casa coi piedi bagnati, i pantaloni inzuppati, la messa in piega distrutta. Abbiamo disimparato le imprecazioni relative, impoverendo il nostro vocabolario.
Abbiamo imparato a definire bel tempo solo le giornate col sole, senza pensare che in questo preciso momento il vero bel tempo a Milano sarebbero una serie prolungata di giorni di pioggia, almeno una cinquantina dicono gli esperti, magari non consecutivi, per evitare che da uno stadio di siccità si passi a uno di alluvione, che da uno di serenità ad avere tendenze suicide.
E comunque non ero qui a parlare di quanto la pioggia mi piacerebbe programmata e a piacimento, senza bombe d'acqua, alluvioni e disastri: a chi non piacerebbe così?
Sono qui a raccontare della sorpresa che ho provato, come di fronte a un evento nuovo, un panorama bellissimo e inaspettato, vedendo piovere stamani a Firenze. Fa tristezza invece capire che questo non può che essere la prova provata che qualcosa non funziona, che qualcosa sta andando storto, che il meccanismo perfetto di rigenerazione si è inceppato. Lo diceva Al Gore che sarebbe accaduto e gli dettero un Nobel per la pace a rafforzare la sua idea. Nel 2007. Abbiamo avuto 16 anni di tempo, eppure... Perché il Nobel, la scienza, i pareri autorevoli, non contano mai abbastanza.
Ah, ma ora il Governo sta studiando un Piano Siccità! No scusate: lo stanno studiando ora dopo che se ne parla da anni? Ma del resto perché preoccuparsene? Magari se ci mettiamo a pregare un giorno il tempo cambia e anche in Lombardia inizia a piovere. Magari anche per quest'anno io speriamo che me la cavo. Magari ci pensa il Governo che verrà, lasciamogli 'sta gatta da pelare. Magari. Ma magari non basta.
Resto in attesa. Più che degli interventi intelligenti aspetto il caso, il passaggio inatteso di una o più perturbazioni. Perché ho capito ancora meglio, sapere lo sapevo già, che veder piovere è bello. È riposante. Rigenerante. E magari si rimedia anche l'acqua per far la doccia.
Nel frattempo...