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In questo mondo bislacco in cui i leoni marini si "fanno" i pinguini maschi e poi se li mangiano, ci avviamo verso il baratro magno del Natale.
Su Youporn© si chiama interracial. Però lì nessuno si mangia l'altro alla fine dell'amplesso... L'idea che un animale possa violentarne un altro più piccolo ed indifeso mi lascia sconcertato. Per la ferocia e l'astuzia dimostrata nello scegliersi un animale di razza diversa e di dimensioni così ridotte da renderlo totalmente indifeso. Non ho paragoni da portare al riguardo, ma la perfidia, l'arroganza insita in quella violenza, richiama troppo la perversa mente umana.
Una schifezza che travalica generi e razze me l'aspetto dall'uomo, non dall'animale.
Ma qualunque cosa dica io tanto l'avrà già detta la Littizzetto su Rai3 o Radio DJ, ed avrà maglio di me messo in luce il lato comico è quello tragico della faccenda. Quindi la pianto qui.
Dicevo del Natale. Sobriamente, in una Milano già proiettata nei preparativi dell'Expo 2015, non si vedono ancora illuminazioni natalizie ed addobbi sberluccicanti. Ringrazio tutti, ma non so chi, per questa mancata anticipazione che mi avrebbe guastato il nervoso. Non capisco la necessità di far l'albero a novembre, se non quella di venderne le palle. E fracassar le mie.
Avuto il turno di dicembre scopro che a Natale sarò nel limbo dello stand by, che vuol dire: stai lì, aspetta e non ti muovere, magari non ti chiamo ma tu stai lì; situazione che mi sta assai sui nervi. Quindi vorrei abolire la festa per decreto.
Ma per fortuna il mondo non ascolta me ed anche quest'anno avremo l'occasione di fingere di essere davvero più buoni.
Unica eccezione di marcata profferta natalizia le librerie.
Tutte le vetrine sono stracariche di libri, a suggerire tutta una serie di titoli da "strennare" per le feste, sante o laiche, buone o perfide, vicine o lontane che siano.
Tra questi i soliti noti dei libri natalizi che con pedissequa attenzione, si ritrovano, ma guarda te!, con un libro pronto da pubblicare a Natale.
I soliti noti: Littizzetto - appunto -, Brunello Vespa, il Corona d'alpeggio, Valerio Massimo Manfredi con i suoi eroi, il Capranica con la solita manfrine sul Regno Unito, il Signorini che ci racconterà -quasi- tutta la verità.
Il "solito" giallista quest'anno è Jo Nesbø, ed il nostrano Carofiglio ora targato Einaudi.
Il "solito" titolone da best-seller annunciato quest'anno è Ken Follet.
Poi ce ne sono certamente altri ma nelle vetrine traboccanti di carta non rifulgono. Se la prendessero col curatore della copertina.
Risultato? Tutto come sempre: la signora si china a raccogliere la cacca del cane, tutti i viaggiatori del tram sono abbonati, gli storni, finita la giornata alle terme, torneranno a pernottare sugli alberi di città.
Niente di nuovo sotto il sole. Tranne quello dell'Antartico. Dove non credo che metteranno mai luminarie di Natale.
Inviato da iPhone di Giampiero Pancini